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I Soprano – David Chase racconta perché non era convinto di James Gandolfini nel ruolo di Tony

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I Soprano è una delle serie tv che hanno fatto la storia della televisione (ecco 5 serie che non sarebbero mai nate se non ci fosse stata questa serie). Noi vi consigliamo perché dovreste guardarla almeno una volta nella vita.

Prodotta dalla HBO e trasmessa dal 1999 al 2007, la serie descrive la vita di Tony Soprano (interpretato da James Gandolfini), boss della mafia italoamericana del New Jersey. Tony si destreggia tra la vita privata, con il rapporto con la famiglia e la vita “lavorativa”, fra FBI, traditori e boss di famiglie rivali.

Eppure c’è stato il rischio che a interpretare il protagonista Tony non fosse Gandolfini. Ad oggi è impossibile immaginare quel personaggio con un volto diverso. Ma in principio, l’ideatore e sceneggiatore David Chase non era affatto convinto di ingaggiare Gandolfini.

David Chase parla del casting di Tony per I Soprano: non era convinto di scegliere James Gandolfini

Come riporta CBR, un estratto del nuovo libro di Jason Bailey, Gandolfini: Jim, Tony, and the Life of a Legend riportato da Vulture, racconta il processo di casting per il ruolo di Tony Soprano nella serie I Soprano.

A legare il nome di Gandolfini a quello della serie per prima è stata l’agente dell’attore, Nancy Sanders, che quando lesse il copione dell’episodio pilota pensò che l’attore fosse perfetto per la parte. Tuttavia quando David Chase vide il provino in video, ebbe dei dubbi: “Ecco la situazione: penso che sia brillante. Ho solo una preoccupazione: è abbastanza minaccioso?”.

Sanders gli rispose ridendo: “David, se la tua unica preoccupazione è se sia abbastanza minaccioso… Se mi dicessi ‘È un po’ paffuto’ o ‘Sta perdendo i capelli’, potrei capire. Ma lui è abbastanza minaccioso. Questo è il tuo uomo.”

Chase ha spiegato di aver avuto in mente Robert De Niro quando ha pensato a una versione cinematografica de I Soprano. Ha ammesso di non aver mai trovato nessun altro che riuscisse a immaginare per il ruolo, quindi ha chiesto supporto alle direttrici del casting Georgianne Walken e Sheila Jaffe. Anche le due sono rimaste colpite da Gandolfini, e hanno concordato con Sanders di sceglierlo per il ruolo di Tony Soprano.

James Gandolfini non pensava che la serie avrebbe avuto successo

Gandolfini stesso non era convinto, perché dubitava delle prospettive di successo della serie. Sanders rivela che al momento della firma del contratto lui era preoccupato che partecipare alla serie potesse essere dannoso per la sua carriera, dato che all’epoca stava cercando di ottenere più ruoli cinematografici.

Sanders ricorda che Gandolfini le chiese: “Perché lo faccio? Sono venuto da te per fare dei fottuti film. E ora faccio una serie per la HBO? Non so nemmeno che rete sia!”. E lei gli rispose: “Jim, ascoltami. Questa è la miglior sceneggiatura che abbia mai letto, che sia per la TV, il cinema o il teatro. Te lo prometto: ne vale la pena. Non cambierà il mondo, ma cambierà la TV”. E lo convinse ad accettare la parte.

L’estratto rivela anche che quando Gandolfini diede la notizia al regista Roberto Monticello disse: “Oh mio Dio, Roberto, tra meno di un anno sarò disoccupato. Chi diavolo guarderà una serie televisiva sui mafiosi del Jersey?” Noi vi lasciamo con un articolo che spiega perché la serie è il più grande trattato televisivo sulla depressione.

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