6) Ancora un giorno

Possiamo collocare quest’opera tra i migliori film di animazione tratti da libri altrettanto belli. Ci riferiamo infatti al romanzo omonimo del giornalista polacco Ryszard Kapuściński, un reporter inviato in Angola per testimoniare gli eventi della guerra civile di metà anni ‘70. Circa quarant’anni dopo quegli avvenimenti due giovani registi europei traducono le parole dello scrittore in immagini, molto simili a un graphic novel, mescolando in modo equilibrato i fatti concitati di quei giorni ad alcune interviste. Il risultato è un lungometraggio vivace, coraggioso, che non risparmia di mettere in scena anche i dettagli più crudeli, varcando il confine del genere animato per approdare a quello del documentario. Il racconto di guerra diviene viaggio interiore, che a sua volta diventa riflessione sul ruolo del corrispondente di guerra. Si può essere imparziali di fronte a simili tragedie? E se la risposta è sì, come si fa a privarsi di qualsiasi coinvolgimento emotivo?
Ogni momento della narrazione viene mostrato tramite il punto di vista del protagonista, dei suoi interrogativi, del suo turbamento interiore. La parte più intima del reporter insieme a quella di altre persone che hanno vissuto quei fatti storici, si trasformano così in memoria. In ricordi lucidi e potenti di cui questo film si è fatto portavoce. Per non dimenticare e per renderci individui più consapevoli e meno ignoranti.