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10 volte in cui anche Futurama ha ‘predetto’ il futuro 

Futurama

7) L’influencer culture e le celebrità virtuali (qui trovate 5 momenti di Futurama che, invece che farci ridere, ci hanno fatto piangere come fontane)

credits: Fox

Futurama ha sempre avuto uno sguardo acuto e ironico sul mondo delle celebrità. La serie è riuscita a prevedere, con sorprendente anticipo, un mondo in cui la fama può appartenere anche a entità completamente virtuali. Nell’episodio I Dated a Robot, Fry si innamora di una versione simulata dell’attrice Lucy Liu, scaricandone la personalità in un robot costruito su misura. All’epoca ciò appariva come una provocazione comica sulla solitudine e sull’infantilismo emotivo degli esseri umani. Ma nella società attuale si rivela un’affermazione sorprendentemente lucida su come la si stia ridefinendo il concetto di “fama” e “connessione”. Nel presente, personaggi generati interamente da intelligenze artificiali – come Lil Miquela, un’influencer virtuale con milioni di follower, o la cantante olografica giapponese Hatsune Miku – dominano piattaforme social e palcoscenici. Queste figure promuovono marchi internazionali, partecipano a campagne pubblicitarie, cantano, “interagiscono” con i fan. 

E, soprattutto, godono di un’influenza mediatica pari, se non superiore, a quella di influencer reali. Il loro successo è sintomo di un cambiamento culturale profondo, dove ciò che conta non è più l’autenticità, ma l’efficacia del personaggio nel catturare l’attenzione. Futurama, con il suo linguaggio spesso esagerato, aveva già intuito tutto questo: la tendenza della società a romanticizzare il digitale, a preferire versioni idealizzate della realtà. Il confine tra ciò che è reale e ciò che è simulato si fa sempre più labile, e le implicazioni non sono solo commerciali, ma profondamente umane. Futurama, prima di chiunque altro, ha risposto a modo suo a temi oggi attualissimi. Innamorarsi di un’intelligenza artificiale, per esempio, che oggi parrebbe più una risposta alla difficoltà dei rapporti umani che una forma di evasione. Il messaggio della serie è chiaro: nella corsa verso il futuro, la celebrità diventa un’illusione programmata, e l’autenticità un concetto sempre più sfuggente.

8) Futurama ha battuto sul tempo Apple con gli eyePhone

Fry compra il suo nuovo eyePhone
credits: Fox

Nell’episodio Attack of the Killer App, Futurama mette in scena uno dei suoi lampi di genio più profetici: l’“eyePhone”. Uno smartphone impiantato direttamente nell’occhio, con funzionalità che permettono di registrare, navigare, postare e interagire con il mondo digitale senza alcun dispositivo esterno visibile. È una satira spinta all’eccesso, certo, ma è anche un’anticipazione inquietante – e oggi molto più realistica – della direzione in cui si stanno muovendo le tecnologie indossabili. Aziende come Mojo Vision e InWith Corporation stanno sviluppando lenti a contatto intelligenti dotate di realtà aumentata. Capaci di proiettare testi, immagini e notifiche direttamente sulla retina. Alcuni prototipi sono già in grado di tracciare i movimenti oculari e reagire in tempo reale, riducendo al minimo la necessità di interfacce fisiche. In sostanza, il confine tra il corpo umano e la macchina si sta assottigliando a ritmi accelerati. Quella che era una gag su un telefono-occhio diventa, con ogni nuovo brevetto, un’ipotesi sempre più concreta.

La forza di Futurama, però, non sta solo nel prevedere la tecnologia, ma nel cogliere i suoi effetti sociali. Nel corso dell’episodio, Fry e gli altri personaggi diventano immediatamente dipendenti dal loro eyePhone. Diventano incapaci di vivere il momento, distratti, ossessionati dalla visibilità sui social media, fino a essere manipolati da contenuti virali privi di senso. In un certo senso, l’episodio non parla tanto del dispositivo in sé, quanto della trasformazione dell’essere umano in un nodo costante della rete, sempre connesso e sempre consumatore. La commedia funziona perché estremizza qualcosa che tutti possiamo riconoscere: la nostra crescente difficoltà a distinguere tra attenzione e distrazione, tra comunicazione e rumore. Futurama ci mostra un futuro in cui la tecnologia diventa letteralmente inseparabile dal corpo – non solo nel senso fisico, ma anche in quello psicologico. E nel farlo, ci lascia con una domanda ironica ma potentissima: se la tecnologia ci guarda attraverso i nostri stessi occhi, chi sta davvero controllando chi?

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