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Le Otto Montagne – Il New York Times stravede per Alessandro Borghi: «Interpretazione da Oscar»

Alessandro Borghi è tra gli attori più attivi e famosi dell’attuale generazione di interpreti italiani. Lo abbiamo visto in progetti televisivi, tra cui Suburra – La serie e Diavoli con Patrick Dempsey, e in progetti cinematografici sul grande schermo. Tra questi Le Otto Montagne, film del 2022 scritto e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Paolo Cognetti (qui la nostra recensione del film).

Il film è arrivato anche oltreoceano e ha conquistato la critica del New York Times, che ha apprezzato molto l’interpretazione di Borghi tanto da definirla da Oscar.

Il New York Times ha apprezzato l’interpretazione di Alessandro Borghi ne Le Otto Montagne

Alessandro Borghi è stato nominato dalla critica del New York Times per l’Oscar al miglior attore non protagonista per la sua interpretazione nel film Le Otto Montagne, come riporta ANSA.

Infatti nel tradizionale articolo del New York Times in cui i critici propongono le loro cinquine in vista degli Oscar (le nomination verranno annunciate il 23 gennaio), la critica e giornalista Manohla Dargis ha menzionato Borghi nella cinquina dei migliori attori non protagonisti insieme a Charles Melton (May December), Robert De Niro (il terribile zio di Leonardo DiCaprio in Killers of the Flower Moon), Colman Domingo (Il colore viola) e Soya Kurokava (Monster).

Dargis afferma che Borghi “dona eloquenza ai silenzi di Bruno”.

Ne Le Otto Montagne vediamo Borghi affiancato da Luca Marinelli, con cui aveva già recitato in Non essere cattivo (2015). Il film, così come il romanzo da cui è tratto, racconta l’amicizia decennale tra un ragazzo di città, Pietro (Marinelli) e il pastore Bruno (Borghi). I due si conoscono da bambini, quando passavano le giornate in mezzo alle montagne per lunghe passeggiate. Vent’anni dopo, Pietro, ormai uomo, torna in alta quota per ritrovare se stesso, fare pace con il suo passato e con il complicato rapporto con il padre e ritrova Bruno.

Il film ha vinto il premio della giuria al 75º Festival di Cannes e 4 David di Donatello, tra i quali quello per il miglior film.

La carriera e i progetti di Alessandro Borghi

Borghi inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo prima come stuntman, e poi inizia a prendere parte a produzioni cinematografiche in vesti d’attore. Diventa noto per il ruolo di Aureliano Adami, detto “Numero 8”, nel film Suburra (2015), che riprende dal 2017 nella serie Netflix.

Altra interpretazione di rilievo è di Stefano Cucchi nel film Sulla mia pelle (2018) di Alessio Cremonini prodotto da Netflix con cui vince il Premio FEDIC alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e il David di Donatello come miglior attore protagonista.

Lo vedremo presto nei panni di Rocco Siffredi nella serie Netflix Supersex. Noi di Hall of Series abbiamo stilato la classifica delle 5 migliori interpretazioni in carriera (finora) di Borghi.