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#VenerdìVintage – 10 momenti in cui il rapporto tra John Locke e Ben Linus ci ha esaltati

Quando si pensa a John Locke per associazione e contrapposizione si pensa anche a Jack Sheppard. L’uomo di fede e l’uomo di scienza, in fondo non è la ‘lotta’ di sempre?

Eppure, John Locke può essere associato anche a un altro personaggio fondamentale e molto, molto amato. Sto parlando del perfido e calcolatore Benjamin “Ben” Linus, l’uomo che mente pure quando respira. Qualunque cosa dica, la regola numero uno è “il Dottore mente”. Ah no, scusate, quella è un’altra serie. Ma la regola resta: Ben mente.

Il collegamento tra quei due personaggi è evidente fin dalle primissime scene in cui Ben, sotto il falso nome di Henry Gale, viene catturato dai nostri naufraghi. E si andrà accentuando sempre più nel corso delle successive stagioni. Non penso di dovervi ricordare come finisce la storia di John Locke: quella scena è marchiata a fuoco in ognuno di noi.

Quello che invece voglio ricordarvi, sono i momenti che li vedono protagonisti insieme. Ho scelto per voi i dieci momenti più esaltanti.

CHIUSURA (2×17)

Henry Gale
Henry Gale

Henry Gale ha ancora il beneficio del dubbio da parte dei nostri eroi, che ancora non sono sicuri se sia uno degli Altri o un altro povero naufrago. In ogni caso, lo tengono prigioniero, confinandolo in una stanza chiusa del bunker. A sorvegliarlo c’è sempre qualcuno, in questo caso John Locke, che è quasi sempre lì per inserire i numeri e salvare così il mondo. Ma, allontanatosi per via di un’interferenza, sente fare il conto alla rovescia. Le porte si chiudono automaticamente e John riesce solo a bloccare una delle porte con un’asta di metallo, ma non può rientrare per inserire il codice.

Così, è costretto a chiedere aiuto a Henry. Lo fa uscire e lo supplica di inserire il codice. Inutile dire che Henry lo accontenta, le porte di riaprono e John viene liberato. Ringrazia il prigioniero, ma scopre subito di essersi fidato della persona sbagliata. Sayid, Charlie e Ana Lucia, che erano andati a cercare le prove della storia raccontata da Henry, riferiscono che l’uomo mente.

Eppure John non riesce a non fidarsi di lui… In fondo, l’ha aiutato, non è scappato… Ancora una volta è un uomo di fede. E la sua fede in Henry è tanto grande che quando, qualche puntata dopo, l’uomo lo inganna dicendogli che in realtà non ha premuto il pulsante, Locke gli crede… E sappiamo tutti com’è finita!

L’UOMO DI TALLAHASSEE (3×13)

John, arrivato con Kate e Sayid alla base degli Altri, decide di giocare da solo. Infatti, scoperto che Jack sta per andare via dall’isola, per poter chiamare finalmente i soccorsi, fa saltare in aria il sottomarino, l’unico modo per potersene andare da lì. Infatti, John teme che, tornando a casa, perda nuovamente l’uso delle gambe, che l’Isola gli ha curato.

Non si rende conto, quando rapisce la figlia di Ben, Alex, che in realtà sta facendo proprio il gioco dell’uomo. Ben, infatti, lo supplica di non distruggere il sottomarino, promettendogli informazioni sull’isola e offrendogli la ‘scatola magica’, una scatola capace di far materializzare i più profondi desideri. Ma John non lo ascolta e fa di testa sua: si è fatto plagiare ancora una volta da Ben.

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