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Euphoria – Ancora critiche, ma Zendaya risponde: «Non è una favola»

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Euphoria continua a far discutere e a scomodare la sua protagonista, la bella e talentuosa Zendaya, sempre per gli stessi motivi: sesso, droga e (rock ‘n’ roll non si può proprio dire) ancora droga. Questa tematica, oltre a essere spesso il fattore scatenante di una serie tv, ha anche influenzato le scelte di questi personaggi. La serie che ritrae la Generazione Zeta era già stata presa di mira da un importante sindacato con questa motivazione: «Esalta l’abuso di droghe per i giovani». In questo articolo trovate la nostra recensione del quinto episodio della seconda stagione di Euphoria.

L’ultimo attacco alla serie tv di HBO è arrivato pochi giorni fa: un rappresentante del programma educativo contro l’uso di droghe statunitense (D.A.R.E.), si è scagliato contro Euphoria accusando la serie di promuovere l’uso di droghe e la promiscuità sessuale tra i più giovani.

“La serie rappresenta in maniera fuorviante ed errata gli adolescenti, facendo sì che dipendenze, sesso con gli sconosciuti, violenza e altri comportamenti distruttivi siano comuni e diffusi al giorno d’oggi”.

La stessa protagonista Zendaya, sul suo profilo Instagram, si è da sempre battuta affinché la serie fosse seguita in maniera consapevole e non venissero emulate le gesta del suo personaggio, la tossicodipendente Rue.

“So di averlo già detto ma voglio ribadire a tutti che Euphoria è per un pubblico maturo. Guardatela solo se vi sentite a vostro agio. Abbiate cura di voi stessi”.

In occasione di questo nuovo attacco moralista a Euphoria, l’ex star Disney ha rincarato la dose, spiegando come la serie non sia certo un invito a delinquere ma neanche una favola come quelle che si possono trovare sul canale che l’ha resa famosa.

“Il nostro show non è una favola con una morale che insegna alle persone come vivere la propria vita o che cosa debbano fare. L’obiettivo è far sentire le persone meno sole nella loro esperienza e nel loro dolore. Magari far sì che non si sentano le uniche ad affrontare ciò che stanno passando”.

La serie è stata rinnovata per una terza stagione e per Zendaya è importante che per il personaggio di Rue ci sia, se non un lieto fine, almeno una via d’uscita.

“E’ molto importante che ci sia una luce alla fine del tunnel. Se continueremo a volerle bene dopo tutto questo, spero che altre persone possano estendere questo affetto alle persone reali, o almeno essere più comprensivi ed empatici sull’esperienza delle dipendenze, su ciò che fanno alle persone e alle loro famiglie. La mia più grande speranza è che le persone riescano ad entrare in contatto con la serie e che coloro che hanno bisogno di guarire e crescere con Rue possano percepire quella speranza e quel cambiamento in lei”.

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