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La lenta (ma devastante) rivalsa delle Serie Tv sui supereroi

Accade con una certa frequenza che il mondo delle serie tv, così come quello del cinema, viva dei periodi in cui determinate “tendenze” abbiano la meglio: nel 2023 è il turno dei supereroi. Così come avviene in moltissimi altri ambiti artistici, quali la moda o la letteratura, esistono dei momenti nel tempo dove quella o quell’altra corrente vadano per la maggiore. Facciamo alcuni esempi concreti prima di addentrarci in quella tendenza che, ormai da quasi dieci anni, sembra regnare incontrastata. Durante lo scorso decennio,per esempio, uno dei temi più gettonati è stato quello delle favole e delle fiabe: al cinema venivano prodotte ben due versioni di Biancaneve (quella con Lily Collins e quella con Kristen Stewart), una su Cenerentola e un adattamento basato sul musical di successo Into The Woods; in televisione si assisteva a serie tv come Grimm o Once Upon a Time. Altro tema gettonatissimo a inizi 2000 era sicuramente quello sui vampiri. Anche qui sia il cinema che le serie tv, ma anche la letteratura young adult, hanno pescato a piene mani dalla tradizione riadattando il topos del demone della notte attraverso diverse chiavi di lettura, più o meno romantiche e più o meno ridicole.

Ma come tutte le mode, anche queste due hanno finito ben presto per esaurire il proprio fascino. Seppur con alcuni sporadici ritorni, il tema delle fiabe e quello del vampiro vivono ormai ai margini del panorama televisivo e cinematografico dove se ne impone, invece, un altro che dura tutt’oggi. È arrivato quindi il momento di affrontare il grande elefante nella stanza: i supereroi. Un tema quanto mai scottante che, anno dopo anno, divide pubblico e critica facendo intervenire nella discussione anche voci altisonanti della settima arte come, ad esempio, Martin Scorsese. Da sempre apparsi in maniera sporadica al cinema e nelle serie tv, i supereroi sono diventati fonte di guadagno costante e fruttuoso grazie a quel Marvel Cinematic Universe che ha avuto inizio circa quindici anni fa.

Batman (640×384)

Prima delle serie tv ad alto budget alle quali ci stiamo ormai abituando, le proposte in televisione erano senza dubbio più disimpegnate, scanzonate e colorate. Nel 1966 andava in onda Batman, il primo vero show basato su un personaggio fumettistico, in cui a indossare quelle calzamaglie per nulla imbarazzanti (insert sarcasm) erano Adam West e il fido Burt “Robin” Ward. Lo show viene ricordato, ancora oggi, con nostalgia e un sorriso malinconico perché quando si pensa ai supereroi di allora lo si fa sempre associandoli a un’immagine esagerata e super colorata, assente nei programmi moderni. Nel 1975 è la volta di Wonder Woman, serie tv tratta dai fumetti DC Comics e in cui a vestire i panni della regina delle Amazzoni era l’iconica Lynda Carter. Altra serie tv intramontabile del passato è stata, indubbiamente, L’incredibile Hulk, andata in onda dal 1977 al 1982, con protagonista Lou Ferrigno.

In tempi più recenti, il mondo dei supereroi finisce per associarsi a un genere molto in voga negli anni duemila: il teen drama. Nasce così Smallville, serie tv prodotta dall’allora The WB nel 2001 e incentrata sull’adolescenza di un giovane Clark Kent (Tom Welling idolo delle ragazzine) alle prese con i propri poteri ma anche con l’amicizia e l’amore. Scegliendo la struttura tipica della trama orizzontale, Smallville univa il percorso di crescita di Clark come supereroe al format del “cattivo della settimana”. Un po’ come accadeva con Buffy e con diverse altre serie tv del periodo.

serie tv sui supereroi
Smallville (640×360)

Viaggiamo ancora nel tempo e approdiamo al 2012, quando sulla CW va in onda la prima stagione di Arrow. La serie tv con protagonista Stephen Amell dà il via a una piccola ma significativa rivoluzione in televisione. Per la prima volta, le storie sui supereroi non solo acquisiscono maggiore profondità e spessore emotivo ma convergono tutte all’intrno di un universo espanso noto come Arrowverse. Dopo Arrow, infatti, arrivano anche The Flash (2014), Supergirl (2015) e Legends of Tomorrow (2016). Ancora più recente è il progetto Superman & Lois (2021), il canto del cigno di un universo televisivo che ha ormai finito il suo corso. Con l’annuncio di un rinnovamento totale all’interno della DC, da parte di James Gunn, quell’Arrowverse che ha fatto da apripista non ha, purtroppo, più motivo di esistere.

