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25 anni di Scary Movie: l’immortalità della demenzialità

Ghostface in Scary Movie 1

25 anni fa usciva Scary Movie e da allora siamo tutti un po’ più scemi (e felici di esserlo).

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Scary Movie si è preso gioco del genere horror, del thriller psicologico, della fantascienza e, soprattutto, del buon gusto. E lo ha fatto con una leggerezza così sfacciata da diventare subito cult. Dal primo momento non si capiva se il film volesse spaventarci o farci ridere: riusciva forse a fare entrambe le cose, per i motivi sbagliati. In un’epoca in cui le commedie iniziavano a farsi più ciniche e il politicamente corretto bussava alla porta, Scary Movie ha spalancato quella porta con un calcio e ha urlato: “Bellaaaaaaaaaaa?!”. Nessun film scappava dalla grande tenaglia della saga e tutti potevano essere colpiti. Un susseguirsi di scene deliranti entrate nella cultura pop di prepotenza, come un calcio ben sferrato da Brenda.

Cinque film (alcuni gloriosi, altri… meno) che hanno raccontato la stessa cosa: non importa quanto sia terrificante un film, ci sarà sempre spazio per riderci sopra. Ed è vero, o almeno Scary Movie ci ha insegnato come farlo. E no, non è un discorso che vale solo per il cinema: se ti piace quel tipo di umorismo sfacciato, ti consigliamo anche queste 5 Serie Tv in stile Scary Movie che ti faranno ridere, urlare e probabilmente chiederti se sia legale divertirsi così.

In questo articolo celebriamo 25 anni di scorrettezza, slapstick e scene che ci fanno ridere ancora oggi, nonostante tutto. Perché anche quando pensi che i film stiano per perdere il loro fascino, ci sarà sempre una scena pronta a farti capire che non è affatto così. Ripercorriamo insieme la saga, ricordiamo le sue scene più iconiche, ci chiediamo perché ci fanno così ridere e (RULLO DI TAMBURI…) eleggiamo anche il migliore in assoluto (spoiler: è il terzo). Hai già il sorriso sulle labbra? Bene. Perché Scary Movie non ti ha mai chiesto di pensare. Ti ha solo chiesto di ridere. E tanto. E se non ridi? Beh, forse questo non è il posto giusto.

Tutta la saga di Scary Movie: 5 film, zero coerenza, infinite risate

Scena tratta da Scary Movie 5
credits: Dimension Films

Non c’è trama orizzontale, non c’è evoluzione dei personaggi, non c’è alcun rispetto per la logica. C’è solo una regola: prendere i film horror del momento, farli a pezzi e ricucirli con colla, parrucche e battute scorrette. Eppure, in mezzo a questo caos, c’è un’identità fortissima. Perché non sono solo i personaggi ricorrenti a farci capire che si tratta di Scary Movie, ma una comicità e uno stile inconfondibile, da molti copiato, con scarsi risultati. Ecco allora il ripasso definitivo dei cinque capitoli, con le loro trame (più o meno), i riferimenti principali e ovviamente… le scene iconiche. Perché ce ne sono moltissime.

Scary Movie (2000) – L’horror diventa comico (e cretino)

Ghostface parodia
credits: Dimension Films, Wayans Bros. Entertainment, Gold/Miller Productions, Brad Grey Productions

Tutto inizia nel 2000, quando i fratelli Wayans decidono che il mondo ha bisogno di qualcosa di più profondo. Tipo…una parodia senza alcun rispetto per Scream, So cosa hai fatto, The Sixth Sense e l’intero cinema horror anni ’90. Era irrispettoso verso dei capisaldi del genere? Sicuramente. Avrebbero fatto meglio a non farlo? Visti i risultati, assolutamente no. Nasce così Scary Movie: una commedia demenziale che distrugge tutte le regole del genere slasher, armata di battute scorrette, sangue finto e reggiseni imbottiti. La trama (a volerla cercare) segue un gruppo di liceali “idioti” perseguitati da un serial killer mascherato. Nel mezzo: drammi adolescenziali, inseguimenti, sesso maldestro, e una Cindy Campbell destinata a diventare un’icona del trash.

Le scene iconiche? A bizzeffe.

