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La Classifica di tutte le stagioni di Black Mirror, secondo Rotten Tomatoes

Black Mirror, la celebre serie antologica creata da Charlie Brooker, ha affascinato milioni di spettatori in tutto il mondo con la sua visione cupa e provocatoria del futuro tecnologico. Con episodi che spaziano dal distopico al surreale, la serie ha affrontato temi come la dipendenza dai social media, l’intelligenza artificiale, la privacy online e molto altro. Ma quali sono le stagioni che si sono distinte maggiormente agli occhi del pubblico e della critica?

Rotten Tomatoes, uno dei più rinomati aggregatori di recensioni cinematografiche e televisive, ha fornito una classifica esclusiva delle stagioni di Black Mirror, basata sul consenso della critica. Attraverso un meticoloso processo di raccolta e valutazione di recensioni provenienti da diverse fonti autorevoli, Rotten Tomatoes ha elaborato una graduatoria che mette in luce le perle nascoste e gli episodi iconici di questa innovativa serie.

Ecco la classifica di tutte le stagioni di Black Mirror

8) Stagione 5 (2019) – 67%

Black Mirror (640×360)

Non ci sono dubbi per i critici di Rotten Tomatoes, all’ultimo posto c’è la stagione con protagonista Miley Cyrus. La sua posizione è data sicuramente da un episodio in particolare che ha contribuito ad affossare gli altri, ma vediamo nello specifico episodio per episodio. Il primo episodio, intitolato “Striking Vipers”, segue due amici d’infanzia che si riuniscono dopo molti anni e si ritrovano a giocare a un videogioco di realtà virtuale che gli fa vivere esperienze fisiche intense. Questo gioco porta a una scoperta inaspettata che mette in discussione le loro identità e i loro legami personali. Questo episodio in particolare è stato molto apprezzato. Il secondo episodio, chiamato “Smithereens”, ruota attorno a un autista di ride-sharing che rapisce un dipendente di una famosa azienda di social media, nella speranza di attirare l’attenzione del suo fondatore. L’episodio esplora le conseguenze della dipendenza dai social media e l’effetto che possono avere sulla vita delle persone.

L’episodio meno apprezzato è stato invece il terzo episodio, “Rachel, Jack and Ashley Too”, che segue una giovane ragazza che diventa ossessionata da una celebrità pop e desidera fortemente entrare nel suo mondo. Quando viene commercializzato un assistente virtuale a sua immagine e somiglianza, le cose prendono una svolta sinistra, mettendo in luce gli aspetti disturbanti dell’industria dell’intrattenimento e la manipolazione dell’identità pubblica delle celebrità. Proprio questo episodio ha portato i fan a dare una votazione negativa all’intera stagione.

7) Bandersnatch (2018) – 74%

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Bandersnatch è un episodio speciale interattivo che ha fatto molto parlare di sé. È un’esperienza unica in quanto permette agli spettatori di prendere decisioni per il protagonista e influenzare così lo sviluppo della trama. Seppur l’episodio si porti comunque a casa un buon 74% di gradimento, non riesce a piazzarsi più in alto di così. La storia è ambientata nel 1984 e segue il giovane programmatore di videogiochi Stefan Butler, interpretato da Fionn Whitehead. Stefan è determinato a creare un videogioco basato su un romanzo interattivo chiamato “Bandersnatch”, scritto da un autore di culto che ha avuto una tragica fine. Mentre Stefan lavora sul gioco, si trova a sperimentare un crescente senso di paranoia e una realtà distorta che si intrecciano con le sue decisioni e le azioni che compie.

Gli spettatori sono chiamati a prendere decisioni cruciali nel corso dell’episodio, come quelle che riguardano le scelte del protagonista, le risposte alle domande e le azioni da intraprendere. Ogni scelta ha conseguenze, portando a diverse ramificazioni della trama e portando lo spettatore su percorsi narrativi alternativi.

6) Stagione 6 (2023) – 77%

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La stagione più discussa di Black Mirror

Uscita da poco più di un mese, questa stagione ha fatto molto discutere, principalmente per una sceneggiatura che si discosta troppo dai temi di Black Mirror. Seppur la critica alla tecnologia, al filone del true crime e della privacy sia presente, alcuni episodio sono usciti completamente fuori tema.

A non essere appezzato per niente è stato infatti l’ultimo episodio (ma non solo), totalmente fuori da ogni contesto tecnologico e troppo distante dalla morale che ci saremmo aspettati. Episodio ugualmente valido, ma che ci sarebbe piaciuto come serie tv a sé stante. Insomma, invece della tipica formula in cui ogni episodio presenta una versione distorta di qualche concetto tecnologico, la maggior parte degli episodi di questa stagione trasporta ideali e concetti moderni nel passato. Ad essere molto apprezzata invece è stata la terza puntata, seguita dalla prima e dalla seconda. La peggiore in assoluto è stata invece Mazey Day, completamente massacrata dalle critiche.

5) Stagione 4 (2017) – 86%

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Black Mirror (640×360)

Torniamo al 2017 con la quarta stagione, composta da sei episodi, che è uscita nel dicembre 2017. In generale, la quarta stagione di Black Mirror ha ricevuto una buona accoglienza da parte della critica. Molti episodi sono stati elogiati per la loro originalità, la scrittura affilata e le interpretazioni impeccabili degli attori. Alcuni episodi in particolare sono stati indicati come tra i migliori della serie. Ad esempio, l’episodio “USS Callister” ha ricevuto ampi consensi, considerato un omaggio ai classici della fantascienza e apprezzato per le sue tematiche sulla libertà individuale e sulla tirannia virtuale. “Hang the DJ” è stato molto gradito per la sua commovente storia d’amore e per la riflessione sulla natura delle relazioni moderne.

