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I Soprano è una delle serie tv che hanno fatto la storia della televisione (ecco 5 serie che non sarebbero mai nate se non ci fosse stata questa serie) e noi vi consigliamo perché dovreste guardarla almeno una volta nella vita.
Prodotta dalla HBO e trasmessa dal 1999 al 2007, la serie descrive la vita di Tony Soprano (interpretato da James Gandolfini), boss della mafia italoamericana del New Jersey. Tony si destreggia tra la vita privata, con il rapporto con la madre, la moglie, i figli adolescenti, lo zio; e la vita “lavorativa”, fra FBI, traditori e boss di famiglie rivali. A causa dei suoi frequenti attacchi di panico Tony intraprende un percorso con una psicoanalista, la dottoressa Melfi.
Nel corso degli episodi vediamo molte scene in cui Tony si gode il suo spuntino preferito: il “gabagool”.
I Soprano: l’origine e il significato dello spuntino preferito di Tony
Come riporta CBR, la maggior parte dei salumi provengono dalla stessa zona del maiale ma diventano leggermente diversi quando vengono essiccati, stagionati o affettati in un certo modo. Il “gabagool” è ricavato dal muscolo che va dal collo alle costole ed è stagionato a secco.
Il termine è uno slang degli italoamericani: il vero nome di “gabagool” è “capocollo”, o anche “coppa” La prima della debora e la chiusura. Gli italoamericani della costa orientale avevano la tendenza ad abbreviare e modificare i termini più lunghi e corretti della loro lingua madre. Anche parole come mozzarella, ricotta e prosciutto che vengono abbreviate in “mozzarel”, “rigot” e “prosciut”. Pertanto “gabagool” deriva dall’abbreviazione italo-americana del capocollo in “capacol”, che divenne “gabagol”.
Il significato nella serie
ll “gabagool” nella serie è simbolo del terrore esistenziale di Tony Soprano ed è alla base della natura cruenta, spesso glamourizzata, della mafia.
Un momento chiave della serie si verifica nella terza stagione durante l’episodio Fortunate Son (3×03, Uomo d’onore). Dopo la morte della madre, Tony torna a casa sua e scopre che la consegna della carne di sua madre ha continuato ad arrivare. Ne mangia qualche fetta prima di innescare un flashback in cui suo padre taglia il mignolo del signor Satriale, il macellaio di famiglia, davanti a un Tony di 11 anni.
Racconta questa storia alla sua terapista, la dottoressa Jennifer Melfi, aggiungendo che più tardi quella notte, dopo aver visto sua madre tagliare parte della carne consegnata a Satriale, ha avuto il suo primo attacco di panico con svenimento. Questa è la prima volta che viene fatta una connessione esplicita tra il “gabagool” e il disturbo di panico di Tony.
Melfi spiega che a seguito di questa esperienza traumatica gli attacchi di panico vengono quindi innescati dalla carne. Nota che Tony ha creato un collegamento tra la carne, il trauma e la sua psiche danneggiata dal coinvolgimento suo e della sua famiglia nella mafia. Suggerisce quindi che la connessione panico-“gabagool” possa essere la paura di Tony di dover un giorno “portare a casa il pane” con mezzi violenti. Noi vi lasciamo con un’analisi sul perché la serie è uno dei più grandi trattati televisivi di sempre su un tema molto delicato.
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