Il prologo con Carmen Electra: una ragazza sexy viene inseguita da Ghostface, ma si ferma a scegliere tra pistola, coltello, banana. Fa la scelta sbagliata, ovviamente. Ma d’altronde negli slasher tutti lo fanno. Nota di merito: durante la fuga, le sue tette cambiano dimensione in ogni inquadratura. Premio Oscar per miglior effettistica demenziale. E che non si dica che non ci sia una regia capace dietro a questa saga.

La telefonata “Bellaaaaaa” di Ghostface è diventata talmente famosa che ancora oggi la citiamo quando rispondiamo al telefono. E no, non fa mai meno ridere. Ed è forse questa una delle grandissime peculiarità del film: creano dei tormentoni in grado di seguirci per l’intera vita. La scena al cinema con Brenda (Regina Hall): urla, parla, commenta il film a voce alta, mangia pollo fritto e… finisce giustamente uccisa dagli altri spettatori. Letteralmente. Una fantasia condivisa da chiunque sia stato al multisala un sabato sera. E quindi non solo si deride il cinema, ma i suoi fruitori, le cose che amiamo e odiamo: insomma un contenitore perfetto dell’horror fuori e dentro lo schermo. Scary Movie è irriverente, caotico e assolutamente inadatto a chi prende tutto sul serio. Ed è per questo che è stato un successo clamoroso.

Perché è un film per tutti, ma proprio tutti. Anche chi vuole distanziarsi da questo tipo di comicità, una volta che ci cade, non torna più indietro. Diciamocelo senza giri di parole: ridere di Ghostface che scivola sulle scale o gioca a nascondino è catartico: punto.

Scary Movie 2 (2001) – La casa è infestata: di scemenze.

Il manutentore di Scary Movie 2
credits: Dimension Films, Wayans Bros. Entertainment, Gold/Miller Productions, Brad Grey Productions

Dopo il successo del primo film, i Wayans tornano con Scary Movie 2 e decidono di alzare l’asticella. Non quella della qualità, ma quella della follia. Fino a dove possono spingersi? Fino a che punto gli verrà consentito esagerare? Forse non finiremo mai di scoprirlo. Questa volta il bersaglio è l’horror soprannaturale: si parodiano L’Esorcista, Haunting – Presenze, Poltergeist, Amityville Horror e tutte quelle storie in cui basta dormire in una villa maledetta per finire nei guai o a letto. La “trama” (con abbondanti virgolette) segue un gruppo di studenti universitari (tra cui Cindy e Brenda) invitati a partecipare a un esperimento sul paranormale in una casa infestata. In realtà, è solo una scusa per vomitare, lottare contro gatti indemoniati, e incontrare il maggiordomo più inquietante della storia del cinema e sfidarlo a colpi di basket.

Le scene iconiche? Più concentrate del dado da cucina.

  1. La scena dell’esorcismo iniziale: una bambina posseduta vomita a raffica verde tossico sul prete. Il prete ricambia con parolacce che farebbero rabbrividire Satana stesso. La madre di uno dei preti nel letto con la ragazza a tenerle compagnia. Flirt che superano la decenza. Alla fine, tutte le scene creano terrore, ma forse di un tipo ben diverso rispetto al film originale.
  2. ll maggiordomo e il purè: personaggio clamorosamente disturbante, ha una mano deforme e insiste nel voler aiutare tutti. Ammettiamolo nessuno ha mai visto il purè allo stesso modo da quel momento, spaventati che possa essere stato preparato con le sue mani. È così assurda che merita di essere rivista almeno una volta l’anno.
  3. Cindy vs. il gatto indemoniato: si affrontano in un combattimento più lungo di quello tra Neo e Smith. C’è sangue, urla, furia… e nessuno vince davvero. Soprattutto il povero spettatore, che ad un certo punto non sa più per chi tifare.
  4. Bonus track: la scena hot con il fantasma. Sì. Hai capito bene. Un rapporto consensuale (più o meno) con un’entità paranormale. Il tutto culmina con una bella sigaretta come ciliegina sulla torta. Una scena che non lascia sicuramente indifferenti, ma neanche così sereni. Romantico, se sei cresciuto guardando Ghost. Se sei cresciuto con Scary Movie, è solo giovedì.

