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Lettera di Daenerys Targaryen a Khal Drogo

Mio amato Khal Drogo, shekh ma shieraki anni, my sun and stars,

Quante cose sono cambiate da quando te ne sei andato, da quando quella ferita curata male per mano di una strega ti ha portato via da me, lontano da ciò che volevamo costruire, lontano dal tuo futuro e dal mio. 

Ti scrivo ora perché sento la tua mancanza, ti scrivo ora perché voglio che tu sappia quanto la tua Khaleesi è diventata forte, combattiva e fiera delle sue origini. Lo sono sempre stata, ma grazie al tuo amore e alla tua forza ho imparato che posso farcela anch’io, da sola. Posso conquistare tutti i Sette Regni, e ora ho la possibilità di farlo. Lo farò. E vincerò. 

Mi manchi in ogni momento, in ogni singolo istante. Non passa giorno senza che io pensi a come sarebbe stato diverso, a come sarebbe stato meglio arrivare al mio obiettivo con te al mio fianco. Un obiettivo che ormai non era più mio, ma nostro. Avremmo conquistato Westeros insieme, sarei tornata a casa e avrei governato i miei possedimenti con saggezza e giustizia, perché avere te vicino mi dava una forza che nemmeno riusciresti ad immaginare. 

Ora sono arrivata, sono qui. Sono tornata a casa mia e non manca poi molto prima che la guerra abbia inizio. Sarà difficile, ma mi rendo conto che in fondo non temo confronti. Questa è la mia terra, è casa mia, e caccerò gli usurpatori, coloro che hanno tradito mio padre e hanno portato alla quasi totale distruzione della mia casata e della mia dinastia. 

Saresti fiero di me, Khal Drogo. In fondo, lo sei sempre stato. Ammiravi il modo in cui riuscivo ad impormi sul khalasar, amavi me e amavi nostro figlio, che ai miei occhi sarebbe stato il tuo erede, degno successore di suo padre e grande condottiero per la sua gente. Voglio svelarti un segreto, my sun and stars: ho imparato tutto da te. 

Quando mi hai conosciuta ero una ragazza giovane, inesperta della vita e che, forse, si sentiva usata dalla sua famiglia, in balia degli eventi e senza alcun potere decisionale. Una volta che ho sposato te, però, tutto è diventato più semplice, più chiaro, più nitido. Avevo il desiderio di tornare a casa, nel luogo a cui sapevo di appartenere, ed ero sicura di poterlo fare, con te, Khal Drogo, amore mio. 

Drogo

Il sangue di drago, che scorre nelle mie vene dalla nascita, si è finalmente risvegliato, indicandomi la giusta via, il giusto comportamento da utilizzare, il modo migliore per essere amata, rispettata e ben voluta dal popolo. Non c’è stato nulla di facile, nelle decisioni che ho preso da dopo la tua morte, ma la maggior parte di esse sono state necessarie, forse obbligatorie, per arrivare al mio obiettivo e mantenere il giusto ordine nelle cose. 

Sai, ho risvegliato i draghi. Sapevo che non erano estinti, potevo sentirli e potevo sentire la loro forza crescere dentro di me. Dopotutto, sono la Madre dei Draghi, avevo sentito un legame forte con loro sin da quando mi sono state regalate le uova al nostro matrimonio. Quando sono entrata in quella pira, accompagnandoti nel tuo passaggio e vendicandoti con la morte della strega, ho dimostrato al popolo, a quella che ormai era la nostra gente, che potevo essere la loro regina, che sarei stata la loro Khaleesi.

Mi hanno definito “nulla”, ma, come me, loro sapevano che in fondo non lo sono mai stata. Forse una parte di loro aveva paura di me, mi temeva, in un certo senso. Il fatto è che non voglio essere nemica del mio popolo. Voglio che si fidino di me, voglio dimostrare loro che anche una donna può contenere in sé la forza di milioni di uomini e di interi eserciti. 

Una volta conquistata totalmente la fiducia del clan dei Dothraki, sono passata direttamente all’azione, e sono partita alla ricerca di alleati, di coloro che avrebbero potuto aiutarmi a raggiungere il continente Occidentale. Il Consiglio dei Tredici di Qarth respinse le mie proposte di aiuto e rubò i miei draghi. Ma per quanto la nostra permanenza lì non sia stata delle migliori, è stata l’ultima volta in cui ho potuto parlare con te, mio amato Khal Drogo. 

Mi rendo conto che fu solo una visione, un sogno dettato dal tentativo di depistarmi e di tenermi rinchiusa nella Casa degli Eterni, ma fu il momento più magico, più forte e più bello di tutta la mia traversata. Drogo, sentivo la tua mancanza tanto quanto la sento ora. Nulla è cambiato da quel punto di vista, i miei sentimenti sono rimasti intatti e il dolore per la tua perdita non se ne andrà mai. Questa è una cosa di cui sono sicura, e con cui so che dovrò convivere. 

La mia forza e la mia dedizione per la giustizia mi hanno però portato a conquistare totalmente la Baia degli Schiavisti, che forse dovrebbe cambiare nome, dato che la schiavitù non esiste più, ormai. Non è stato affatto semplice, la mentalità schiavista è ciò che caratterizza le città di Astapor, Yunkai e Meereen, ma a quanto pare io ho avuto la meglio. 

