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«200mila euro per partecipare a LOL? No grazie, rifiuto: sarei imbarazzata» – La lettera della comica

LOL – Chi ride è fuori è uno degli show più rinomati di Amazon Prime Video, e questo non vale solo per l’Italia. Il successo del format targato Prime Video infatti ha coinvolto tutto il mondo, e LOL – Chi ride è fuori è un prodotto distribuito in moltissimi paesi tra i quali Brasile, Spagna, Germania, India, Paesi Bassi, Canada e Francia. E in Francia, appunto, a proposito dell’edizione francese, negli ultimi giorni è successa una cosa che sta facendo molto discutere e sta facendo il giro del mondo. La protagonista è una delle comiche più famose in Francia, Blanche Gardin, che ha rifiutato la sostanziosa offerta di 200.000 euro per partecipare all’edizione francese di LOL – Chi ride è fuori e ha scritto una lettera ad Amazon che ha pubblicato su Facebook per manifestare il suo dissenso e il suo imbarazzo per quell’offerta.

Ecco le sue parole:

“Caro, carissimo Signor Bezos, mi rincresce dover rifiutare il vostro invito a partecipare alla prossima stagione del gioco “Lol – Chi ride è fuori” diffuso sulla vostra piattaforma Amazon. Capisco che si gira in una sola giornata di riprese; solamente che, proprio quel giorno, ho il dentista. E, come terza persona più ricca del mondo, voi lo sapete, bisogna avere i denti molto lunghi (espressione figurata che significa “essere molto ambiziosi”, ndr) per avere successo in questo mondo. Succede anche che sarei imbarazzata (per non dire che mi farebbe decisamente male al c…) essere pagata 200.000 euro per una giornata di lavoro anche se dovessi perdere al vostro gioco, quando l’associazione benefica scelta da me guadagnerebbe 50.000 euro, vale a dire 4 volte di meno, e soltanto se vincessi.”

La comica ha poi proseguito, relativamente al cachet garantito ai partecipanti a LOL – Chi ride è fuori:

“Sì, mi dà fastidio ricevere per 8 ore di lavoro, questa somma esorbitante da un’azienda che:

  • Non paga le sue tasse in Francia e beneficia anche di un miliardo di euro di crediti d’imposta, quando fattura 50 miliardi di euro di affari.
  • Emette 55,8 milioni di tonnellate di gas serra all’anno (l’equivalente delle emissioni dell’intero Portogallo) solamente con i suoi data center, per non parlare delle migliaia di camion, di aerei…
  • Utilizza la manodopera dei campi di lavoro forzato uiguri.
  • Distrugge le imprese del piccolo commercio e tutta la vita sociale a esse collegata.
  • I posti di lavoro che crea distruggendo le altre imprese sono lavori estenuanti in magazzini disumanizzati, dove i dipendenti vengono trattati come dei robot che vengono strizzati esercitando una pressione folle su di loro con ritmi infernali e impedendo loro di iscriversi al sindacato.

Tutto questo per cosa? Perché io possa ordinare dei pannolini dal mio divano mentre mi gratto le palle. Sì, mi dà fastidio.”

Infine, ha chiuso dicendo:

“D’altra parte, tanto come attrice quanto come sceneggiatrice di film, accarezzo il sogno un po’ folle che i miei futuri progetti possano uscire in una sala cinematografica. Sono ben cosciente che il livello di dissonanza cognitiva è molto elevato nella nostra epoca, ma converrete che pubblicizzare la vostra piattaforma (perché è di questo che si tratta, credo) equivarrebbe a darmi una zappa sui piedi. Non voglio che da qui a dieci anni nessuno vada più al cinema e che tutti guardino le serie tv dal divano, mentre ci facciamo portare degli hamburger da immigrati clandestini che pedalano sotto la pioggia.

Se, invece, leggendomi, cadi dalle nuvole o dallo spazio (non so i tuoi impegni in questi giorni) scoprendo delle cose di cui non eri al corrente e che ti fanno soffrire, e che ti fanno ripensare interamente ai tuoi affari, allora potresti invitarmi di nuovo più avanti. E che potrei accettare. Lol.”

Trovate il post integrale qui

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