3) Scrubs
“Dove crede che siamo?”
Con questa semplice frase, il castello di fantasie, questa volta non di John Dorian ma del dottor Cox, crolla e la verità si mostra nella sua crudezza. Il rifiuto di affrontare la morte del suo migliore amico (nonché unico) Ben porta Cox a rifugiarsi nell’illusione che lui sia ancora vivo e che il posto in cui stanno andando sia la festicciola di suo figlio Jack; ma con poche parole di JD tutto finisce e il cinico dottore mette insieme i pezzi. Ben non c’è più, non ha sconfitto la leucemia che lui stesso gli ha diagnosticato e il posto in cui si trovano non è un parco giochi, ma il cimitero. Uno dei momenti in assoluto più tristi di tutta Scrubs viene affidato a un personaggio che, proprio perché incapace a gestire le emozioni, ci suscita più tenerezza quando le esprime. Basta un sospiro, una lacrima quasi invisibile davanti al feretro del suo amico. La realtà può essere terribile, soprattutto il momento in cui ti tocca confrontarti con essa per andare avanti.
