Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Better Call Saul » I 5 artisti incompresi più stravaganti nella storia delle Serie Tv

I 5 artisti incompresi più stravaganti nella storia delle Serie Tv

Contro ogni evidenza, in questo articolo non parleremo di pittori, scrittori o cantanti, ma di artisti un po’ “fuori dagli schemi”. Sì, perché in fondo l’arte si estende a ogni ambito, si esprime in mille modi diversi, e spesso capita che faccia capolino nelle nostre serie tv preferite grazie a personaggi geniali ed eccentrici, che cercano di proporre una nuova visione del mondo o, più semplicemente, di cavarsela e sopravvivere in una realtà poco clemente. Vi chiederete come Saul Goodman di Better Call Saul o Elliot di Mr. Robot possano essere considerati degli artisti, e noi siamo qui per rispondervi.

Tutti sono accomunati da un talento speciale, e tutti sono in egual misura incompresi dalla società di cui fanno parte. Sono geni, antieroi, villain o persone comuni che, con una buona dose di estro creativo, hanno preso le loro singolari capacità e ci hanno costruito intorno un’opera d’arte, in senso più o meno astratto. Poco ordinari nei modi, nei pensieri e nelle azioni, ecco qui gli artisti incompresi più stravaganti delle serie tv.

1) Robert Ford (Westworld)

Robert Ford, creatore del Parco ed esteta per eccellenza, non poteva non figurare in questa lista. Interpretato da Anthony Hopkins, il Dottor Ford è uno dei personaggi principali della prima stagione di Westworld (e anche uno dei più complessi e interessanti di tutta la serie): è il cuore e la mente del Parco, colui che ne decide le sorti, che elabora le principali linee narrative, dà vita ai Residenti e cerca di risvegliarne la coscienza. All’interno della sua incredibile creazione, Ford è paragonabile a un dio, a una potenza sovrannaturale e imperscrutabile che agisce senza dare spiegazioni e condiziona il corso degli eventi.

Westworld è la rappresentazione della perpetua ricerca della perfezione da parte degli esseri umani, concretizzata dalla mente di Robert nell’utopia (poi tramutatasi in distopia) del Parco e nella creazione degli androidi, una nuova versione “migliorata” dell’umanità. Ford appare lungamente come un antagonista fatto e finito, le cui intenzioni risultano incomprensibili sia per gli altri personaggi della serie che per il pubblico a casa. Tuttavia, nonostante le sue ambizioni apparentemente folli, il fondatore di Westworld si dimostra non solo un genio di assurde proporzioni, ma anche un vero e proprio artista, che con la sua opera intende comunicare meraviglia e bellezza. Anche se questa bellezza dovesse, infine, essere una finzione.

Pagine: 1 2 3 4 5