Scary Movie 2 è il capitolo più fisico della saga: tutto è esagerato, tutto è isterico, tutto è volutamente stupido. Eppure, alcune scene sono diventate indelebili. Perché chiunque abbia mai sentito dire “Prendi la mia mano forte” sa che quella non è solo una battuta. È un trauma generazionale. Ma d’altronde cosa possiamo aspettarci dai creatori se non questo. Sono o non sono, d’altro canto, dei tipi “in gamba”?

Scary Movie 3 (2003) – L’equilibrio perfetto tra demenziale e geniale

Brenda combatte con la bambina di The Ring
credits: Dimension Films, Brad Grey Productions

Terzo capitolo, nuova regia, nuova era. I fratelli Wayans abbandonano il progetto e arriva David Zucker, già creatore de L’aereo più pazzo del mondo e Una pallottola spuntata. La comicità cambia tono: meno oscenità gratuite, più ritmo comico, più satira cinematografica. Ma niente paura: la scemenza rimane. Solo … con più stile. Forse il film che racchiude il maggior numero di scene iconiche, che tutt’oggi restano indelebili nella nostra mente. Ma d’altronde tutti i film della saga lo sono, chi più chi meno. Scary Movie 3 prende in giro The Ring, Signs, Matrix Reloaded, 8 Mile e riesce nell’impresa impossibile: far ridere con intelligenza anche mentre si parla di alieni che urinano dalle dita.

Cindy è ora una giornalista. Chi l’avrebbe mai detto che la nostra amata studentessa, nel giro di qualche pellicola, sarebbe arrivata a questi risultati? Nessuno. Scopre una videocassetta maledetta, un’invasione aliena, un bambino profetico e un presidente degli Stati Uniti interpretato da Leslie Nielsen. Cosa può andare storto? Tutto e noi ne siamo felici. Sì, sembra un sogno confuso. Ma è tutto perfettamente orchestrato.

Le scene iconiche? Capolavori di comic timing.

  1. Brenda vs. la bambina di The Ring: lei è a casa, sta guardando la videocassetta maledetta, la bambina esce dallo schermo… e Brenda le urla contro. Finisce tutto in una rissa furibonda, tra popcorn, calci volanti e parole irripetibili. Brenda, da sola, merita un monumento nazionale. Perché, se c’è una cosa certa in Scary Movie è che non bisogna mai mettersi contro Brenda, mai.
  2. Il freestyle rap…. ( a tutti voi del 2002 mani in alto….): È talmente sopra le righe da sembrare serio. Non è Eminem, ma è meglio. Perché fa ridere. Bisogna credere nei sogni, qualsiasi essi siano, anche se qualcuno ce l’ha con noi perché “siamo neri”.
  3. Il video di The Ring reinterpretato, la chiamata con il messaggio dei sette giorni travisato: tutto ci riporta nel fantastico mondo dei primi due capitoli.

Questo è lo Scary Movie che funziona meglio. È equilibrato, scritto bene, diretto con ritmo, e non ha una sola scena di troppo. Il terzo capitolo riesce a essere scemo ma elegante, idiota ma strutturato. In una parola: perfetto. Perché contiene tutto: il vecchio ed il nuovo, la demenzialità e la struttura. E sì, se qualcuno ti chiede da quale iniziare la saga, tu rispondi: “Scary Movie 3. Il solo e unico.”

Scary Movie 4 (2006) – La casa è maledetta. Ma anche il film, un po’.

Brenda assieme a Jig Saw in Scary Movie 4
credits: Dimension Films, Miramax Films, Brad Grey Pictures

Dopo l’apice del terzo capitolo, Scary Movie 4 cerca di mantenere lo slancio. Alla regia c’è ancora David Zucker, nel cast resistono Anna Faris e Leslie Nielsen, e i bersagli sono The Grudge, La guerra dei mondi, Saw, The Village e persino Million Dollar Baby (ormai tutti sono nel mirino). Insomma, c’è un po’ di tutto. E forse è proprio quello il problema. La trama è, come sempre, un puzzle delirante: Cindy fa l’infermiera domiciliare in una casa infestata da uno spirito giapponese con la frangetta da emo 2005.

