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Il banco dei pugni (in lingua originale Hardcore Pawn) non è propriamente una serie Tv. Potremmo considerarlo una sorta di reality show dotato, tuttavia, di personaggi interessanti e di storie irriverenti (al pari di una serie Tv a tutti gli effetti). Oltretutto, al netto dell’estremizzazione di alcune situazioni che rendono la trasmissione molto più affine a una fiction (malgrado i produttori abbiano sempre tenuto a rivendicare la veracità del programma) ne emerge il ritratto magnetico di una America rustica e ruspante in quel di Detroit, la capitale mondiale dell’industria automobilistica.

Il mattatore de Il banco dei pugni è sicuramente Leslie Gold, proprietario dell’American Jewelry & Loan, il banco dei pegni più grande della città. Egli lo gestisce insieme ai suoi figli, Seth ed Ashley, che in teoria dovrebbero prendere il suo posto in futuro. Tuttavia il suo carisma e la sua grande forza accentratrice rendono Les tutt’altro che prossimo al pensionamento: egli infatti è ancora la vera anima del locale, con le sue trattative al ribasso e i suoi scatti d’ira. Famosissimo quello in cui, dopo aver ricevuto minacce di morte da una cliente, se la prende con gli uomini della sicurezza esclamando un perentorio:

«Mio figlio poteva morire!»

il banco dei pugni seth

Inutile negarlo. Quando in Tv ci imbattiamo in un episodio de Il banco dei pugni non possiamo fare a meno di guardarcelo. Eppure le sue continue repliche, rimbalzate su più canali satellitari e poi anche in chiaro, da DMAX a Blaze passando per Cielo, unite alla nostra poca predisposizione a tenere una continuity, ci hanno sempre impedito di seguire una timeline ben precisa.

E dire che già l’impostazione degli episodi è diversa rispetto agli USA. Pur essendo lo stesso numero complessivo di puntate, in Italia abbiamo ben 13 stagioni de Il banco dei pugni, mentre in America le stagioni sono appena 9. Gli episodi che passano in televisione qui da noi sono quasi sempre gli stessi e relativi alle prime stagioni. Pare, infatti, che nessuna emittente italiana abbia mantenuto i diritti delle ultime stagioni. Il che ci pone dinanzi a un quesito.

Come finisce Il banco dei pugni?

il banco dei pugni les karen

Noi oggi vogliamo svelare questo arcano, ma prima è necessario un antefatto. All’inizio del programma Ashley e Seth erano più o meno sullo stesso livello della catena di comando, appena al di sotto di Les. Verso la quarta stagione, tuttavia, la donna si è assentata per un periodo a causa della maternità e il fratello è diventato il principale referente del padre, nonchè l’uomo designato a sostituirlo. Ashley non accetterà mai veramente questa “retrocessione” nelle gerarchie e tra i due fratelli scatteranno numerosi momenti di tensione.

La situazione precipiterà ulteriormente quando fa il suo ingresso nel negozio Karen (la bionda accanto a Les nella foto in alto), nipote di Les e cugina di Seth ed Ashley. Si capisce fin da subito che tra le due donne non scorra buon sangue: di fronte all’intraprendenza di Karen, Ashley (che, diciamolo, è sempre stata abbastanza immatura) si mostrerà via via più insofferente. Episodi come “Cugino vs Cugino” o “Guerra” metteranno in mostra proprio la gelosia dell’una nei confronti dell’altra, con il povero Les a barcamenarsi per non far precipitare la situazione.

Fino all’ultima puntata, o meglio le ultime due essendo prima e seconda parte di un unico episodio. In barba alla solita sfilza di clienti “particolari” – val la pena menzionare il tizio vestito da vampiro che importuna i clienti tentando di succhiare il loro sangue, e quello che ha costruito un fucile spara-patateNon c’è nulla di più americano dello sprecare ottime patate») riuscendo anche a venderlo a Les – si percepisce tra le due donne aria di resa dei conti.

Il fattore scatenante, questa volta, è dato dalla nuova idea di Karen per attirare gente al banco dei pegni.

il banco dei pugni les ashley

La donna vuole allestire nel deposito uno spettacolo circense che possa intrattenere i bambini, in modo tale da invogliare i loro genitori a spendere nel negozio. L’iniziativa piace molto a Leslie e a Seth ma, manco a dirlo, incontra l’opposizione di Ashley che riversa il suo disappunto sul fratello («quando mai io e te abbiamo organizzato un evento insieme?»). Pertanto, mentre gli altri si adoperano per organizzare il tutto, Ashley evidentemente sull’orlo di una crisi di nervi, non si fa trovare da nessuna parte.

Dal canto loro Seth e Karen non fanno nulla per farla sentire parte integrante del team, proponendole di mascherarsi da clown più per schernirla che per reale necessità. Il giorno dell’evento, con Ashley che ha evitato accuratamente di svolgere tutte le sue mansioni, c’è ancora molto lavoro da fare. Ma tutti i lavoratori del negozio si rimboccano le maniche, l’evento è un successone e Les può dirsi ampiamente soddisfatto. Al momento del discorso è chiaro che egli abbia occhi solo per la nipote, la quale viene omaggiata con un applauso da parte di tutti i presenti. Tutti, meno Ashley.

Per lei questo è veramente troppo. Va via senza dire neanche una parola e viene raggiunta da Les all’uscita. Lì padre e figlia hanno un ultimo scontro verbale: Les prova a spiegarsi, Ashley però non vuole sentire ragioni e se ne va sbattendo la porta. Non prima di esclamare:

«I quit» – «Ho chiuso, per sempre»

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