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Come Pacey Witter ha fatto fesso Dawson Leery in 5 semplici mosse

Ѐ parere ormai abbastanza diffuso che Dawson’s Creek sia stato per molti il telefilm dell’adolescenza, quello in cui tanti di noi, come la sottoscritta nata nell’86, hanno trovato risposte o similitudini con i propri drammi sentimentali. A differenza dei suoi predecessori (vedi alla voce Beverly Hills 90210, ancora troppo puritana su certe tematiche) Dawson’s Creek iniziava a trattare in tv argomenti poco affrontati , come sesso e prime volte, omosessualità, droga e crisi familiari.

Come dicevo, molti di noi si sono riconosciuti in svariate esperienze vissute dai protagonisti, finendo per diventare spettatori affezionati della serie. È riuscita a coinvolgere anche chi la trovava fin troppo noiosa e improbabile, dal momento che raccontava le vite di un gruppetto di adolescenti che non facevano altro che struggersi per amore inscenando tragedie assurde e divertendosi, di fatto, pochissimo.

Oggi però vado a esaminare cosa ha portato il protagonista del telefilm, il cui nome suggerisce pure il titolo della serie, a essere soppiantato dal rivale senza neanche essere quotato. Premesso che de gustibus non disputandum est ammettiamolo, almeno Dylan (un giorno smetteremo di piangere!) e Brandon se la giocavano quasi ad armi pari nel cuore della biondissima Kelly Taylor. Qui al contrario sembra quasi che Kevin Williamson ce l’abbia messa tutta per rendere il suo Dawson più pesante di una lezione sull’anatomia delle cernie.

Ma questo articolo non vuole affrontare un dibattito su Dawson’s Creek per decidere se si tratta di una palla mondiale o di un manuale perfetto per genitori sconfortati dai primi sbalzi ormonali dei figli.

Andiamo per ordine e approfondiamo insieme i 5 passi falsi nel match Witter/Leery.

1) La logorrea di Dawson

dawson's creek

Beh, ammettiamolo, il primo strike è sicuramente dovuto dall’effetto soporifero causato dal continuo sproloquiare di Dawson su qualsiasi argomento con chiunque. Persino la procace Jen, con il suo fare da bad girl, inizia a risentirne dopo qualche stagione mollando la presa sul ragazzo, che inizia a capire essere emozionante quanto gli annunci al supermercato dei detersivi in 2×1.

Non è un caso che, ai tempi della sua uscita, Variety paragonò Dawson’s Creek all‘equivalente adolescenziale di un film di Woody Allen. Che, nulla togliere a Woody, ma in termini di sex appeal non lo definirei proprio un colpaccio, via.

A differenza del suo rivale che, con un ghigno sornione e qualche battuta efficace, riesce sempre a fare centro con la ragazza di turno (riuscendoci anche con l’insegnante del liceo, suscitando così l’ovazione di una marea di spettatori coetanei in giro per il mondo con lo stesso sogno proibito), Dawson punta tutto sull’effetto stordimento verbale, mandando in sbattimento il gentil sesso, sul set e a casa.

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