Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Easy » Easy – Una sottovalutata finestra sul mondo

Easy – Una sottovalutata finestra sul mondo

Qualche tempo fa abbiamo portato la vostra attenzione su alcune serie tv che rappresentano alla perfezione il pride (se volete, potete leggerne qui) e sono il ritratto dell’amore in tutte le sue forme. Per rimanere in tema, oggi vi parliamo di Easy. Questa serie ha come nucleo centrale la vita di coppia (di qualsiasi tipo), i problemi della vita quotidiana, le insicurezze e le verità nascoste dentro ognuno di noi.

Prodotta da Joe Swanberg per Netflix, Easy è in onda dal 2016 e la terza e, per ora, ultima stagione è stata trasmessa lo scorso maggio. Il suo fascino sta nell’essere una serie televisiva antologica ovvero nel presentare, per ogni episodio, una storia diversa con un ampio ventaglio di personaggi e situazioni. Proprio per questo, la serie ha anche un cast niente male! Può vantare la partecipazione di attori come Orlando Bloom, Dave Franco o la bellissima Emily Ratajkowski. Ovviamente questo non è l’unico motivo per cui dovreste assolutamente vederla!

Emily  Ratajkowski

Centro indiscusso di Easy è il modo in cui l’uomo si rapporta con una società sempre più tecnologica e che lascia poco spazio al contatto.

La serie tv affronta tematiche importanti come i problemi di una coppia sposata da anni che fatica a ritrovare la propria intimità, o di una la cui vita viene turbata dal ritorno di una vecchia fiamma. Ancora, parla di giovani ragazzi intenzionati ad aprire un’attività e inseguire il proprio sogno, che si trovano a dover fare i conti con il triste mondo del mercato. Per non parlare dello spazio che Easy riserva al mondo femminile, ai suoi bisogni , alle sue idee, ai suoi amori. Fa riflettere su scelte di vita come l’essere vegani o sul condividere con il proprio partner l’attrazione per una terza persona.

Alcune vicende della serie che hanno inizio nella prima stagione, vengono portate avanti anche nella seconda e nella terza, dando modo al pubblico di seguirne lo svolgimento e affezionarsi ai personaggi. Altre, invece, sono auto-conclusive, ma altrettanto efficaci nella struttura complessiva della serie tv. Easy trova quasi tutta la sua carica espressiva nei dialoghi tra personaggi. Questi permettono di percepirne al meglio i punti di vista e, perché no?, provare anche a farli propri. I dialoghi rendono gli spettatori partecipi dei loro dubbi e delle loro incertezze e gli consentono di immedesimarsi nelle situazioni proposte.

Easy

Una finestra sul mondo che spesso le persone ignorano o danno per scontato.

È immagine delle difficoltà della vita e dei mille volti dell’amore. Ci stupisce, a volte, con scene di sesso senza veli, cariche di romanticismo come di indifferenza. D’altronde, non è sempre tutto rose e fiori su quel fronte! Sullo sfondo della città di Chicago, le storie dei vari personaggi sembrano quasi intrecciarsi senza mai toccarsi davvero. Swanberg ha saputo creare un prodotto forse non originale nella trama, ma senz’altro nell’interpretazione degli artisti e nella loro capacità di creare qualcosa di nuovo.

È una serie tv assolutamente consigliata per chi vuole riempire il proprio tempo con qualcosa di leggero ma riflessivo. Gli episodi di circa 20-30 minuti rendono il tutto più fresco e non fanno di Easy un prodotto eccessivamente impegnativo. Peccato che non abbia riscosso il successo che meritava e sia rimasta silenziosamente sul catalogo di Netflix. Forse poco pubblicizzata o non apprezzata nel modo giusto (come altre serie tv di cui vi abbiamo parlato qui).

Easy

Vi consigliamo di dare a Easy una possibilità, perché potreste rimanerne piacevolmente sorpresi e ritrovare voi stessi in uno degli episodi. Se invece la conoscete già, siamo curiosi di sapere che ne pensate. Vi ha conquistati oppure no?

Leggi anche – Easy e le storie d’amore degli anni 2000