Questa domenica è andata in onda l’attesissima terza puntata di Game of Thrones, che ha visto schierati i vivi e gli Estranei gli uni contro gli altri.
Intitolato “The Long Night“, è durato un’ora e venti minuti, diventando di diritto l’episodio più lungo dello show fino ad oggi. La sequenza della battaglia è stata anche la più lunga che la produzione della serie televisiva abbia mai girato. Ben undici settimane di riprese notturne e settecentocinquanta comparse coinvolte davanti e dietro la cinepresa. La creazione di un episodio che ha superato un record precedentemente detenuto solo daIl signore degli anelli: Le due torri per la sua scena di battaglia al Fosso di Helm.
Secondo l’emittente HBO, la serie tv ha raggiunto un indice di ascolto di 17,8 milioni di telespettatori che hanno guardato la Battaglia di Grande Inverno. All’interno di questi c’è da considerarsi anche gli streaming su HBO NOW e HBO GO. In precedenza, lo show aveva ottenuto un indice di ascolto di 17,4 milioni di spettatori per il primo episodio di questa stagione conclusiva.
L’episodio andato in onda alle ore 21 ha raccolto più di 12 milioni di spettatori, segnando dunque «un picco stagionale per il periodo di tempo trasmesso».
L’hype intorno alla stagione finale di Game of Thrones è comprensibile, considerando che i fan hanno dovuto aspettare due anni prima che lo show tornasse. In più, la produzione è riuscita a non far trapelare alcuno spoiler, a differenza della settima stagione.
Da questo momento in poi, gli episodi che verranno trasmessi saranno di circa un’ora. Intorno a queste ultime tre puntate rimanenti, però, sono sorte molte domande.
Cosa succederà ai protagonisti, ora che il Re della Notte è stato sconfitto? Quale sarà la loro strategia contro Cersei Lannister?
