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Futurama 11×01 – La Recensione di un ritorno molto metanarrativo (e geniale come sempre)

Futurama è una serie che non ha mai avuto vita facile e le numerose cancellazioni a cui è stata sottoposta nel corso del tempo, nonché il travagliato lavoro di suddivisione delle sue stagioni ne sono testimoni. Anche se forse non ci saremmo dovuti stupire di fronte alla notizia del revival che sarebbe sbarcato negli USA su Hulu e su Disney + nel nostro Paese dati i suoi precedenti, dobbiamo però ammettere di essere stati colti del tutto impreparati dalla notizia. Dopotutto erano già passati dieci anni dal commovente finale del primo revival di Futurama, andato ai tempi in onda su Comedy Central! Eppure, nonostante lo scetticismo di molti, la serie animata di Matt Groening (già creatore de I Simpson) e di David X. Cohen ha davvero fatto il suo ritorno facendoci fare un salto sul viale dei ricordi e puntando su una sferzante satira sul mondo dell’intrattenimento non mancando di prendersi in giro con grande autoironia.

Quello che andremo a fare oggi è recensire il primo episodio del nuovo rilancio di Futurama, sia che lo consideriamo come il primo episodio dell’undicesima stagione come proposto da Disney + (che ha suddiviso la serie in blocchi da tredici puntate) sia che lo riteniamo aprire l’ottava come proposto da Wikipedia .

Attenzione: nell’articolo troverete parecchi spoiler su questa nuova puntata di Futurama, siete quindi avvisati!

Nel Frattempo (640×360)

Dove poteva riprendere la narrazione della storia se non dal tanto amato episodio Nel Frattempo? Ecco, dunque, che dopo essere rimasti intrappolati per una vita intera in un universo bloccato nel tempo nel quale hanno potuto avere anni e anni per coronare il loro sogno d’amore, Fry e Leela sono pronti a seguire il Professor Farnsworth per farsi “un altro giro” e vivere insieme nuove folli e fantastiche avventure. Il ritorno alla normalità è però piuttosto traumatico e tutti i protagonisti della serie, a causa dei problemi del flusso temporale, si ritrovano a vivere (ovviamente in maniera non casuale) proprio nell’anno 3023. Qui, scoprendo di avere passato così tanto tempo nel futuro senza essere riuscito a combinare nulla di realmente grande e importante, Fry decide di provare a completare almeno per una volta un vero obiettivo, sostenuto da una Leela che gli vuole essere di supporto. Peccato che questo nuovo sogno corrisponda al farsi “un’Abbuffata” e recuperare tutti i contenuti di una piattaforma streaming, casualmente chiamata “Fulu“, a partire dal grande classico Tutti i miei rottami, arrivando così però a mettere in pericolo la sua stessa vita.

Ecco che, quindi, in maniera molto onesta, grazie a questo espediente metanarrativo, Futurama finisce per dialogare con il pubblico cercando di far riflettere lo spettatore su temi che lo coinvolgono in prima persona, ponendosi volontariamente al centro del mirino e andando a criticare e a parodiare le operazioni di revival e reboot di cui lei stessa è parte integrante con tanta autoironia e con tantissimi spunti di dibattito. Ecco, allora, che si parla di piattaforme streaming, di forme estreme di binge-watching e si arriva a prendersi gioco di tantissimi prodotti seriali (da Black Mirror a Stranger Things fino a Law and Order) così come, più in generale, della tendenza e dell’atto stesso di continuare a produrre reboot e revival. Tramite un parallelismo per nulla velato tra la soap opera vista dal protagonista durante la sua abbuffata e Futurama stessa, il pubblico è infatti invitato da un lato a guardare con nostalgia al passato, dall’altro a non prendere troppo sul serio il tentativo di riportarne in auge il nome.

(Riguardo a un possibile rilancio di Tutti i miei circuiti) “Possibilità remota, mia cara tutina. L’hanno cancellata dieci anni fa. Le serie non tornano dopo tanto tempo, non esiste! Su nessun tipo di tv, credimi!”

Bender riguardo alla possibilità di rinnovare lo show Tutti i miei circuiti

Ma le parole di Bender non possono poggiare su una base solida perché, come ci tiene a specificare Leela, Fulu è “piena di schifezze” e non avrebbe problemi a creare un reboot di una serie terminata da tempo, magari a partire da lettere dei fan e hashtag virali, se pensasse di poter ricavare un qualche profitto. Ecco che, allora, i nostri protagonisti si impegnano con tutte le loro forze per far rinascere qualcosa che parrebbe essere già morto, come novelli Dr. Frankenstein, pronti a reimmettere forzatamente corrente nel corpo di un cadavere così che possa risvegliarsi, tra tempi di produzione sempre più folli, spinte che portano gli sceneggiatori a dimettersi e un consequenziale crollo di qualità sotto ogni punto di vista. Scene che fanno un certo effetto soprattutto oggi se si pensa al pesante sciopero di sceneggiatori e attori attualmente in corso in quel di Hollywood e che ci fanno riflettere sulle contraddizioni che avvolgono tanto il mercato seriale tanto la tipologia di spettatori che siamo diventati o che rischiamo di diventare. Individui tanto ingordi di nuovi contenuti da voler sempre tutto e subito, disposti perfino a riprodurre le puntate a velocità doppia pur di non perdere nessuna nuova uscita.

Come aveva sempre fatto nel corso delle sue precedenti stagioni, Futurama, pur raccontandoci pazzi scenari fantascientifici di un futuro lontano cerca di avvicinarsi al mondo dello spettatore di oggi, che, dopo un’incredibile rivoluzione digitale, non è lo stesso di dieci anni fa. La serie animata, d’altra parte, riesce nel suo intento svelando le carte in tavola e dichiarando apertamente i suoi obiettivi, proposti al pubblico sul finale di episodio grazie alla morale della favola enunciata da Fry che propone un patto che necessita di tutta la nostra collaborazione. Da un lato l’invito a evitare eccessive abbuffate seriali (mai superare i dieci episodi consecutivi), dall’altro la necessità di presa di coscienza da parte delle major per capire quando è giusto fermarsi e per non far scendere mai la qualità sotto un certo livello.

Fry, bender e Leela (640×360)

Con questa 11×01, Futurama dimostra di essere una serie che, per quanto appartenente a un’epoca passata può essere facilmente riattualizzata e che è ancora perfettamente in grado di dire la sua con il suo classico tocco ironico e la possibilità di poter sperimentare qualsiasi tipo di scenario grazie alla propria natura. Certo, forse durante la visione della puntata, nonostante gli interessantissimi spunti, l’ilarità non è ancora arrivata a toccare il suo apice, ma mancando ancora nove episodi alla conclusione della prima parte della stagione, c’è ancora tutto il tempo per rimediare e per rievocare i fasti del passato.

E ora? Per rivedere i tanti personaggi secondati che abbiamo imparato ad amare nel corso della sua storia e per scoprire in quali altre bizzarre avventure si cacceranno i nostri protagonisti, non ci resta fare altro che attendere il secondo episodio di questo revival di Futurama, in arrivo su Disney+ il prossimo 31 luglio!

Futurama: la storia d’amore tra Fry e Leela al di là dello spazio e del tempo