Tuttavia, come accade spesso con Black Mirror, alcuni episodi hanno diviso la critica e il pubblico. “Crocodile” è stato criticato per la sua trama eccessivamente complessa e alcuni l’hanno considerato meno impattante rispetto ad altri episodi. “Metalhead” ha ricevuto reazioni contrastanti a causa del suo stile visivo in bianco e nero e del suo tono più minimalista.

4) Stagione 3 (2016) – 86%

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Tra le stagioni più apprezzate di Black Mirror

Globalemente, la terza stagione di Black Mirror è stata accolta positivamente dalla critica, con molti episodi che hanno ricevuto elogi per la loro scrittura intelligente e le tematiche affrontate.

Tra gli episodi più apprezzati della terza stagione c’è “San Junipero”, che ha vinto numerosi premi e guadagnato una vasta popolarità. Ambientato in un mondo virtuale degli anni ’80, l’episodio esplora temi di amore, identità e immortalità digitale, offrendo una storia commovente e piena di speranza. “Shut Up and Dance” è un altro episodio che ha ottenuto un forte consenso critico. Segue la storia di un adolescente coinvolto in un oscuro ricatto online che lo spinge ad agire in modi estremi. L’episodio affronta temi di privacy, etica e conseguenze delle nostre azioni online.

Alcuni degli episodi meno apprezzati della terza stagione includono “Men Against Fire” e “Hated in the Nation”. “Men Against Fire” è stato criticato per la sua narrazione eccessivamente prevedibile e il suo messaggio moralistico, mentre “Hated in the Nation” ha ricevuto alcune critiche per la sua durata eccessiva e la complessità della trama.

3) Stagione 2 (2013) – 88%

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La seconda stagione di Black Mirror, composta da quattro episodi, è stata trasmessa nel 2013.

Tra gli episodi più apprezzati della seconda stagione c’è “White Bear”, che racconta la storia di una donna che si sveglia senza memoria in un mondo in cui la gente la osserva e la perseguita (qui ne parliamo in maniera approfondita). L’episodio esplora temi di punizione, giustizia e voyeurismo, lasciando spettatori e critici riflettere sul concetto di punizione pubblica e sulle conseguenze delle nostre azioni. Un altro episodio molto acclamato è “Be Right Back”, che segue una donna che utilizza una tecnologia avanzata per tentare di “riportare in vita” il suo compagno deceduto. L’episodio affronta temi di lutto, intimità e l’etica dell’utilizzo della tecnologia per replicare le persone.

Gli episodi meno apprezzati della seconda stagione includono “The Waldo Moment”, che segue un comico che dà voce a un personaggio animato politicamente scorretto. L’episodio è stato oggetto di alcune critiche per la sua trama meno avvincente e il suo messaggio politico meno affilato rispetto ad altri episodi.

2) White Christmas (2014) – 90%

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Lo speciale di Natale di Black Mirorr

White Christmas è un episodio speciale di Black Mirror trasmesso nel dicembre 2014. Ha una durata prolungata rispetto agli episodi standard, essendo un episodio di 70 minuti che presenta diverse trame intrecciate. Segue due personaggi principali interpretati da Jon Hamm e Rafe Spall, che condividono storie interconnesse all’interno di un ambiente remoto durante il periodo natalizio. La trama esplora temi come l’isolamento sociale, la tecnologia avanzata e le conseguenze impreviste delle nostre azioni.

White Christmas è stato generalmente acclamato dalla critica. È stato elogiato per la sua scrittura affilata, le performance straordinarie del cast e le trame intricate che si rivelano progressivamente. L’episodio è stato considerato uno dei punti salienti della serie, in quanto ha affrontato in modo audace e provocatorio alcune delle tematiche più oscure e disturbanti di Black Mirror.

1) Stagione 1 (2011) – 98%

Black Mirror (640×360)

Al primo posto non poteva che eserci la rivoluzionaria prima stagione di Black Mirror

La prima stagione, composta da tre episodi, è stata trasmessa nel 2011 e ha introdotto il pubblico al mondo distopico e provocatorio creato da Charlie Brooker. Complessivamente, è stata accolta in modo estremamente positivo dalla critica. L’episodio di apertura, “The National Anthem”, ha suscitato scalpore con la sua trama provocatoria in cui il primo ministro britannico viene costretto a compiere un atto umiliante in diretta televisiva per salvare la vita di una principessa rapita. L’episodio è stato apprezzato per la sua critica sulla cultura dello spettacolo e sulla dipendenza dai media.

“15 Million Merits”, il secondo episodio, ha offerto una visione distopica del futuro in cui le persone sono costrette a vivere in un ambiente oppressivo in cui devono guadagnare “merits” per avere una vita migliore. L’episodio è stato elogiato per la sua potente riflessione sulla società consumistica e sull’alienazione umana.

Infine, “The Entire History of You” ha esplorato il tema della memoria e della privacy, presentando un mondo in cui le persone hanno impiantati dei chip che registrano e riproducono ogni singolo momento della loro vita. Questo episodio ha ricevuto molti apprezzamenti per il modo in cui ha affrontato le conseguenze psicologiche e relazionali di una tale tecnologia invasiva