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Le 5 morti più calzanti di Game of Thrones

2) Ramsay Bolton

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La morte di Ramsay Bolton è probabilmente la più appagante di Game of Thrones.

Prima della morte di Joffrey, pensavano che il giovane re fosse il peggior antagonista che la serie potesse offrirci (qui abbiamo messo a confronto tutti i villain dello show). Ma una volta che il bastardo di Roose Bolton è stato introdotto nella serie, abbiamo dovuto ricrederci. Sadico e psicopatico, Ramsay ha dimostrato più volte di essere crudele e disumano: ha torturato e fatto il lavaggio del cervello a Theon. Dopo il matrimonio con Sansa, non ha fatto altro che picchiarla e stuprarla. Ha ucciso senza pietà il padre, così come il giovane Rickon Stark. Per quattro stagioni l’uomo non ha fatto che uccidere, scuoiare, torturare e umiliare chiunque desiderasse, senza mai dover affrontare alcun tipo di conseguenza. O almeno così è stato fino alla fine del sesto capitolo di Game of Thrones.

Anche se sapevamo che Ramsay avrebbe pagato per le sue terribili azioni, nel corso degli anni abbiamo comunque fantasticato più volte sulla sua morte. Per quanto ci sia dispiaciuto salutare Iwan Rheon, non possiamo dire di non aver esultato di fronte alla fine del suo personaggio. Sconfitto durante la Battaglia dei Bastardi, Lord Bolton viene rinchiuso nel canile in cui aveva fatto uccidere la matrigna e il fratellastro. Vulnerabile e debole, l’uomo va incontro a un destino tanto poetico quanto disturbante: sbranato dai suoi mastini affamati, mentre Sansa si allontana con un sorriso sulle labbra. Ramsey viene ripagato con la sua stessa moneta, comprendendo, per la prima e ultima volta, cosa significhi essere torturato.

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