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María LaGuerta e la maledizione del potere

María LaGuerta è un esempio inedito di donna al comando; una delle caratteristiche che rendono la Serie Tv “Dexter” così interessante è sempre stata proprio la forte presenza di figure femminili potenti. E la figura di potere per eccellenza è proprio lei, LaGuerta, che pur con i suoi lati oscuri non è mai un personaggio negativo e non persegue il potere fine a se stesso (se amate le donne forti, leggete qui).

María LaGuerta

Lei lo cerca e lo desidera, il potere, ma solo perché è il mezzo per esercitare ed esprimere il suo forte senso di giustizia. Il suo obiettivo è sempre il bene della Omicidi di Miami, e lo persegue a volte con mezzi che possono sembrare poco ortodossi, ma che hanno come scopo il bene comune: anche a discapito della sua reputazione personale.

María LaGuerta è un caso particolare di donna di potere anche e soprattutto per le sue caratteristiche; oltre a essere donna, appartiene ad una minoranza etnica che nella città di Miami viene spesso e volentieri associata più alla delinquenza che alle forze dell’ordine. Che lei desideri il rispetto che deriva dall’autorità è anche un modo per emanciparsi dalle etichette, per crearsi una sua individualità che esula dai pregiudizi sul suo sesso e la sua razza.

Non sappiamo nulla della giovinezza di LaGuerta e della sua scalata ai vertici della polizia, ma possiamo immaginarla come una giovane donna ambiziosa, severa e determinata ad emergere in un mondo di maschi. Una sorta di Clarice Starling, insomma, anche se LaGuerta inorridirebbe del paragone con una esponente dell’odiata FBI.

La troviamo in Dexter già in una posizione di comando, in un ruolo che influenza non solo il personaggio ma anche la percezione che ne ha lo spettatore; non abituati a vedere sullo schermo una donna al potere, si può tendere a prenderla in antipatia. Questo è il rischio maggiore che correva il personaggio di Marìa LaGuerta, quello di essere incasellato come l’antagonista, la donna cinica e senza scrupoli. Ma la sua caratterizzazione superba e mai banale ha saputo sposare i suoi lati spigolosi (acuiti dalla responsabilità del suo lavoro) con quelli umani, regalandoci un personaggio sfaccettato con cui è impossibile non empatizzare.

María LaGuerta

Il potere è la sua croce: la salva dalla mediocrità e le dà uno scopo nella vita, ma la rende profondamente e irrimediabilmente sola. I suoi tentativi di flirtare con Dexter si concludono senza un seguito, e sembrano più uno sfogo che un vero interesse. La sua relazione con Angel la porta a confrontarsi con un uomo che, nonostante la sua bontà e il suo amore, nel profondo non accetterà mai di vederla sopra di lui. LaGuerta reprime i sentimenti, ostacolo allo svolgimento del lavoro, unica vera ragione di vita.

Tutto è finalizzato alla carriera, e questo non la rende folle o frustrata, ma estremamente razionale. Non si fa mai prendere la testa dal potere, mantiene sempre lei il controllo, e lotta contro i suoi sentimenti quando questi vorrebbero oscurare il suo giudizio. Lei stessa dice:

Ho fatto del mio lavoro il centro di tutto. Questo mi dà modo di osservare il resto con distacco.

María LaGuerta, dall’alto della sua esperienza, capisce quando è il momento di mettere da parte l’etica ferrea nell’ottica del raggiungimento di un bene superiore. Si nota la differenza con Debra perché quest’ultima, onesta a 360 gradi, non scende a patti e non svende nulla quando si tratta di lavoro. LaGuerta è capace di distinguere i momenti in cui distogliere gli occhi dalla retta via, e questo riesce a farla rimanere pulita agli occhi di tutti e ottenere ciò che vuole. Diversamente da Deb che è spesso travolta dagli scandali, annientata dall’impulso a seguire le regole e dall’impossibilità di farlo sempre e comunque.

Il potere isola chi ce l’ha, soprattutto le donne. Gli uomini non accetteranno mai una donna al comando, e anche per questo il personaggio di María LaGuerta è visto con ostilità. Angel rompe con lei anche perché non rientra nello stereotipo di donna latina sottomessa e obbediente, e a causa di questo stereotipo LaGuerta deve lottare più delle altre.

E se arriva più in alto è anche perché partiva più in basso delle altre.

María LaGuerta

LaGuerta è l’esempio del poliziotto totale: sacrifica tutto alla causa, amore, amicizia, simpatia degli altri, e la cosa non le pesa, perché crede profondamente nel suo lavoro. Fare il poliziotto richiede un grosso sacrificio, che anche le altre grandi figure di legge in Dexter compiono, ma con una valvola di sfogo: Angel i suoi amici e i suoi progetti, Deb suo fratello e le sue relazioni, il padre di Dexter le sue scappatelle extraconiugali.

Lei no, ha solo se stessa e la sua croce. Questo la rende invincibile, perché non ha niente da perdere; per questo è così incapace di mollare la presa su Dexter e sulla pista che il defunto Doakes le ha affidato, perché tutta la sua esistenza dipende da quello. Ma scava ancora di più il fossato che segna la distanza tra lei e gli altri. E la rende incapace di dare valore all’amore, all’amicizia, alle cose che sono, per gli altri poliziotti, il vero senso del loro lavoro.

La scena della morte di María LaGuerta fa male doppiamente perché segna anche la morte di un altro personaggio cruciale. Debra Morgan muore con lei quella notte, annientata dal peso della scelta, e perde la sua integrità. Integrità che era l’essenza del lavoro e dell’eredità che LaGuerta le aveva passato, e che vede tradite in quel millesimo di secondo tra lo sparo di Deb e la sua morte.

María LaGuerta

Maria LaGuerta muore pugnalata alle spalle dall’ultima persona che avrebbe potuto farlo; questo addolora, ma non cancella il fatto che fino all’ultimo non ha tradito i suoi ideali per niente e per nessuno.

La cosa aggiunge tragicità al personaggio, morto per le sue idee e la sua tenacia, mai barattate per amore, sentimento negato proprio da quel potere che tanto agognava.

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