Drogo

Non mi ritengo superiore, da questo punto di vista, ma di certo ho affinato il mio intelletto e tutte quelle tecniche che credevo perdute per sempre. Sai, Khal Drogo, ho creato un nuovo esercito, dopo aver liberato gli Immacolati; sono diventata la madre di un popolo di schiavi, che non appena mi ha visto ha cominciato a chiamarmi Mysha; ho anche deciso di fermare per un momento la mia traversata, impegnandomi a governare Meereen con saggezza e liberandomi della minaccia dei Figli dell’Arpia. 

All’epoca forse non ero ancora pronta per il continente Occidentale, ma sapevo che il Trono di Ferro mi stava aspettando. Sono addirittura riuscita a far crescere i miei draghi, anche se non sempre è stato semplice. Per un periodo ho dovuto rinchiudere due di loro, per i danni che venivano causati alla popolazione, ma è stato sempre uno di loro, Drogon, a correre in mio soccorso e a salvarmi durante uno scontro con i Figli dell’Arpia. 

Da allora mi sono dovuta allontanare dalle città che governavo. Sono stata trovata da un altro clan di dothraki, che mi avrebbero preso come loro schiava senza battere ciglio. Ma quando hanno saputo che sono stata tua moglie si sono resi conto che non potevano torcermi neanche un singolo capello. Lo vedi, Khal Drogo, amore mio? Il tuo nome è ancora ricordato, ancora incute un timore reverenziale verso coloro che sono stati i tuoi nemici. 

Sono onorata e fiera di essere stata tua moglie, lo ero anche di fronte a loro. Pensavano che la cosa migliore fosse portarmi a Vaes Dothrak, luogo dove tutte le vedove di Khal vengono riunite. Ma si sono resi conto troppo tardi della furia che alberga dentro di me da tempo immemore. Proprio quando il concilio stava decidendo della mia sorte, io li ho distrutti, uscendo dalle fiamme e dimostrando a tutti chi può veramente stare al comando. 

Ho poi ritrovato la strada verso Meereen, e al mio ritorno ho riportato la pace in un luogo che sembrava ormai sconvolto dall’astio tra padroni e schiavi. Molto utile è stata anche l’alleanza con la casa dei Greyjoy, che sono venuti da me offrendomi una flotta per portarmi a Westeros, e con essa la loro totale lealtà. Mi ritengo una donna fortunata, ma credo anche che il mio nome, le mie gesta e la mia reputazione mi precedano. E questo non può essere che un bene. 

Mettere ciò che ho fatto nero su bianco mi aiuta a fare chiarezza, a capire cosa c’è di giusto e di sbagliato, e a rendermi conto di quanto la mia vita sia cambiata, senza di te. Credo, e in fondo spero, che tu mi stia ancora aspettando, che attendi con ansia il mio arrivo, magari tenendo in braccio quel piccolo bambino che nella visione, nel sogno che ci vedeva di nuovo uniti, mi era sembrata una ragione sufficiente per fermarmi. 

Drogo

Non ho potuto farlo, e tu lo sai, anche se avrei voluto. Ognuno di noi è nato per compiere un certo destino, e so per certo che questo è il mio. Sono nata per governare i Sette Regni, Khal Drogo. E so che avrò il tuo sostegno, dovunque tu sia. Ci rincontreremo, e questa volta so che sarà eterno. Il nostro incontro sarà memorabile, dovremo solo aspettare ancora un po’. 

Fino ad allora, nella mia mente continuerò a tenerti vivo, e a rievocare tutto ciò che mi ricorda te: lo sguardo che mi hai lanciato al nostro primo incontro, il terrore che avvertivo in me durante il nostro matrimonio, perché non sapevo cosa mi sarebbe capitato né cosa ne sarebbe stato di me, la volta che sono riuscita a sedurti e ad averti come io avrei voluto, secondo le mie regole e il mio modo. È stato allora, forse, in quel preciso istante, che tu ti sei innamorato di me.

Ricorderò in eterno quando ho dovuto compiere il rito per diventare una vera Dothraki, come mi guardavi con amore e pieno d’orgoglio per ciò che la tua amata stava facendo. Non sai quanto ho gioito quando ho saputo di essere incinta, e quando hai annunciato di fronte a tutta la nostra gente di voler partire alla conquista del continente Occidentale con me.

Tu mi hai protetto quando mio fratello pensava di essere predestinato, quando avrebbe voluto farmi del male, più di quanto non me ne avesse già fatto, tu eri lì, disposto a difendere me e il mio onore da tutto e tutti. Puoi immaginare il mio dolore quando ho saputo della perdita di nostro figlio: la notizia ha lasciato un vuoto incolmabile che ancora oggi mi porto dentro. Immagino che, alla fine, anche questo sarà eterno. 

È giunto il momento di lasciarti andare, e di tornare ai miei doveri di futura regina dei Sette Regni. Khal Drogo, io continuerò ad amarti finché avrò vita e fiato, e sono certa che, dovunque tu sia, stai facendo lo stesso. 

Aspettami, amore mio. Tornerò da te, da regina e da vincitrice. Come doveva essere, come sarà.

Ti amo,

Yer Jalan Atthirari Anni,

Daenerys Targaryen

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