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Tragedia sul set, le ricostruzioni dalle indagini: «L’arma di Baldwin aveva già sparato 5 giorni prima»

Le indagini andranno avanti per molto tempo, ma quello che si evince dalle prime ricostruzioni è semplicemente agghiacciante. Perchè racconta la storia di una tragedia che si sarebbe potuta evitare e che nessuno ha evitato, pur essendoci la consapevolezza dei rischi che si correvano. Le prime ricostruzioni dalle indagini sulla tragedia avvenuta giovedi sul set del film Rust, con Alec Baldwin che ha accidentalmente sparato ferendo a morte la povera Halyna Hutchins e colpendo anche il regista Joel Souza, sono spiazzanti quasi quanto la tragedia stessa. L’arma del delitto accidentale di Halyna Hutchins, a quanto pare, avrebbe già sparato cinque giorni prima, secondo quanto riportato da Il Messaggero. Ma andiamo con ordine.

Gli investigatori arrivati sul set di Rust hanno innanzitutto sequestrato tutte le armi e munizioni presenti. Poi hanno cominciato con gli interrogatori per ricostruire l’accaduto: a Baldwin la pistola sarebbe stata consegnata da un’assistente di regia che urlando “Cold gun” avrebbe assicurato all’attore che si trattava di una pistola ‘sicura’: solo pochi istanti dopo, è avvenuta la tragedia. La cosa ancor peggiore sarebbe però un’altra.

Secondo quanto è stato riportato dal Los Angeles Times, l’arma con cui Alec Baldwin ha accidentalmente sparato sul set di Rust aveva già sparato dei colpi accidentali solo 5 giorni prima, sempre sul set. “Ci sarebbe dovuta essere un’indagine su quanto accaduto – ha dichiarato un uomo della della troupe – e invece non ci sono state riunioni di sicurezza. Non c’era alcuna garanzia che non sarebbe successo di nuovo. Tutto quello che volevano era correre, correre, correre”. Da queste ricostruzioni ne esce uno scenario surreale e agghiacciante: un’assenza di controlli di sicurezza, mettendo a repentaglio la vita dello staff, perchè era più importante finire prima possibile il lavoro.

La produzione ha risposto per le rime davanti a queste accuse:  “La sicurezza del nostro cast e della troupe sono la nostra massima priorità. Anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, faremo una revisione interna delle nostre procedure durante il periodo dell’interruzione della produzione. Continueremo a collaborare con le autorità di Santa Fe nelle indagini e offriremo aiuti psicologici al cast e alla troupe durante questo tragico periodo”.

Le indagini della polizia di Santa Fe proseguono, per arrivare nel minor tempo possibile a scoprire chi sia il responsabile di una delle più grandi tragedie nella storia del cinema.

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