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Un’opinione onesta sul finale di Ghost Whisperer 

“Oggi sei stato il mio eroe”

“Anche tu, mamma, ogni singolo giorno”

– Melinda Gordon e Aiden Gordon in Ghost Whisperer –

Melinda Gordon, un nome, mille emozioni. Siamo di sicuro tutti d’accordo sul fatto che, Ghost Whisperer, nel bene e nel male – che sia piaciuta o meno – è nei ricordi di centinaia di persone non solo in America ma anche oltreoceano. Questo è un fatto, irreversibile e incontrovertibile, che anche i meno appassionati – o i più criticinon possono negare. Oggi siamo qui per parlare del finale della serie tv, un finale davvero molto criticato da una grande fetta del fandom e, oggi, proviamo a capire il perché.

Cos’è che ci aspettavamo, per davvero, da questo finale? Cosa ci ha emozionati e cosa delusi? Vediamolo insieme.

L’ultima stagione di Ghost Whisperer è incentrata completamente sulla figura del piccolo Aiden, figlio di Melinda e Jim, che ha ereditato da sua madre – e dalla sua famiglia – il dono di riuscire a comunicare con gli spiriti. Questo dono però metterà in serio pericolo l’incolumità del piccolo perché, le ombre nere, – spiriti malvagi non degni della luce della salvezza – andranno a caccia di Aiden e di tutti i bambini di Grandview per nutrirsi della loro purezza. Sarà dunque questa infatti la missione di Melinda e dei Guardiani sacri: salvare i bambini e tenerli al sicuro, per primo Aiden, l’unico con i poteri e l’unico che le ombre bramano da sempre, da ancor prima che nascesse. Le cattive intenzioni delle ombre nere, i nostri protagonisti le scoprono tramite Il libro dei cambiamenti, un libro molto antico che, al passo con il tempo, cambia le sue pagine in continuazione, in base a cosa accade e a chi prova a cambiare le carte in tavola. Sia le ombre che Melinda, dunque, provano a portare avanti i loro obbiettivi proprio tramite il libro e, alla fine, sarà questo oggetto – e il suo potente poterea ribaltare la situazione.

Ghost Whisperer
(Melnda, Jim e Aiden in Ghost Whisperer 640×360)

Melinda, grazie all’aiuto del guardiano Carl e di tutti i suoi amici, riesce a capire che suo figlio rischia non solo di essere catturato per la brama che ruota attorno ai suoi poteri, ma addirittura di essere ucciso.
Davanti a questo pericolo si crea una spaccatura nella famiglia: Jim pensa immediatamente di far dimenticare ad Aiden che lui sia in grado di vedere i fantasmi e, in questo modo, portandolo a perdere i suoi poteri. Melinda invece non vuole assolutamente che lui rinunci all’unica cosa che lo rende per davvero lui stesso, così come la nonna aveva fatto con lei. Nel frattempo però le ombre continuano il loro tremendo piano a poco a poco finché non riescono a entrare completamente nella mente di Melinda e soggiogarla definitivamente, fino a rendere lei stessa la malvagità fatta persona.

È proprio da questo momento che, un gran bel numero di fan, ha cominciato a criticare la svolta presa dal finale. Si sa, i pareri sono soggettivi e non siamo di certo qui a dire chi sia dalla parte della ragione e chi del torto, ma, parlando per me, mi schiero fortemente dalla loro parte.

Per salvare Melinda dalle ombre – e dalla morte – Carl si palesa al piccolo Aiden dicendogli che lui è l’unico che possa salvare la mamma da quell’infelice destino e che deve assolutamente essere il comandante di un esercito particolare che sconfiggerà le ombre una volta per tutte. Aiden all’inizio ha paura e non sa come comportarsi, ma Carl gli spiega che non sarà da solo in questa impresa, bensì avrà l’aiuto degli Sfavilli, creature di luce bianca che Aiden conosce molto bene, perché lo hanno protetto sempre fino a quel momento. È proprio da Carl che scopriamo che gli sfavilli non sono semplici creature di luce ma bambini morti in tenera età che, essendo innocenti creature, si trasformano poi in luce bianca.

Il perché della delusione di noi tutti è riconducibile al fatto che, dopo 5 intere stagioni, dopo che ci siamo affezionati a Melinda come se fosse stata una nostra sorella, dopo che abbiamo pianto con lei, gioito, sofferto, empatizzato con ogni centimetro del nostro cuore, il finale vero e proprio si riduce agli ultimi quindici minuti della puntata. Ebbene sì, Aiden chiama tutti gli Sfavilli, dà loro la mano, emanano una luce molto forte e le ombre si dissolvono immediatamente. Così, nel giro di 5 minuti.

(Aiden e uno Sfavillo 640×360)

Quello che avremmo voluto, invece, è un finale pregno, denso, intenso, pensato in ogni minimo dettaglio, fosse stato lungo anche due puntate intere! Anzi, avremmo senz’altro apprezzato vivamente di più vederlo rappresentato in questa maniera. Avrebbe dovuto trasmetterci una piena soddisfazione al culmine di quello che senza dubbi è stato un percorso emotivo di immenso valore che abbiamo vissuto per tutte e 5 le stagioni. Insomma, doveva essere la ciliegina sulla torta, tenerci lì incollati come a farci venir voglia di abbracciare il televisore e di non dire mai basta. In fondo è stato il nostro ultimo saluto con Melina, Jim e tutta Grandview e sì, volevamo qualcosa di più, avremmo voluto terminare questo splendido viaggio come si doveva.

L’unica consolazione, che ha scaturito in noi un dolce sorriso involontario legato a tutto ciò che abbiamo vissuto con i protagonisti, è di sicuro la scena finale, dove Melinda dice ad Aiden che quella sera le ha salvato la vita ed è stato il suo eroe. Lui guarda sua madre e le risponde che anche lei è il suo eroe, ma non solo in quel giorno bensì in tutti, da sempre.

Ghost Whisperer
(Melinda e Aiden in Ghost Whisperer 640×360)

Il finale di stagione, specie quando appartiene a una serie che ci ha accompagnati per anni interie Ghost Whisperer non solo ha 5 stagioni, ma anche più di 22 episodi a stagione deve rasentare la perfezione, o almeno provarci, altrimenti la furia dei fan non avrà pietà e mieterà vittime su tutti i fronti. Per Ghost Whisperer è stato senz’altro così e lo è anche a distanza di più di 10 anni dalla sua fine, ma in fondo in fondo non possiamo che perdonarla, questa splendida serie tv, anche solo per tutte le volte in cui ci ha fatto emozionare.

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