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La classifica dei 5 migliori episodi di Death Note

Scegliere i migliori episodi di Death Note non è un’impresa semplice, soprattutto quando ci troviamo davanti a un pezzo della storia degli anime. Trasmesso su Mtv nel 2008, la serie ha un meraviglioso doppiaggio italiano e una trama sensazionale: la storia del Quaderno della Morte e la lotta tra Kira e Elle, entrambi rappresentanti di due idee di giustizia e di bene estreme e incompatibili tra loro.

Tra suspence e colpi di scena, è impossibile staccare gli occhi da questo piccolo gioiello dell’animazione giapponese, unico nel suo genere.

La prima volta che vidi questo anime, lo davano in seconda serata due episodi alla settimana. Andavo ancora alle medie e il giorno dopo avevo scuola, ma poco importava: l’atmosfera cupa, i riferimenti biblici, il simbolismo delle immagini e il magnetismo dei due protagonisti mi colpirono e mi trascinarono fino in fondo, come fecero con altri fan.

Anche se con difficoltà, abbiamo provato a stilare una lista dei cinque episodi migliori di Death Note.

5) Episodio 1: Rinascita

Light Yagami - Death Note

Non si può iniziare senza il primo episodio. La nascita di Kira. Questo è l’episodio definitivo che ha dato inizio a una leggenda nel mondo degli anime.

Light Yagami è un brillante e annoiato studente giapponese che un giorno vede un oggetto cadere dal cielo e scopre che si tratta del Death Note, un quaderno con dentro riportate delle istruzioni molto inquietanti.

“L’umano il cui nome verrà scritto su questo quaderno morirà.”

Regole Death Note

Leggendolo scopre che per uccidere una persona è necessario conoscerne il volto e il nome e questa morirà di arresto cardiaco entro quaranta secondi. All’inizio scettico, Light decide comunque di testarne i poteri su due criminali minori, scoprendo che quel quaderno è veramente in grado di uccidere.

Qualche giorno dopo lo shinigami Ryuk si palesa davanti a Light, spiegandogli che all’inizio quello era il suo quaderno ma, dal momento che lo ha fatto cadere nel mondo umano, la proprietà è passata a Light. Quando Light gli chiede perché lo abbia fatto, Ryuk gli risponde che si annoiava. Light gli parla del suo nuovo progetto: ripulire il mondo dalla malvagità e renderlo un posto migliore per i giusti e i puri di cuore. Ryuk, divertito dall’ideale del ragazzo, decide di seguirlo.

Ciò che più mi stupisce all’inizio è proprio il turbamento di Light quando usa per la prima volta il Death Note.

Nonostante sia presentato come un personaggio calcolatore e freddo, distante per ideali e mezzi dai comuni mortali, all’inizio di tutta la vicenda è comunque un essere umano: è spaventato da tutto quel potere e si domanda che diritto abbia di poter decidere della vita altrui. Prima di scendere nella spirale della follia, ha dei sensi di colpa che lo rendono molto vicino a noi.

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