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Siamo stati alla presentazione della Fondazione Bottega Finzioni, con Matilda De Angelis madrina

Bottega Finzioni è – prima di qualsiasi altra cosa – un modello esemplare. É un organismo che da ormai dieci anni ha compiuto un percorso nel nome della cultura, incentivando una cittadinanza attiva proprio attraverso la formazione prima personale capace poi di far spazio ad una più deliberatamente imprenditoriale. Dopo questa attività decennale, costellata di successi e conquiste, Bottega Finzioni – operativa nell’ambito della scrittura narrativa, televisiva, radiofonica e cinematografica – diventa Fondazione Bottega Finzioni, la prima fondazione narrativa italiana, che guarda alle grandi realtà internazionali pur non rinnegando le proprie radici italiane – ed emiliane – anzi, valorizzandole. I nomi coinvolti nella promozione di questa neo-nata realtà sono tanti, tra cui l’attrice Matilda De Angelis, coinvolta in importanti e prestigiose produzioni italiane e internazionali.

Noi di Hall of Series siamo stati invitati siamo stati invitati alla conferenza stampa online di presentazione della Fondazione Bottega Finzioni che si avvia ad intraprendere un’ascesa ancor più ambiziosa, per affiancare nomi altrettanto importanti a quelli con cui già ha collaborato, come Sky Arte, Rai Fiction, Mondadori, La Feltrinelli.

A questo proposito, i diversi interventi che si sono susseguiti durante tutto l’evento hanno illustrato ampiamente il valore del progetto a partire da Mauro Felicori – assessore alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna – che ha sottolineato la centralità della citta di Bologna nel progressivo consolidamento del lavoro svolto in questi anni. Parliamo di una importante e prolifica capitale culturale, inoltre prima sede del Dipartimento Dams (Discipline arti, musica, spettacolo) della sua università di riferimento.

A ribadire l’importanza del passo compiuto da Bottega Finzioni per la sua scelta di istituzionalizzare la sua presenza a livello nazionale manifesta un reale e sentito interesse verso la sperimentazioni di soluzioni nuove che possano colmare le disuguaglianze economiche e le diverse possibilità di accesso a questo genere di realtà professionali. Su questo aspetto fondamentale e – in modo particolare – sulla gratuità dei corsi di formazione che vengono erogati dalla didattica di Bottega Finzioni da sempre, si sono soffermati altri due interlocutori del dibattito, Michele Cogo e Matilda De Angelis.

Promuovere Bottega Finzioni anche per grandi aziende italiane come Unipol e UniBo, rappresentati rispettivamente da Marisa Parmigiani e Guglielmo Pescatore, significa saper equilibrare l’aspetto amministrativo ed economico con quello culturale e formativo che ha il suo luogo d’elezione proprio nell’ambiente universitario. Aver creato una Fondazione di Partecipazione, come spiegato la responsabile Annapaola Tonelli, è un ulteriore elemento di innovazione poiché permette la partecipazione di una pluralità di fondatori, una formazione patrimoniale attiva e soprattutto la presenza di un organo assembleare, il quale garantisce a tutti di poter avere diritto di parole nelle decisioni prese.

Michele Cogo, direttore Fondazione Bottega Finzioni, ha ribadito l’alto profilo degli insegnamenti del corpo docenti – rappresentato per l’occasione da Nicoletta Lupia – e il modello didattico che consiste nel permettere agli allievi di imparare non solo a narrare ma anche a servirsi delle parole per creare narrazioni sempre nuove, coinvolgenti ed efficaci. Il modello estero – nello specifico quello anglosassone – è un esempio importante di come raccontare possa significare raggiungere uno scopo che giovi ad entrambe la parti, quella narrante e quella protagonista.

Matilda De Angelis
Matilda De Angelis

Matilda di Angelis, madrina degli allievi di Fondazione Bottega Finzioni, è intervenuta proprio a ribadire il ruolo centrale e fondamentale che la narrativa e la scrittura hanno nel nel suo lavoro assumendo proprio il testo scritto come stimolo a scegliere di interpretare un personaggio anziché un altro. Offrire corsi gratuiti significa sostenere la meritocrazia e premiare il talento, ha sostenuto. In questo modo anche i giovani che partono da una condizioni di svantaggio possono sognare di farcela e con la giusta formazione, farcela per davvero.

Roberto Pisoni, in quanto rappresentate di Sky Arte ha sottolineato il valore della scrittura nell’ambito della produzione dei documentari. Inoltre, ha anticipato dell’esistenza del progetto di una serie firmata Bottega Finzioni in collaborazione con il canale televisivo tematico. E per concludere, l’intervento di Ermanno Cavazzoni – presidente onorario Fondazione Bottega Finzioni – ha raccontato dell’idea di costruire una sede di scrittura creativa che abbia come patria la città di Bologna – una “casa della scrittura” – che unendosi ad altri gruppi presenti sul territorio con meno visibilità, possa in questo modo avere l’occasione di presentarsi al pubblico, sotto forma di un unico e grande organismo. Fondazione Bottega Finzioni mira ad essere proprio una di queste realtà, radicate nel presente e con lo sguardo al futuro.

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