Fuori dalla casa, intanto, il mondo viene invaso dagli alieni. Nel frattempo, il Presidente degli Stati Uniti (Nielsen) ha contatti col mondo esterno. Più o meno. E se in un primo momento tutto quanto risulti un collage mal proporzionato, basta poco per respirare di nuovo a pieni polmoni l’aria di Scary Movie. Il film è un turbine di citazioni, gag fisiche, nonsense narrativi e scene che si salvano per il coraggio di essere… così sbagliate da risultare perfette.

Le scene iconiche? Surreali. Come certe domeniche in hangover. Non è stato sempre così con i film della saga? E Brenda? Fa il suo ritorno in grande stile! Ma non era morta, vi starete chiedendo? Beh, sì, ma ormai seguendo la saga abbiamo tutti capito come perdere la vita in Scary Movie sia l’equivalente di una vacanze per poi rivedersi nella pellicola seguente. Nessuno si pone domande. Si applaude e basta.

La parodia di Saw? Forse uno dei momenti più alti del film. È assurda, grottesca, ma anche spaventosamente ben pensata. Nessuno ha mai avuto una mente tanto prevedibile e tanto trash. Il quarto film perde un po’ di mordente, ma non rinuncia alla sua identità: quella di una saga che, anche quando è in riserva, riesce a sfornare almeno 4–5 momenti cult da ricordare per sempre.

Scary Movie 5 (2013) – Quando la saga dice “basta”, ma nessuno la ascolta

Scena tratta dal film numero 5
credits: Dimension Films

Dopo quattro film, centinaia di gag e almeno 12 cadute dalle scale, Scary Movie 5 arriva nelle sale come il parente strano a Natale: non lo volevi davvero, ma ormai è seduto a tavola. Il problema? Nessuno dei volti storici è presente. Ed è forse qui che si capisce come non basti più solo il suo stile per vivere di luce propria, ma servono quei personaggi che hanno fatto la storia del brand. Via Anna Faris, via Regina Hall. Dentro: Ashley Tisdale, Charlie Sheen, Lindsay Lohan e una valanga di film recenti da massacrare.

Stavolta si parodiano Paranormal Activity, Black Swan, Mama, L’alba del pianeta delle scimmie, Inception e chi più ne ha, più ne confonda. Perché ormai non esiste più horror o no, ognuno viene colpito, senza remore alcuna. Il risultato è un frullato narrativo senza logica, ma con qualche lampo di follia comica che (onestamente) salva la faccia. Ashley interpreta Jody, una ballerina frustrata che, dopo aver adottato due bambine selvagge trovate nel bosco, inizia a vivere strani eventi. A tutto questo si sommano sogni distorti, coreografie che sfiorano la tragedia e una scimmia troppo intelligente per stare in quel film.

Le scene iconiche? Poche. Ma ci provano.

  1. Prima di tutto sicuramente le scene legate alle bambine: nonostante abbiano una comicità demenziale e non costruita, riescono a farci sorridere più volte.
  2. La parodia di Black Swan: Ashley Tisdale entra nel mondo del balletto classico e… rovina tutto. Le coreografie sono ridicole, i passi di danza sembrano presi da un TikTok ubriaco, e l’ossessione per la perfezione si trasforma in gag da scuola elementare.
  3. La scimmia iper-evoluta: parte da L’alba del pianeta delle scimmie e finisce in una serie di gag slapstick che coinvolgono arredi, pannolini, urla e un senso generale di “cosa sto guardando?”. Oltre a pensare che forse non sia la scimmia ad essere super intelligente, ma il resto dei personaggi ad essere ben sotto la media. È l’equivalente animale di uno sketch di Zelig che è durato troppo.
  4. C’è anche una scena di esorcismo che coinvolge un’aspirapolvere. No, non la spiegherò. Devi solo fidarti che esiste. Anche perché, se pensate alla cosa più assurda che possiate vedere in un film, probabilmente Scary Movie ci ha già pensato.

