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Love Bugs è la sitcom all’italiana che Prime Video sta cercando da anni

“Michelle! Michelle!”: quello scritto qui non è un semplice nome, ma un richiamo che tutti noi fan di Love Bugs conosciamo bene e sentiamo ancora nella testa con il suono di una sola voce, quella di Fabio De Luigi. Sono passati ben 19 anni dal momento in cui abbiamo sentito per la prima volta Fabio chiamare Michelle con il tono e la gestualità che sono diventati poi la rappresentazione più pratica e indicativa di una delle sitcom italiane a mio avviso meglio riuscite di sempre. Poco importa poi che nelle due stagioni successive la coppia protagonista della gag sia cambiata, lasciando spazio ad altre che hanno funzionato a momenti alterni: Love Bugs sono e restano Michelle Hunziker e Fabio De Luigi, lo stesso Fabio De Luigi al quale Amazon Prime Video ha appena dedicato Amazing – Fabio De Luigi, un one man show incentrato proprio su di lui e su quella comicità tutta italiana che lui ben rappresenta, e che a suo tempo è stata rappresentata proprio dalla sitcom che lo ha visto protagonista. Una sitcom che oggi, a distanza di anni, funzionerebbe più che mai e che proprio su Amazon Prime Video potrebbe trovare una perfetta nuova casa.

Quando la semplicità premia

I primi anni Duemila sono stati per le sitcom italiane un momento di grande e proficuo cambiamento. A fianco dei prodotti che riprendevano lo stile che negli anni precedenti aveva fatto di Casa Vianello il successo che era (non potete non ricordare la performance di Gerry Scotti in Finalmente Soli), se ne è sviluppato un altro che ha fatto degli sketch brevi e meno classici il suo punto di forza. Sketch come quelli di Camera Cafè, che ha dato a Luca e Paolo la fama e che a distanza di diversi anni dal finale ha anche ripreso brevemente vita nel 2017, ma soprattutto come quelli di Love Bugs. Il format della serie è molto semplice, rappresentando numerose e variegate scene della vita quotidiana della coppia protagonista di stagione, nell’ordine Fabio De Luigi e Michelle Hunziker, Fabio De Luigi ed Elisabetta Canalis, Emilio Solfrizzi e Giorgia Surina. Non c’è una storia lineare, non ci sono eventi che accadendo cambiano il corso delle cose – se non fosse per la partenza di Michelle sul finale della prima stagione, ma questo mi fa stare ancora male e non voglio indugiare oltre sull’argomento -: ci sono solo momenti specifici che avvengono in luoghi specifici e che nella stragrande maggioranza dei casi coinvolgono solo i protagonisti. Questi momenti si trasformano in piccoli sketch montati uno dopo l’altro senza un ordine apparente, episodi di vita che fanno a volte sorridere, a volte ridere, ma che non potrebbero essere più semplici di così.

Love Bugs
Michelle Hunziker e Fabio De Luigi (640×360)

Ci sono momenti di vita vera, litigi, discussioni che chiunque al mondo si è ritrovato a fare con il proprio o la propria partner. Ci sono le scenate di gelosia, ci sono i tentativi di lasciare all’altra persona le faccende domestiche e quelli di averla vinta – pur barando – in una conversazione. C’è la spesa al supermercato, ci sono le uscite con gli amici che piacciono a uno dei due ma all’altro no, c’è la noia di chi è costretto a passare la domenica allo stadio e quella di chi invece non vuole guardare film sentimentali in tv. Ci sono anche le scene di terapia di coppia quando le cose cominciano a mettersi male. Il tutto è raccontato senza mai uscire dagli schemi, senza la necessità di portare sullo schermo la volgarità e la comicità spicciola che della tv italiana – purtroppo lo sappiamo – sono stati e sono ancora un elemento caratterizzante in molte occasioni. È tutto vero perché è semplice ed è tutto semplice perché è vero, e proprio questa semplicità è stata la chiave che ha permesso a Love Bugs di funzionare così bene e di ottenere quel successo che a distanza di anni ci porta a pensare alla serie con nostalgia. E non con la nostalgia di chi sa di aver perso un pezzo di trash, ma con quella di chi sa di aver perso un pezzo di buona comicità.

Ma chi ha detto che la comicità di Love Bugs sia definitivamente andata perduta?

Sono anni ormai che a causa di – o forse sarebbe meglio dire grazie a – questo sentimento nostalgico tanti show del passato sono stati in modo diverso traslati alla contemporaneità, e non c’è nulla che ci impedisca di sperare che questo possa essere anche il destino di Love Bugs. Tutto ciò soprattutto nell’ottica in cui ci sono distributori come Amazon Prime Video che sono alla ricerca di prodotti simili ormai da diverso tempo. Ce lo testimonia in tempi molto recenti il già citato Amazing Fabio De Luigi, e ce lo ha testimoniato anche LOL – Chi ride è fuori, che si appresta a cominciare la terza stagione: la comicità italiana – quel tipo di comicità italiana – attrae ancora, e anche parecchio. Piace al pubblico, e di conseguenza piace alle case di produzione che della volontà del pubblico devono fare una sorta di rappresentazione. Piace soprattutto ad Amazon Prime Video, che più di ogni altro ha deciso di investirci.

Love Bugs
Fabio De Luigi ed Elisabetta Canalis (640×360)

Il format della sitcom, tanto adatto a quel pre-serata di Italia 1 durante il quale negli anni Duemila spesso si teneva la tv come sottofondo mentre nelle cucine e nei salotti si preparava la cena o si finiva di fare i compiti, ben si potrebbe adattare a un mondo seriale diverso ma pur sempre in alcuni casi mordi e fuggi. La disponibilità in streaming di un prodotto la cui fruizione non va perduta se ci si distrae per cinque minuti durante la visione potrebbe andare bene incontro alle nuove esigenze contemporanee, quelle di chi guarda una serie tv per compagnia mentre fa smart working o magari subito prima di addormentarsi. E soprattutto potrebbe essere una nuova risposta alla ritrovata volontà di proporre e fruire di una serialità comica che dà spazio a quell’ironia genuina che anche la comicità italiana ha dimostrato di saper mettere in pratica.

E arrivata a questo punto della mia riflessione mi rendo conto che forse quello che sto esprimendo è, oltre che un pensiero, anche un sogno e dunque un appello più che un consiglio ad Amazon Prime Video: fatelo, riportate in vita Love Bugs. Fatelo con Fabio De Luigi e Michelle Hunziker (questo sì, lo ammetto, sarebbe il mio sogno), perché credo che nessuno al mondo avrebbe da ridire sul fatto che possano tornare insieme dopo tanto tempo. Ma fatelo anche con qualcun altro, con una coppia nuova e più giovane che affronta i problemi e le vicissitudini che affrontano le giovani coppie di oggi, ben diverse da quelle dei primi anni Duemila. Vicissitudini che forse abbiamo bisogno di sentirci raccontare proprio con ironia, quella che ci ricorda di come i piccoli e banali momenti quotidiani possano essere i più divertenti.