2) Cesar Gandìa

Veniamo a quella che per molti è stata la rivelazione della quarta e quinta parte de La Casa de Papel, “Cesar Gandìa. Il villain indiscusso dell’ultima fase de La Casa de Papel ci sta proprio sulle scatole e i motivi crediamo che siano condivisibili da parte di tutti voi. Gandìa è fastidioso quanto un granello di sabbia dentro all’occhio e riesce addirittura a farci rivalutare la figura di Tokyo.
Non va assolutamente tralasciato poi il fatto che ci porti via uno dei personaggi con cui chi ha visto la serie tv Netflix ha empatizzato maggiormente. Il capo della scorta del governatore della Banca di Spagna fa di tutto per essere disprezzato, e ci riesce alla perfezione. Gandìa è un macho di cui non sentivamo per nulla il bisogno, ma che gli autori hanno deciso di mettere in questa quarta parte. E tutto questo ci ha infastidito un bel po’.
1) Arturo Román

Al primo posto non poteva che esserci lui, l’uomo più viscido di tutta la serie tv targata Netflix.
Se non esistesse, Arturito (non) andrebbe inventato. Arturo è il classico individuo che deve fare di tutto per mettersi in mostra, è il personaggio che in qualsiasi film morirebbe dopo tre secondi dall’inizio. Invece ne La Casa de Papel, a scapito nostro, riesce incredibilmente a scamparla sempre. Fa di tutto per cacciarsi nei guai e per farsi disprezzare dai rapinatori e dagli spettatori, ma in un modo a noi sconosciuto non muore mai. Anzi, ha la straordinaria abilità di causare sempre problemi più grandi. Non parliamo poi di quello che fa nella terza parte, dove diventa un guru da due soldi che lucra viscidamente sugli avvenimenti della prima rapina. Ed evitiamo di esprimerci sulle ultime stagioni, dove le sue azioni raggiungono degli apici di squallore inarrivabili.






