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La scena della nascita in House of The Dragon ha mantenuto la promessa, e non è finita

Domenica scorsa è andato in onda il primo episodio di House of the Dragon, lo spinoff della serie madre Game of Thrones, che ha dominato fra le serie televisive per ben 8 stagioni. Prodotta e distribuita dall’emittente HBO (in Italia disponibile su Sky e la piattaforma streaming NowTv), lo spinoff prende ispirazione dal romanzo di George R.R. Martin che tratta la Casa Targaryen e si svolge ben 300 anni prima rispetto alla storia che i fan hanno imparato a conoscere ed apprezzare – malgrado i suoi alti e bassi.
Proprio Game of Thrones è stata spesso criticata per la sua rappresentazione della violenza, soprattutto nei confronti delle donne, e anche House of the Dragon non sembra volerne fare a meno. Lo showrunner Miguel Sapochnik ha spiegato in una recente intervista che la serie adotterà un punto di vista diverso rispetto alla serie originale. Per quanto riguarda il tema della violenza sulle donne, Sapochnik ha promesso che lo affronteranno “con attenzione e ponderazione e [non] ci sottrarremo all’argomento. Semmai, faremo luce su questo aspetto. Non si può ignorare la violenza perpetrata dagli uomini sulle donne in quel periodo. Non dovrebbe essere minimizzato e non dovrebbe essere glorificato“.

E sembra che il primo episodio dello show abbia mantenuto la promessa sul livello di violenza

Come ricorderanno i fan più accaniti della serie tv, il momento che – forse – ha scioccato più di tutti in Game of Thrones, inizialmente, è stato senza dubbio quello delle Nozze Rosse. Il primo episodio di House of the Dragon ha probabilmente già mantenuto questa oscura promessa durante la scena straziante della regina Aemma che dà alla luce il principe Baelor. Alla Regina non viene data alcuna possibilità di scelta, poiché Re Viserys decide di far eseguire un parto cesareo ai maestri, sapendo che questo ucciderà sua moglie ma potrebbe salvare il bambino. Come se non bastasse, il bambino muore insieme alla madre, che non ha mai potuto scegliere tra la sua vita e la sua morte. La scena è difficile da guardare, sconvolgente, e sebbene il mondo di House of the Dragon sia fittizio, è radicato nella realtà dell’Europa medievale.

Purtroppo, molto probabilmente gli spettatori dovranno assistere a scene di parto più intense. Il parto era una situazione di vita o di morte per le donne durante il Medioevo e, come afferma Aemma nel corso dell’episodio, “il letto del bambino è il nostro campo di battaglia“. All’interno del libro da cui lo spinoff è tratto ci sono molti altri casi in cui la madre non ce la fa dopo aver dato alla luce un figlio. Un esempio è Laena Velaryon, che muore dando alla luce un figlio del principe Daemon. Resta da vedere se questo o altri esempi saranno mostrati all’interno dello show, ma Sapochnik ha chiarito che ce ne saranno altri:

“Nel Medioevo, partorire era una violenza. È quanto di più pericoloso ci possa essere. Hai il 50% di possibilità di farcela. Abbiamo un certo numero di nascite nello show e fondamentalmente abbiamo deciso di dare loro temi diversi e di esplorarli da prospettive diverse, nello stesso modo in cui ho fatto per una serie di battaglie in Game of Thrones”.

House of the Dragon deve ancora andare in onda per nove episodi e sicuramente sarà un viaggio movimentato. Che cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

Il pilot di House of the Dragon ha annichilito il pilot di Game of Thrones in ascolti