Questo è il film che chiude la saga con il fiatone, ma non del tutto senza grazia. Certo, manca cuore, manca Cindy, manca ritmo…ma c’è ancora un po’ di quell’assurdità che ci ha fatto innamorare dei primi film. E alla fine, Scary Movie 5 ci insegna una lezione importante: quando una saga è immortale, può permettersi anche un capitolo brutto o non all’altezza dei precedenti. Anzi, a volte lo chiamiamo “simbolico”. Come il buffet alle feste: non è buono, ma è giusto che ci sia e alla fine ci buttiamo tutti a riempire il piatto.

Perché Scary Movie ci fa ancora così ridere? Una questione (anche e soprattutto) sociologica

Ridere per Scary Movie non è solo nostalgia. Non è solo gag. È una forma di sopravvivenza culturale. Una specie di esercizio collettivo in cui, da spettatori, ci liberiamo dalla paura prendendola in giro. Ma non è solo questo. Nel corso del tempo è diventato linguaggio, cultura pop e senso di appartenenza. Quanto è strano pensare ad una saga del genere in questi termini? Forse è ai limiti dell’assurdo, eppure lo ha fatto (forse neanche volendolo fino in fondo).

Scary Movie arriva all’inizio degli anni 2000, in un momento in cui l’horror sta vivendo un Rinascimento: Scream, The Ring, The Others, Saw, The Grudge…Il genere torna a terrorizzare, ma con più consapevolezza. E cosa fa Scary Movie? Prende quei nuovi linguaggi e li demolisce a colpi di urla, scorregge, polli posseduti e presidenti che urinano in diretta mondiale. Insomma, fa dieci passi indietro per prendere la riconcorsa e farne cento avanti.

Ma dietro la demenzialità c’è un punto cruciale: la risata come strumento di potere. Se rido di ciò che mi spaventa, lo controllo. Lo disinnesco. Lo rendo innocuo. Una bambina nel pozzo mi terrorizza, chiamo un amica a picchiarla. Ok detto così sembra veramente brutto, ma se avete visto i film capirete cosa intendo. È la comicità come catarsi, come forma di difesa collettiva. Un meccanismo che funziona sin dall’antichità, ma che Scary Movie riformula in chiave pop-trash. Quel trash, a tratti cringe, che fa il giro immenso e diventa cult. E poi c’è la componente postmoderna: Scary Movie è uno specchio deformante della cultura pop.

La bambina posseduta in Scary Movie 2
credits: Dimension Films, Wayans Bros. Entertainment, Gold/Miller Productions, Brad Grey Productions

Ci fa ridere perché riconosciamo ciò che prende in giro: non c’è bisogno che tu abbia visto The Ring o L’esorcista per cogliere la parodia. Usa il molto conosciuto, per diventare a sua volta tanto più conosciuto. Riesce nell’intento di disinnescare la paura. Perché, se Ghostface prima ci faceva paura, ora lo ricordiamo come quello che si nascondeva sotto il tappeto o dietro al divano sghignazzando. Ti basta aver visto una gif su internet, una clip su TikTok o un reels su Instagram. Funziona perché si appoggia sulla nostra memoria culturale condivisa.

Infine, il linguaggio universale della goffaggine: i personaggi di Scary Movie cadono, sbagliano, urlano, si imbarazzano, si fanno male, ma poi ritornano più carichi di prima. Sono il riflesso esagerato delle nostre reazioni più istintive e per questo li amiamo. Perché fanno ciò che noi non possiamo permetterci di fare nella realtà. Tipo picchiare la bambina di The Ring. O urlare al cinema. O parlare con gli alieni scorreggiando.

Scary Movie è la nostra zona franca, dove nessuno viene giudicato e possiamo dire e fare di tutto. È l’horror svuotato, reso innocuo, messo in mutande e poi picchiato. E ogni volta che ridiamo, gli togliamo un altro pezzetto di potere. Non sarà alta filosofia…ma è una forma irriverente di libertà. E dopo 25 anni, fa ancora un gran bene. Fa paura pensare che siano già passati così tanti anni vero? Beh, ridiamoci su. Se anche tu sei cresciuto ridendo con Cindy, Brenda e Ghostface versione sfigata, benvenuto nel club. Ma attenzione: non esistono solo film. Anche tra le serie tv si nascondono piccole gemme demenziali capaci di farci piegare in due dalle risate. Scoprile qui: 5 Serie Tv demenziali che dovreste assolutamente vedere.

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