Eppure rimane assolutamente incontestabile l’importanza e l’influenza che quel progetto ha avuto per il presente televisivo che stiamo vivendo. L’Arrowverse è stato un esperimento ben riuscito, che ha dimostrato come le serie tv sui supereroi possano funzionare e durare nel tempo. Arriviamo così a oggi, al dominio quasi incontestato dell’MCU e alle voci fuori dal coro che se ne distanziano.

serie tv sui supereroi
Wandavision (640×360)

Dopo aver costruito un impero cinematografico in dieci anni, il Marvel Cinematic Universe inizia a espandere i propri confini colonizzando il mondo seriale. La nascita di Disney Plus ha avuto dunque il duplice scopo di creare una piattaforma che entrasse in competizione con le altre presenti sul mercato ma anche quella di costruire una casa per le serie tv originals. Fanno così il loro debutto i primi tre show targati Disney Plus: WandaVision, Falcon and the Winter Soldier e Loki. Tre miniserie – tranne l’ultima poi rinnovata – che attingendo dai personaggi secondari più apprezzati dell’MCU si propongono come storie espanse di quegli stessi personaggi. Le prime tre serie tv del piano a lungo termine dei Marvel Studios sono progetti con una identità ben definita, distinti l’uno dall’altro e rivolti a un pubblico vasto ed eterogeneo. L’essenza dell’MCU si mescola alla serietà di un progetto tanto valido quanto sconosciuto come Legion, in cui per la prima volta i supereroi non sono più macchiettistici fumetti viventi né tantomeno i protagonisti di un teen drama.

Proprio con Legion, i supereroi acquisiscono, per la prima volta, una certa dignità e ricchezza narrativa.

I programmi Disney Plus – WandaVision su tutti – traggono un’insegnamento fondamentale dal quel precedente e lo adattano secondo le esigenze dell’MCU. Sono finiti, allora, i giorni delle calzamaglie imbarazzanti e l’era dei nuovi supereroi brilla più che mai in tv come al cinema. Seppur con diversi scivoloni e un hype che, probabilmente, non durerà altri dieci anni. Le mode sono volubili e raramente riescono a durare in eterno.

serie tv sui supereroi
The Boys (640×426)

Accanto all’egemonia della Marvel in tv, non possiamo di certo dimenticare di citare quell’altra fetta di serie tv che propone invece un immaginario anticonformista dei supereroi.

In contrapposizione a una tendenza sempre più ripetitiva, alcuni show come Watchmen, The Boys e The Umbrella Academy propongono un immaginario supereroistico poco super e molto incasinato. I protagonisti di questi progetti escono dallo stereotipo affrontando il concetto di “da grandi poteri derivano grandi responsabilità” con estremo cinismo e realismo. In Watchmen, si parla di vigilanti per lo più privi di poteri che assurgono a ruolo di protettori perché la società li costringe a prendere posizione. In The Boys, invece, si assiste un netto capovolgimenti di parti, per cui i supereroi non sono mossi da nobili ideali ma da intenti egoistici, folli e maniacali. In questo senso, la serie tv di Amazon Prime Video rappresenta la vera e propria antitesi dei progetti MCU. Infine, chiudiamo con The Umbrella Academy, lo show prodotto da Netflix in cui un gruppo di sconosciuti viene cresciuto e addestrato secondo la volontà di qualcun altro. I giovani protagonisti non sono d’accordo su nulla ma sono ugualmente costretti a collaborare. Alla faccia del lavoro di squadra paventato invece in Avengers o Guardiani della Galassia.

Anche qui siamo di fronte a progetti di altissima qualità che servono a controbilanciare il dominio della Marvel in tv e a rappresentare un diverso modo di essere supereroi. Dove non sempre i buoni sono tali e il lieto fine non è dietro l’angolo.