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Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco hanno inizio

-Questo articolo esprimerà tutta la mia gioia e la mia preoccupazione scaturite da Jon e Daenerys e  dal terzo episodio della settima stagione, ergo SPOILER ovunque-

Jon e Daenerys

Come in un lunghissimo prequel, abbiamo osservato il Gioco dei Troni delinearsi sotto i nostri occhi per sette anni. Abbiamo visto le pedine spostarsi, il gioco prendere forma, la crudeltà del tradimento, il dolore della perdita. Abbiamo osservato i personaggi vincere, fallire e perire per i propri errori. E abbiamo visto  Jon e Daenerys.

Ed ora le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco possono finalmente avere inizio.

Fin dal principio qualcosa ci ha sempre suggerito che Jon Snow e Daenerys Targaryen si sarebbero dovuti incontrare, ma non immaginavamo avremmo dovuto attendere tanto. Tuttavia l’attesa era necessaria, molte cose dovevano cambiare e certe informazioni dovevano essere svelate prima che gli ultimi draghi si incontrassero.

Cosa ci saremmo mai potuti aspettare dall’incontro tra Jon e Daenerys?

Jon e Daenerys

Non erano niente. Jon e Daenerys erano due ragazzini già nati con la sfortuna incisa nelle ossa. Da sempre in secondo piano, da sempre condannati a pagare le conseguenze dei loro genitori. Hanno trascorso tutta la loro esistenza cercando di andare avanti facendo la cosa giusta, e in un modo o nell’altro ci sono riusciti.

Entrambi hanno rinunciato a ciò che amavano, hanno bruciato i corpi dei loro amati e hanno trovato un modo di andare avanti, di crescere. Si sono sentiti perduti, hanno pagato il prezzo dei loro fallimenti, ma hanno sempre saputo di essere nel giusto, e nel giusto hanno perseguito i loro obiettivi rimanendo fedeli alla propria essenza, e così sono sopravvissuti.

I due ragazzini sono diventati adulti in un mondo corrotto dagli errori dei loro padri, ed eccoli dopo tanto tempo l’uno davanti all’altra a dare inizio alla prima vera grande alleanza dei Sette Regni.

Jon e Daenerys

La pretesa di Daenerys era semplice: inchinarsi e giurare fedeltà all’unica legittima erede al Trono di Spade. E forse per Jon sarebbe stato molto più semplice inchinarsi e farsi nominare protettore del Nord, ma in questo modo avrebbe mandato al diavolo il suo personaggio e ciò che rappresenta. E poi, parliamoci chiaro, quando si tratta di Jon, la nostra Dany deve starsene molto calma.

Per la prima volta la donna dai mille nomi si trova davanti a un suo pari.

Non ci sono salamelecchi o sfide. Esiste solo la perfetta consapevolezza di Jon del mondo in cui entrambi si trovano a vivere e delle loro rispettive necessità. Daenerys Targaryen scende dal suo trono per trovarsi faccia a faccia con Jon, e in quest’unica scena è racchiusa tutta l’essenza dei due personaggi.

Jon e Daenerys

Un re e una regina che vogliono giustizia, che vogliono proteggere il proprio popolo e rendere migliore il mondo in cui vivono. Non si conoscono, hanno vissuto fino a questo momento agli antipodi del mondo. Tuttavia Jon si fida per chissà quale ragione di quella donna sconosciuta rispondendo alla sua chiamata: uno Stark che va a Sud rischia sempre parecchio, ma com ben ci ricorda lui non è uno Stark. Dany si fida di quell’uomo del Nord: per la prima volta la nostra Regina dei Draghi arriverà a un compromesso.

Jon non si è inchinato, ma qualcosa dentro di lei le sta suggerendo di fidarsi, che quell’uomo non fa parte della grande ruota da distruggere. Ser Davos non ha detto molto sul nostro Jonnino, ma si è lasciato scappare un’informazione fondamentale che già frulla nella mente di Daenerys costringendola a domandarsi cosa nasconda l’uomo che ha dinnanzi.

