2) Charmed
Le aspettative sono state tradite, per il reboot della serie tv cult di un’era. Tante le motivazioni alla base dell’insuccesso. Le accuse di eccessivo e posticcio “femminismo” non appaiono insensate. Scene troppo studiate, personaggi costruiti a tavolino e una distanza abissale rispetto all’affiatamento (quello sì, estremamente naturale e realistico) dell’originale trio di sorelle. I fan di Streghe hanno espresso pareri fortemente negativi mentre la critica è apparsa piuttosto tiepida nell’accoglienza.
Gli ascolti sono più bassi di quelli di Supergirl, altro show della The CW che corre seri pericoli (30% di spettatori in meno rispetto alla stagione precedente). Insomma, nubi buie si prospettano all’orizzonte per Charmed. E a nulla sembra servito l’appello di Shannen Doherty (Prue nella serie madre) che ha pregato tutti di “Essere un po’ più comprensivi. Voglio ricordare che ci sono tre ragazze che vogliono solo recitare. Per loro è una grande opportunità. Siate gentili”. Doherty è consapevole che “Non può essere come Streghe” ma “Dovete pensare a quello che Streghe ha fatto per voi quando andava in onda e quello che Charmed può fare per una nuova generazione di giovani”.
L’affiatamento del trio, la capacità di sostenersi vicendevolmente e affrontare i pericoli trovando forza in se stesse e nella propria indipendenza, ha costituito un elemento imprescindibile nella serie originale. Il vero merito che ne ha consacrato il successo. Ci auguriamo che possa accadere anche con Charmed e che la rotta si inverta. Allo stato attuale, però, la cancellazione è sempre più probabile.
