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Arya Stark potrebbe essere il ‘Nessuno’ di sua sorella Sansa

Sansa è stata la prima a perdere il proprio metalupo nella prima stagione di Game of Thrones.

I metalupi erano sei, come sei erano i ragazzi della famiglia Stark. Lentamente, però, negli anni li abbiamo visti cadere come mosche, sempre in coppia, mai da soli. Ogni metalupo ha sempre rappresentato la profonda essenza di ciascuno degli Stark, e chi tra loro ha perso il proprio animale in qualche modo ha perso anche un po’ di sé, rimanendo irrimediabilmente solo nelle vicende di Game of Thrones.

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Lady fu la prima morte drammatica per cui abbiamo odiato Cersei profondamente. Lady era esattamente come la sua padrona: dolce, ingenua e mansueta. Quando Sansa perse Lady qualcosa dentro di lei iniziò a cambiare. L’innocenza, la purezza che contraddistinguevano quella ragazzina piena di speranze trovarono la propria fine sulla Strada del Re.

Sansa comincia il proprio tracollo, perdendo ogni volta un pezzetto di sé, sviluppando quella corazza che le permetterà di sopravvivere almeno fino alla settima stagione.

Riconosciamo le capacità che la regina di ghiaccio ha sviluppato durante la battaglia dei Bastardi, ma c’è un momento fondamentale che la maggior parte di noi ha tralasciato,  giusto prima dell’inizio della più grande battaglia di tutti i tempi.

Jon Snow è l’eroe che ormai abbiamo imparato a conoscere e amare. Jon è sempre giusto e come tale si sente la responsabilità di proteggere la sorella, ma ancora non sa che Sansa non ha più quella speranza, ha smesso di affidarsi a qualcun altro per sopravvivere.

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Sansa è diventata una regina senza corona che nessuno può proteggere.

In quella conversazione prima della battaglia, Sansa dice a Jon che non sarebbe tornata viva tra le mani di Ramsay Bolton. Gli dice chiaramente che Nessuno può più proteggerla.

-Spoiler sulla Settima Stagione in arrivo-

Negli ultimi episodi, abbiamo visto Sansa e Arya rincontrarsi, riconoscendo però tra di loro un attrito mai dissipato dalla prima stagione. Abbiamo visto un’Arya ferma a un gioco di vendetta che ormai stride nelle ultime dinamiche di Game of Thrones. Non stiamo più giocando, non c’è più tempo per la vendetta in un mondo in cui i vivi devono combattere per la sopravvivenza. Così, ancora legata a un passato che non ha più senso di esistere, Arya si lascia manipolare da Ditorcorto. Tuttavia non ho potuto fare a meno di pensare che tutto ciò potrebbe essere una montatura, un gioco finalmente ben architettato per mettere in mezzo Petyr Baelish.

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Bran è perfettamente consapevole delle azioni di lord Baelish all’interno di Game of Thrones. Lui sa, e ce l’ha dimostrato chiaramente citando lo stesso Ditocorto: “il caos è una scala”.

Un segnale del genere non può e non deve essere messo lì a caso, giusto una frecciata senza un vero e proprio scopo. Bran sa, e perché non dovrebbe aver avvisato le sue sorelle? E se così fosse perché non potrebbero essersi messe d’accordo per vendicarsi finalmente dell’uomo che, tradendo, ha provocato la morte di papà Eddard Stark (di cui vi ho parlato qui)?

Tutto ciò potrebbe essere una forzatura che però segue pedissequamente la regola di Game of Thrones per cui nulla, ma proprio nulla, accade mai per caso.

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Prima di completare il caotico puzzle di questo articolo, prendiamo in considerazione Arya. Arya non è più se stessa, non è più quella ragazzina che abbiamo conosciuto all’inizio di Game of Thrones. È sempre stata uno spirito libero, esattamente come la sua Nymeria. Una selvaggia, un vero lupo costretto però alla solitudine dalle contingenze della vita. È cresciuta, ha perso se stessa ed è diventata Nessuno, e per quanto una ragazza sia Arya Stark di Grande Inverno e stia tornando a casa, non è mai tornata pienamente alla ragazzina che era.

Arya è Nessuno, è sola, dispersa in un mondo che forse non conosce più così bene come crede, tuttavia l’Inverno è arrivato, e durante il Lungo Inverno solo il branco sopravvive, e lei lo ricorda bene. Forse il tempo ha stravolto quest’ultima grande lezione di vita che le aveva donato Ned, forse lungo il suo percorso ha imparato una lezione totalmente diversa, ma non era Inverno e ora i veri giochi cominciano.

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Gli Stark sono di nuovo insieme (come vi ho raccontato qui). Hanno imparato a sopravvivere da soli, ma è in branco che devono dimostrare la propria forza.

Sansa aveva perso le speranze, ma forse proprio in quel momento di disperazione ci ha gridato a gran voce il nome di quell’unica persona ancora in grado di proteggerla.

Nessuno può proteggerla, se non quella sorella che ha imparato a diventare Nessuno.

Quella sorella a cui Bran ha consegnato la daga di Lord Baelish, sapendo che con quella daga proprio lei avrebbe finalmente potuto chiudere il cerchio, concludere il gioco di vendetta iniziato nella prima stagione di Game of Thrones proprio con quella daga.

Come ben sapete le nostre congetture non conoscono limiti, fomentati dalla grandiosa genialità di Game of Thrones, ben consapevoli che tutto può cambiare continuamente.

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Tuttavia esiste un’unica grande certezza in questo diabolico gioco: durante il Lungo Inverno il lupo solitario muore, mentre il branco sopravvive.

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