Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Dragon Ball » Bardak, l’eroe dimenticato di Dragon Ball

Bardak, l’eroe dimenticato di Dragon Ball

Ogni mito ha le sue origini, ogni storia ha il suo prologo, ogni magnifico racconto nasce con un eroe e la sua aura di mistero. Ogni leggenda ha il suo fulcro e ogni paladino ha il suo retaggio. Dragon Ball è la leggenda di Goku e delle sue mille battaglie per salvare la Terra dalla brama di potere di esseri malvagi assetati di sangue.  Ma come poc’anzi affermato ogni mito ha le sue origini, le quali vengono spesso occultate dallo scorrere degli eventi a dalla brutale ipnosi del tempo. Come ogni mito anche Dragon Ball racchiude un’origine sepolta e occulta. Una storia che non è mai stata raccontata, una vicenda destinata a segnare la storia senza però finire nei libri e senza restare nell’immaginario collettivo. Perché esistono eroi che non cercano fama, che non vogliono essere ricordati. Combattenti che lottano per la propria causa senza che essa corrompa il proprio animo. Individui quale il fato riserva un avvenire senza gloria postuma ma in grado di generare un mito. Bardak è la genesi della leggenda di Dragon Ball. Bardak è l’eroe che farà scaturire la scintilla di speranza per tutto l’universo. Bardak è il padre del guerriero leggendario difensore della Terra. Bardak è l’origine del mito.

BardakGoku giunge sulla Terra in una navicella. In circostanze misteriose, in condizioni sconosciute e da un pianeta lontanissimo. Viene ritrovato da un vecchio eremita. Egli non sa che sta accogliendo nella sua vita il guerriero più forte dell’universo e che tale ritrovamento è la conseguenza di una sanguinosa battaglia. Anni luce da lì si è appena combattuta una guerra che cambierà per sempre le sorti di tutti. Dall’altra parte dell’universo si è consumata una carneficina. Freezer ha appena distrutto il pianeta Vegeta brutalizzando tutti i suoi abitanti: l’intera stirpe dei Sayan. Ma in quel trambusto orribile un piccolo Sayan di “Infimo livello” viene lasciato al suo destino in balia di un universo sconfinato e spaventoso. La profezia è stata svelata! L’errore che gli sgherri di Freezer hanno commesso è il frutto del volere del destino che prepara il suo piano di redenzione per il bene.

I Sayan non sono estinti!

Bardak

E quel barlume di speranza nasce proprio dal figlio di colui che è l’unica mente illuminata della sua razza. Perché Bardak altro non è che un normale ricognitore Sayan la cui occupazione principale consiste nel distruggere civiltà e conquistare pianeti da assoggettare alla sua razza e al governo di Freezer. Durante l’ennesima spedizione e dopo una nuova strage un indigeno del pianeta razziato lo colpisce alla sprovvista e gli dona la capacità di prevedere il futuro. Il suo non è un regalo ma una maledizione. Tale potere farà perire Bardak nella disperazione per un inevitabile destino oscuro. Il piano di sterminio e il genocidio progettato dal traditore Freezer assillerà e spaventerà il servile guerriero che comincerà la sua crociata eroica per rovesciare le sorti di quella profezia. Una lotta senza speranza contro un nemico imbattibile e contro il tempo tiranno. La foga di salvare se stesso e la sua razza che si tramuta in una corsa verso il nulla. Nessuno può credere che il caritatevole leader possa essere il loro carnefice e nessuno si lascerà convincere da un guerriero di infimo livello come Bardak. La fuga potrebbe sembrare la cosa più consona alla sua salvezza ma l’animo guerriero di un Sayan non si macchia di una tale codardia. Egli partirà per una crociata tanto solitaria quanto folle verso un inevitabile morte. La rabbia che pervade il suo corpo spinge il valoroso guerriero verso uno scontato suicidio che ha il profumo di redenzione. Non importa quanti avversari si sovrapporranno alla sua marcia, egli li sconfiggerà tutti. Nessuno gli impedirà di arrivare davanti il traditore supremo. Ed è eroico il tentativo di Bardak di impedire la distruzione del suo pianeta e l’estinzione della sua razza. È magnifica l’aura rabbiosa che lo spinge verso quell’atto. È titanica la sua sfida ed è eroica la sua disfatta. Freezer ha le prove che i Sayan non smetteranno mai di combattere e che deve temerli perché essi rappresentano l’incarnazione del guerriero imbattibile. Colui che non ha paura della morte e che non ha il timore di perire in battaglia. Colui che per non piegarsi sacrificherà la propria vita e gioirà nella morte.
Bardak

La provvidenza vorrà tributare l’anima di Bardak regalandogli un ultima visione. Un altro scorcio del futuro dove egli vedrà che suo figlio respinto, perché troppo debole, è in realtà un guerriero dalla potenza sconfinata in grado di sconfiggere Freezer e di vendicare suo padre. Bardak morirà nella beatitudine, nella gioia e con il sorriso. Perché solo i veri eroi muoiono sorridendo. Il suo sacrificio titanico è solo il primo atto verso una vendetta implacabile.

Bardak

Bardak è l’eroe dimenticato di Dragon Ball. Il protagonista di uno dei capitoli più dolorosi della storia. Il combattente solitario che trasforma la propria morte nel suo retaggio.

Bardak è l’origine del mito di Dragon Ball!

Bardak