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Le produzioni di stampo X il più delle volte non riescono a imporsi sul mercato del piccolo schermo se non per rare eccezioni. Tuttavia la casa di produzione X sembra essere riuscita nella sua scommessa di raccontare un prodotto di un evento X romanzando il più possibile. Con tale espediente si crea interesse e curiosità facendo leva su un processo, quello delle Serie Tv, sempre più espansivo e di massa.

In questo caso specifico parliamo di X, uno show ormai alla sua X stagione che si è imposto con decisione nello share e nella critica nazionale e internazionale. La Serie Tv ideata e scritta da X continua a lasciare il segno e a incantare con un buon ritmo.

Cosa abbiamo vissuto nello specifico durante queste X stagioni?

La Serie Tv ha voluto da subito porre l’accento su un X. Con il giusto compromesso tra realtà e finzione, la narrazione comincia parlando di X. Un uomo carismatico che ha saputo fin da subito catturare l’attenzione dello spettatore. La sua ascesa sociale richiede un’evoluzione narrativa visibile fin dai primi istanti di vita del personaggio.

Difatti nelle prime stagioni tutto ruota intorno alla sua figura e alla sua importanza. Importanza che sarà determinante per lo stesso futuro della sua X e che non mancherà di influenzare altri personaggi nel corso della sua vita. Un personaggio eccezionale interpretato da un ancor più eccezionale X, il quale riesce a calarsi perfettamente nel ruolo. Gli altri personaggi principali e secondari dello show riescono a essere un’ottima spalla e a intrigare con buone sottotrame.

L’accento viene posto sugli effettivi percorsi intrapresi dai X, rimodellando con libero sfogo gli eventi.

Tale limitazione non disturba poiché non risulta necessaria in un prodotto completamente distaccato dal genere documentaristico. La narrazione è scorrevole e riesce a entusiasmare anche grazie allo sviluppo ben riuscito delle ambientazioni e il tipo di cultura presa in esame. Parlando appunto di scenografie: esse ricordano molto bene il tema della Serie. Sebbene con estrema libertà registica l’idea rievocativa risulta ben riuscita e permette allo spettatore di calarsi con la giusta immaginazione nel contesto descritto.

Per quanto concerne la narrazione, lo spettatore è preso per mano nell’osservare ogni diatriba sociale e militare in un mondo governato da altre regole, lontane dal nostro modo di pensare e di agire. Vengono più volte evidenziati i differenti punti di vista dei protagonisti rispetto agli antagonisti, i quali per un prodotto di stampo X non rendono giustamente marcata la differenza tra buono e cattivo. Un ulteriore accento è posto nei confronti della fede. Essa non viene mai manifestata concretamente ma riesce a vivere attraverso le parole e le azioni dei personaggi. La forza trainante di ogni decisione è riposta in lei e nella sua cieca fiducia che pilota le scelte dei protagonisti, talvolta cambiando drasticamente le carte in tavola.

Tuttavia tale fiducia risulterà vacillare più volte nel corso della storia.

Parlando di culto: tale aspetto, sebbene venga affrontato in maniera “leggera” e “poco approfondita”, risulta essere un pilastro portante di tutto lo show. Vengono prese in esame differenti tipologie che si influenzano a vicenda cambiando le sorti della storia. Non solo, vengono presentate due figure di spicco e importanti in due differenti ruoli.

Per le prime stagioni abbiamo un uomo giusto, pio, curioso e incredibilmente affamato di cultura, il quale vedrà la sua realtà distorcersi cambiandolo nelle più profonde cavità della sua anima e del suo stesso essere. Un uomo come tanti che vedrà aprirsi i suoi orizzonti morendo a causa di essi. Nel secondo caso, l’esempio è recente e riguarda proprio l’ultima stagione. Parliamo in questo caso di un uomo duro, forte e accecato da una folle rabbia nei confronti del “diverso”.

La sceneggiatura è buona sebbene nelle ultime puntate risulti zoppicante e in certi aspetti si poteva fare senz’altro di più per le nuove vicende prese in esame. Soprattutto per la nuova figura di spicco nel cast. Tuttavia la Serie Tv si mantiene su un buon livello, riuscendo a catturare l’attenzione e a porre il focus su ulteriori eventi X non a conoscenza di tutti. Aspettando il season finale siamo fiduciosi che esso non venga soffocato dal maestoso epilogo della stagione precedente. Un finale che ha chiuso definitivamente i battenti con uno dei suoi più grandi punti di forza, trovando il coraggio di andare avanti con nuovi spunti narrativi e nuovi personaggi.

C’è chi dice di non giudicare un libro dalla copertina.
Beh, noi la copertina l’abbiamo strappata direttamente: provateci ora a capire di quale Serie stiamo parlando!

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