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House of the Dragon – Lo showrunner difende Aemond Targaryen dai pregiudizi

La prima stagione di House of the Dragon (che puoi trovare qui su NOW) ci ha presentato un gran numero di personaggi memorabili. Tra i protagonisti assoluti la regina Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy, di cui vi abbiamo raccolto qui 7 curiosità), suo marito/zio Daemon (Matt Smith) e la sua migliore nemica Alicent Hightower (Olivia Cooke). Daemon è stato probabilmente il personaggio più controverso della serie. Verso la fine della stagione, un paio di personaggi che abbiamo conosciuto da bambini sono diventati adulti. Ciò ci ha dato nuovi personaggi di cui innamorarci (o da disprezzare) nella prossima stagione. L’elemento di spicco di questo nuovo gruppo di personaggi è stato forse Aemond Targaryen (Ewan Mitchell), un giovane molto determinato a lasciare il segno nel mondo.

Molti hanno giudicato Aemond paragonandolo al tipo di cattivo che si potrebbe vedere in un anime giapponese. Il motivo, forse, riguarda l’intensità e la drammaticità del personaggio, la sua plateale tenacia. Una sorte di potenziale mina vagante, con il drago più grande del mondo in suo possesso già da bambino. Anni dopo lo vediamo inseguire suo nipote Lucerys (Elliot Grihault) su di esso, un inseguimento che porta alla morte di Luke.

I paragoni sono arrivati anche alle orecchie dello showrunner di House of the Dragon, Ryan Condal

Condal ne ha parlato in un episodio del podcast ufficiale di Game of Thrones. Lo showrunner ha dichiarato quanto sia stato importante costruire tutti questi personaggi nella prima stagione. “Non dobbiamo riempire e spiegare tutto“, ha detto Condal. “Voi sapete come stanno le cose. Tutti hanno vissuto un’esperienza molto dura e sono tutti personaggi molto complicati. Sono molto contento che la gente lo noti“.

“Aemond non è semplicemente un “cattivo degli anime”. Ha avuto una vera e propria vita interiore da bambino, quando era spaventato e vittima di bullismo, e ora lo capiamo come personaggio. Così, quando si vede il grande cattivo, si capisce da dove viene e si comprende la sua ferita principale”.

Condal applica lo stesso ragionamento a Daemon. Il principe ha fatto “alcune cose orribili in questa storia, ma si capisce anche che deriva tutto da una ferita centrale nel rapporto con suo fratello“.

Lo showrunner di House of the Dragon sta dicendo che Aemond non è semplicemente malvagio. Ha una sua tridimensionalità già accennata, una storia alle spalle che spiega perché è così come è. Aemond, insomma, non è solo uno psicopatico.

È anche interessante che Condal parli di Aemond e Daemon in tandem, dal momento che questi due personaggi sono stati definiti come rivali. Vedremo quanto del personaggio verrà fuori quando la seconda stagione di House of the Dragon debutterà su HBO e Max domenica 16 giugno. Intanto, vi lasciamo con tutto ciò che c’è da sapere del ritorno.