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Le 15 citazioni più iconiche di Futurama

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Futurama

Futurama è finita nel 2013, ma è davvero finita? La risposta è sì, tecnicamente. Ma per chi ne è un fan sfegatato e continua a rivederla senza sosta perché non può farne a meno, la seconda creatura di Matt Groening non si è mai assopita. Dalla penna del creatore de I Simpson non potevamo aspettarci altro, d’altronde. Futurama, inserito nel contesto dei cartoni per adulti dei primi anni del 2000, è un capolavoro assoluto. Nasce come completa satira del mondo moderno, o almeno quello di Groening all’epoca, ed è costellato di battute fini e pensate che diventano uniche nel loro genere. Il bello di Futurama, inoltre, è proprio che, seppur pensato in un determinato periodo, non smette mai di essere attuale. Riesce incredibilmente a mantenere il passo con i tempi che cambiano e, pur essendo rivolto al pubblico dei primi anni 2000, riesce a parlare e a far ridere anche quello più contemporaneo. Molte delle battute scritte in Futurama sono, infatti, diventate dei veri e propri mantra, che la generazione che ci è cresciuta, ha interiorizzato come iconiche e inarrivabili. Contarle tutte sarebbe stato davvero molto difficile, entrate come sono nell’immaginario collettivo di una generazione intera; possiamo provare a ricordarne alcune, quelle che ci portiamo dietro da sempre e che ormai sono anche un po’ nostre.

1. Bacia il mio scintillante fondoschiena metallico! – Bender

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Bender, tra tutti, è forse quello che ci fa più ridere e anche quello con più catch phrase! Il robot più scurrile della televisione ci ha conquistati tutti dalla primissima puntata di Futurama e, in ogni avventura, trova il modo di farci ridere. La sua volgarità rasenta la genialità, come quando incita chiunque a baciare il suo fondoschiena metallico: sappiamo tutti cosa intende, eppure lo lascia solo capire e si limita a descriverlo!

2. Mi rifiuto di credere che esiste la vera felicità. – Prof. Farnsworth

Buone notizie ciurmaglia! Il Professore non è solo pigro e svampito, sa essere anche molto profondo. Farnsworth, il capitano della strampalata banda di fattorini spaziali, è un personaggio unico che riesce a combinare inadeguatezza e ironia ad una genialità tutta sua. Tira le redini della squadra ma anche delle puntate stesse, il più delle volte!

3. Ho paura di ricordarmi le cose che ho dimenticato! – Zoidberg

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Che dire su Zoidberg e le sue innumerevoli uscite fuori luogo. Essere ambiguo, dalla lacrima facile, Zoidberg ci fa fare delle grandi risate con il suo essere continuamente fuori dal mondo e da ogni tipo di interazione sociale. Vuole bene a tutti e nessuno vuole bene a lui, è un dottore ma non conosce il corpo umano. Serve altro?

4. Ci sarà sempre qualcuno più intelligente di voi, l’unico modo per essere felici è fare il massimo con ciò che si ha. – Fry

Ah, Fry! Incredibile come il protagonista di Futurama riesca a cambiare volto in un secondo, passando dalla più completa ignoranza di tutto alla saggezza improvvisa e spesso non conscia. Il nostro innamoratissimo Fry: innamorato della vota, di Leela, in fissa con ogni cosa!

5. Benvenuti membri del museo o, come adoro definirvi, futuri reperti! – Proprietario del museo delle teste

Futurama

Il 3000 è caratterizzato da un’evoluzione scientifica e medica impressionante. Una delle scoperte più utili è stata quella della conservazione delle teste in acqua salata. Molti dei personaggi cameo di Futurama appaiono attraverso questo espediente (come il presidente Nixon, che è un cameo fisso). Quando la ciurma interstellare visita il museo delle teste, il proprietario fa una battuta divertentissima che ci fa riflettere anche tanto sulla futura conservazione dei nostri corpi. In fondo, siamo tutti futuri fossili.

6. Una volta per tutte Fry, anche se per te questo è il futuro, la maggior parte delle cose sono solo cose, non alieni che sembrano cose. – Leela

La fantasia di Fry è un mondo in cui è difficilissimo destreggiarsi. Catapultato nel trentunesimo secolo, si è ritrovato a far galoppare ancora di più la sua immaginazione vedendo cose che in realtà non avrebbero stupito proprio nessuno. Ma c’è sempre Leela al suo fianco, pronta a riportarlo sulla terra.