Jon e Daenerys

Tywin Lannister aveva tanti difetti, ma forse è stato uno dei migliori governanti che i Sette Regni abbiano mai conosciuto, e una tra le sue massime mi ha particolarmente colpito, e in un qualche modo ha sempre agito da monito o da tragica profezia: chiunque dica “io sono il re” non è il vero re. Ebbene Jon incarna perfettamente questo precetto.

Lui non ha mai voluto quel titolo tanto altisonante e pregno di responsabilità. Il suo agire è sempre stato dettato da qualcosa di più grande e, a differenza di quel suo padre biologico ancora avvolto dal mistero del passato, Jon forse si è preso le sue responsabilità in tempo, prima che fosse troppo tardi. Daenerys, dal canto suo, ha scoperto di essere l’ultimo drago e da allora le è sempre stato chiaro quale fosse il proprio ruolo, ma non ha mai affrettato le tappe. E anche se in alcuni momenti avremmo preferito lo facesse, ora non possiamo fare a meno di renderci conto che ha dovuto lasciare che i tempi maturassero.

Che Westeros fosse pronto “all’ultima” Targaryen.

Jon e Daenerys

Daenerys vuole prendersi ciò che è suo di diritto, e lo farà, con il fuoco e con il sangue se necessario. Jon sa che l’Inverno sta arrivando e il suo unico obiettivo è la vita, la pace. Non ha pretese, ma, come Daenerys, Jon ancora non conosce un’informazione fondamentale in grado di cambiare tutto l’ordine dei Sette Regni. A ben guardare, infatti, volendo seguire pedissequamente la linea di successione, Jon si ritroverà ben presto a scoprire (o almeno spero) di essere il diretto discendente del legittimo erede al trono, Rhaegar Targaryen.

La storia degli eventi seguenti la Ribellione di Re Robert è davvero un titolo un po’ troppo altisonante, come ben ci suggerisce Samwell Tarly. E forse sarà proprio quest’ultimo a narrare le vicende che prenderanno forma da questo incontro in avanti, le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, (e chissà, forse sotto tutta quell’insicurezza e quella ricerca di sapere si nasconde proprio la personificazione del grande George R.R. Martin).

Il gioco dei Troni è ormai finito, ma una nuova storia sta prendendo forma sotto i nostri occhi. Una storia che unirà il passato al presente, che finalmente darà un epilogo a quella vicenda iniziata molto tempo addietro quando Rhaegar Targaryen scoprì la profezia delle tre teste del drago, quando si innamorò di una donna nelle cui vene scorreva il ghiaccio del Nord. Tutto cominciò così come vi ho raccontato qui, ma solo ora quella vecchia storia può trovare il suo senso, la sua ragione di esistere.

Jon e Daenerys

Jon e Daenerys sono i due volti di uno stesso racconto, i due piatti della bilancia perfettamente in equilibrio. Lo stesso sangue scorre nelle loro vene, uno stesso destino li unisce e solo insieme potranno riportare la luce nella Lunga Notte.

Tyrion incarna perfettamente l’essenza della Raffaella Carrà al tempo di Carramba che Sorpresa. Tuttavia il suo ruolo non sarà soltanto quello di collante. Il passato che accomuna Jon e Daenerys non è poi molto diverso da quello di Tyrion. Questi tre personaggi hanno svalicato il concetto di casata: non siamo più davanti a Targaryen, Stark o Lannister, ma davanti a tre individui il cui obiettivo e non commettere gli errori dei loro rispettivi “padri”, di rendere migliore il mondo che si sono ritrovati.

Tyrion è l’uomo astuto e saggio, Daenerys è la conquistatrice, ma è Jon l’eroe che tira le fila di questo incontro epocale. Senza neanche saperlo pone un freno a Daenerys, la costringe a mettere in dubbio anche solo per un momento le sue priorità, sancendo l’alleanza che cambierà le sorti dei Sette Regni.

Jon e Daenerys

Erano ragazzini, sono cresciuti, il Ghiaccio e il Fuoco si sono incontrati, la canzone sta per essere cantata e i tre draghi ne saranno i protagonisti.

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