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Come finisce Hercules?

Questa è la storia di un tempo lontanissimo. Il tempo dei miti e delle leggende. Gli antichi dèi erano crudeli e meschini. Soltanto un uomo osò sfidare la loro potenza: Hercules.

Questi sono gli incipit che ci piacciono e rimangono impressi nella memoria, come la filastrocca per ricordare da quanti giorni è composto un mese. Alzi la mano chi si sente vecchio come me nel ripensare all’Hercules di Kevin Sorbo! La serie tv è stata prodotta dal 1996 al 1999 ed è considerata uno degli show di maggior successo della televisione americana. Per testare le acque, furono mandati in onda in anteprima cinque film televisivi che vedevano Hercules protagonista. Questi ebbero un gran successo negli Stati Uniti e anche in Italia. Il pubblico mondiale fu così entusiasta che da Hercules nacque uno spin off, andato in onda pochi mesi dopo: Xena la principessa guerriera.

Mediaset acquistò subito questa promettente serie e decise di farla debuttare il sabato in prima serata su Italia 1. In seguito, a causa del calo degli ascolti, fu spostata al primo pomeriggio e poi in mattinata. E credo che questi siano gli orari a cui la maggior parte di noi è abituata.

Hercules era l’appuntamento fisso pomeridiano per tantissimi ragazzini e ragazzine che non vedevano l’ora di vedere l’eroe muscoloso prendere a calci il cattivo di turno.

La serie ha come protagonisti ovviamente Hercules, semidio nato dal rapporto di Zeus con un’umana, e il suo fidato amico Iolao. Ogni episodio racconta le avventure dei due uomini che si spostano di città in città della Grecia Antica per salvare la popolazione da mostri, forze del male e interferenze degli dèi. Gli episodi sono autoconclusivi, ma c’è un filo rosso che collega tutti gli eventi della serie: gli acerrimi nemici del protagonista, che sono sempre causa dei problemi che il semidio deve risolvere.

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Nelle prime stagioni è Giunone a ostacolare Hercules, la dea cerca di distruggerlo perché lo ritiene testimonianza vivente dell’infedeltà del marito (come se Giove non avesse altri figli in giro per il globo!). In seguito è il malvagio dio della guerra Marte a diventare il maggior antagonista. In molti casi però gli screzi tra i fratellastri sono per l’appunto screzi. Dopotutto Hercules è invincibile, quindi i fastidi che Marte gli causa sono quasi come scherzetti tra ragazzini. Un vero e temibile nemico è il malvagio dio Dahakm che porta l’eroe a lasciare la Grecia e andare in Babilonia, Scandinavia e Irlanda.

Hercules ha raggiunto un totale di 111 episodi, per sei stagioni, ma per alcune circostanze è rimasto privo di una conclusione soddisfacente.

Ci sono diverse voci riguardo alla cancellazione dello show, ed è difficile capire chi dica la verità. I produttori hanno da sempre scaricato tutte le colpe sul protagonista, Kevin Sorbo, che nel ’99 decise di non rinnovare il contratto. Era stanco di vivere in Nuova Zelanda (dove sono stati girati film e serie nel corso di sette lunghi anni) e voleva dedicarsi a nuovi progetti lavorativi.

Sorbo, d’altra parte, ha da sempre affermato che lui si era reso disponibile per girare tutti gli episodi previsti per la sesta serie (i soliti ventiquattro) per darle un finale dignitoso, per valorizzare gli attori e rendere felici i fan. Invece i produttori, quasi per dispetto, ridussero il numero di episodi a otto, rendendo impossibile raccontare tutto ciò che era stato previsto. Sorbo era già impegnato in un altro progetto, che sarebbe iniziato solo dopo otto mesi, e le riprese di Hercules sarebbero finite in tempo.

Chi dice la verità? Sorbo si è sempre dichiarato entusiasta di aver interpretato il semidio forzuto, essendo fin da bambino fan della mitologia greca. Perché mentire e rischiare di macchiare il suo ricordo nei fan? In un’intervista l’attore ha detto che:

Alcuni membri della crew e il produttore Sam Raimi mi hanno confessato che avrebbero voluto concludere bene la stagione. E avrebbero dovuto farlo. Penso sia stata una reazione esagerata, il loro modo di “mandarmi affanculo” per il fatto che non volevo continuare lo show. […] Penso che la fine sia stata frettolosa, i fan avrebbero meritato di più. Non aver dato un vera conclusione a Hercules sarà sempre un mio rimpianto.

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Ma qui non si sta facendo un processo a Sorbo o ai produttori di Hercules. Anche perché, con un po’ di fantasia, l’episodio 08×06 può essere considerato un series finale anche piuttosto poetico. Vediamo insieme perché!

In Hercules e i poteri di Evander (in originale Full Circle) ci sono tutti gli elementi che hanno sempre reso grande questa serie tv. Il semidio affronta le solite rogne mitologiche: famiglie disfunzionali, padri assenti, madri vendicative, Titani che si comportano come bulli. Questo episodio di addio si trasforma quasi in una riunione di famiglia per l’eroe: ci sono Giunone e Zeus che litigano e l’immancabile Marte che ne approfitta. I momenti divertenti, tipici della serie, sono tanti anche se un po’ troppo sdolcinati e auto-riferiti (Sorbo non guarda nella telecamera e fa l’occhiolino solo perché non era ancora un moda!). Lo sviluppo dell’episodio è sempre lo stesso: intervento degli eroi, risoluzione, allontanamento dalla scena.

La trama è abbastanza semplice: Hercules parte alla ricerca di un ragazzino di nome Evander, scomparso da casa da qualche giorno. Il semidio e Iolao scoprono che è stato Zeus a prendere il ragazzo per sfruttare il suo potere di rendere reale ogni cose che immagina. È Marte a chiedere aiuto al fratellastro perché Evander è suo figlio e vuole salvarlo dalle mire di Giove. In realtà vuole solo che Hercules si liberi del padre di tutti gli dèi al posto suo. Il re dell’Olimpo, nel frattempo, chiede al ragazzo di immaginare accanto a sé sua nonna Giunone e lo manipola per farla liberare dall’Abisso di Tartaro. Sfortunatamente Evander, vedendo anche i Titani prigionieri, libera anche loro.

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Sobillati da Marte, i Titani creano il caos, come al loro solito. Nel frattempo Giove e Giunone litigano per i problemi del passato e la dea lo tramuta in pietra per liberarsi di lui.

Gli dèi superano le loro divergenze quando il titano Atlante attacca l’Olimpo e rischia di distruggere l’universo intero. Hercules lo sconfigge dopo una lotta acrobatica e Giunone condanna il titano a sostenere sulle sue spalle per l’eternità quel mondo che voleva distruggere. Durante il conflitto, però, Evander muore e Hercules prega la dea di riportarlo in vita. Giunone da sola non può farcela, e per salvare il nipote umano riporta in vita Giove e insieme salvano il bambino.

Alla fine Evander è riunito alla madre Nemesi e Giove e Giunone sono riappacificati. Non tutti però sono contenti. Marte appare al fianco di Hercules e Iolao, intenti a camminare sulla spiaggia. È arrabbiato perché il padre, di cui si voleva liberare, e Giunone si sono riappacificati. «Non ci sono più gli eroi di una volta?» chiede ai due uomini. Hercules e Iolao ridono e gli dicono che deve accontentarsi di loro. Marte, scontento e offeso, scompare, lasciando gli amici a camminare sulla spiaggia al tramonto, pronti per nuove avventure.

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