7. Per questo motivo amo la Terra: vieni incoraggiato a fare tutto quello che ti pare perché a nessuno importa un fico secco di te!- Zoidberg

Povero Zoid! È vero che a nessuno importa di lui, o almeno non abbastanza da curarsene. Nemmeno i suoi colleghi. Ma la bellezza di Zoideberg sta anche nella sua fantastica autoconvinzione, che lo porta sempre a riappacificarsi con sé stesso. Dovrebbe tutti imparare qualcosa da Zoidberg!

8. In questa scena dovevo dire “sì ” ma io ci ho messo il tocco di classe e ho detto “no”! – Calculon

Tutti i i miei circuiti, serie tv pazzesca. Calculon è il protagonista dello show e anche molto della sua vita. Eroe sullo schermo, egocentrico nella vita. È l’idolo di Bender, che ambisce a diventare come lui tanto da diventarne un paparazzo! La sua caratteristica principale è proprio l’altezzosità, è vanesio e noncurante degli altri. Il classico attore di televisione, secondo Matt Groening.

9. Che fissa! – Fry

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Dicevamo di Fry, in fissa con qualsiasi cosa. Il suo modo di vedere il mondo ci sorprende sempre e ci dona una botta di ottimismo che pochi altri personaggi sono un grado di fare! Il suo “che fissa!” è chiaramente un retaggio del ventunesimo secolo, che gli rimane attaccato come fosse uno spicchio di casa da portarsi sempre dietro.

10. Non rompermi le valvole! – Bender

Uomo di latta dal cuore d’oro. Oddio, d’oro forse no, ma insomma qualche emozione gliel’abbiamo vista provare! Bender fa il duro ma non vivrebbe mai senza il suo amico Fry, ad esempio. Eppure, non perde mai occasione di farsi valere su qualcuno. Non rompermi le valvole, faccio come dico io.

11. Un buon capitano deve avere molte qualità tra cui l’audacia, il coraggio e una bella uniforme di velluto. – Zap

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Miglior personaggio della serie? Azzardato forse, ma plausibile. Zap Brannigan è il comandante di una nave spaziale, sempre accompagnato dal fido e sottomesso Kif, lo riconoscerebbe chiunque e ovunque dalla sua fantastica tutina troppo corta per chiunque, figuriamoci per lui. È innamorata di Leela ma non è corrisposto. Questo non gli impedisce mai di continuare a provarci come un ossesso, regalandoci delle perle inestimabili di ironia a cavallo tra la volgarità e la genialità. Zap Brannigan non si discute, si ama.

12. È proprio vero quello che dicono: le donne sono di Omicron Perseo 7 e gli uomini di Omicron Perseo 9! – Lrrr

I riferimenti al ventunesimo secolo sono il fulcro di Futurama, che nasce soprattutto come critica di alcune abitudini degli americani e non solo. Quando l’alieno Lrrr litiga con sua moglie, ci regala una perla di riferimento, richiamando un detto noto a tutti adattandolo al trentesimo secolo. In questo Futurama è unico.

13. Non mi abituerò mai al trentunesimo secolo: pancetta caffeinata, pompelmo pancettato, latte aranciato… – Fry

Eppure si abitua molto bene, Fry. È che adora lamentarsi, adora piangere davanti all’ostacolo e poi affrontarlo in un modo tutto suo. Certo che il pompelmo pancettato avrebbe messo in difficoltà chiunque…

14. Fry questa non è la televisione, è la vita vera. La capisci la differenza?

Sì, la TV è più divertente – Fry

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Grande tema di Futurama e la televisione e tutto ciò che la riguarda. Il sistema mediatico è, per Matt Groening, sempre un grande spunto di riflessione e di satira. Futurama non fa eccezione e anzi, ne fa uno dei suoi temi principali che rivive in Fry e che vede la sua evoluzione negli altri protagonisti. Groening immagina un futuro della televisione piuttosto sadico, ma anche piuttosto in linea con la verità.

15. Prego inserire floppino – Bender

Puntata meravigliosa, quella in cui a Bender viene resettata la memoria e diventa un vero robot, senza sentimenti, senza ricordi, un semplice automa di latta. La puntata è divertentissima e la frase che Bender ripete in continuazione viene utilizzata come leit motiv per l’intera durata. E, ovviamente, passa alla storia insieme alle tantissime catch phrase di Bender, che abbiamo ancora nella testa e difficilmente andranno via.