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And Just Like That 3×10 – Questo episodio ci ha seriamente preparati a un addio inevitabile

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Ieri poteva essere un venerdì come tanti. Mi sono svegliata, sono andata a lavoro, poi in palestra e dopo ancora, tornata a casa, ho messo su la mia puntata di And Just Like That. Perché ormai, da 10 settimane a questa parte, l’appuntamento con la serie per me è diventato un imprescindibile. Sembrava tutto nella norma: ho cenato guardando la mia puntata, poi ho raggiunto degli amici fuori per una birra. Ma quando sono tornata a casa e ho aperto Instagram mi sono imbattuta nella notizia che per tanto tempo ho aspettato di leggere, ma che – adesso che l’ho letta – non so come mi fa sentire: la terza stagione di And Just Like That sarà anche l’ultima.

Lo ha annunciato Michael Patrick King, regista, sceneggiatore e produttore esecutivo della serie: il sequel di Sex and the City si concluderà con la puntata 3×12. Quella che ho appena visto è la 3×10. Oddio, manca davvero poco. E come per tutti gli addii che non so gestire, ora comincio ad avere un po’ paura. Come finirà? Cosa ci riservano le ultime due puntate, che poi a quanto pare non sono altro che un unico finale diviso in due parti? Ecco, non lo so. Al momento so solo ciò che ci ha riservato la 3×10, un episodio provocatoriamente intitolato Meglio del sesso. Come al solito ve lo racconterò. Ma sappiate che ciò che scrivo qui non può non essere influenzato da questa nuova consapevolezza. Chissà cosa avrei scritto se non avessi saputo di questo addio. Ma ormai lo so, quindi andiamo avanti così.

L’episodio 3×10 di And Just Like That smuove un po’ di carte in tavola.

Non poteva essere altrimenti, dato che nella scorsa puntata Carrie aveva finalmente detto addio ad Aidan (qui per recuperare la recensione dell’episodio 3×09). Ma Meglio del sesso fa fare un passetto in avanti anche agli altri personaggi, diventando – ora lo sappiamo – il prequel non di un nuovo sviluppo, ma di un vicino finale.

Duncan nella 3x10 di And Just Like That
Credits: HBO

Cominciando dalla protagonista assoluta, la Carrie che vediamo è sicuramente una Carrie spaventata all’idea di ciò che può succederle nel post-Aidan, ma è anche una Carrie consapevole di ciò che vuole. Perché sì, anche mettersi sulla difensiva a caso significa che forse ciò che le stanno dicendo un fondo di verità ce l’ha. E no, l’intesa con Duncan non è solo professionale. Carrie non solo lo realizza ma lo accetta, tirandosi indietro e poi facendo un passo avanti. Significa che con Aidan è davvero finita e che un altro capitolo è pronto a cominciare, anche se noi non ne vedremo l’evoluzione.

Per due stagioni abbiamo vissuto di ricordi. Ogni scena che vedeva protagonisti Carrie ed Aidan era un omaggio alla serie che fu, e che purtroppo più non sarà. La consegna delle chiavi di casa, lo spazio nell’armadio: tutto nella loro relazione è stato scritto per riprendere ciò che in Sex and the City ci aveva fatto emozionare, ma senza essere davvero proiettato verso il futuro. Carrie non stava vivendo: stava ricordando. Ma di ricordi non si vive, di nuove esperienze sì. E Carrie allora si lascia finalmente andare a qualcosa che tutti – lei compresa, nel suo inconscio – sapevamo sarebbe accaduto. Ma con un’evoluzione inaspettata, perché più del coronamento di un nuovo amore potrebbe trattarsi ancora di una sottospecie di addio.

Intanto anche gli altri personaggi di And Just Like That si vedono proiettati in avanti, ognuno a modo suo.

Per Charlotte è il momento di fare pace con la paura che ha avuto nel momento in cui ha temuto di perdere Harry a causa del cancro. Rassicurata dal fatto che lui ormai stia bene, si lascia andare finalmente a uno sfogo del quale avrebbe avuto bisogno diversi episodi fa. Lo fa alla sua maniera, con una sorta di guru spirituale. Ma Charlotte Goldenblatt nata York è così: spasmodicamente alla ricerca della perfezione di corpo, mente e aura. E se la meditazione è ciò che le serve per sfogarsi, allora ben venga. Anche tu sei umana, Charlotte.

Credits: HBO

L’umanità è un concetto che in questo episodio di And Just Like That torna anche nella storyline di Lisa ed Herbert, super donna mamma moglie lavoratrice e super uomo padre marito politico che vedono disintegrarsi le loro mire da supereroi. Lisa se ne rende conto quando si accorge di stare trascurando i figli; Herbert quando perde le elezioni per le quali tanto si è impegnato. Da un lato e dall’altro però ciò che ho percepito è una sorta di tacita distanza, come se ognuno dei due potesse affrontare questa accettazione senza l’altro. Il finale di serie ci porterà a qualche cambiamento nella coppia? Chissà. In ogni caso, se posso, sono due personaggi ai quali l’attaccamento è quasi pari a 0. Insomma, non mi strapperei i capelli dalla testa nel caso in cui dovessero lasciarsi.

Chi invece un passettino in più nel mio cuore lo ha fatto è Seema.

Perché? Perché la sua storia d’amore l’ha resa finalmente un personaggio un po’ più umano – ed eccola, questa umanità che ritorna. Seema sta finalmente vivendo una relazione sana ed equilibrata, e questo chiaramente significa che si mette alla ricerca di un motivo per il quale potrebbe finire. Il motivo in questione è, detta così fa ridere ma è vero, una pianta dal valore affettivo parecchio importante. Il punto qui però è, piante a parte, il suo meccanismo di autosabotaggio, che funziona alla perfezione ma che, fortunatamente, Adam sa disinnescare. E allora al diavolo la differenza d’età, di stile di vita, di modo di essere e di esistere nel mondo: quando una relazione funziona, funziona. E vale la pena viverla.

Una relazione che invece non ha funzionato è quella tra Miranda e Steve, che torna a farsi vedere in And Just Like That nel modo in cui questa serie ha scelto di rappresentarlo: come la persona che Steve non è mai stato. Spunto per il suo rientro assolutamente non in pompa magna sono un paio di annunci tecnici da parte di Brady: riprenderà a studiare e aspetta un bambino da una ragazza con la quale è stato un paio di volte e che non ha intenzione di crescerlo insieme a lui. Sì, detti in quest’ordine.

È attraverso questa storyline che And Just Like That mi ricorda quanto faccia fatica a parlare con le nuove generazioni.

Steve in And Just Like That
Credits: HBO

La scena di Miranda e Charlotte che vanno a conoscere in gran segreto la futura mamma è la rappresentazione – come se servisse – del fatto che And Just Like That non parla alle nuove generazioni, ma solo a quelle che vent’anni fa hanno guardato Sex and the City. Come se non bastassero i continui riferimenti al passato (vedi sopra per quanto riguarda la relazione tra Carrie ed Aidan).

I punti qui sono due. Il primo è che Miranda e questa ragazza sembrano parlare due lingue totalmente diverse. Che poi, chi più di lei e Charlotte dovrebbero sapere che non tutti i figli sono programmati né necessariamente da inscrivere all’interno del binarismo di genere. Il secondo punto, però, è che la ragazza in questione, figlia della Gen Z, viene dipinta come una persona non troppo mentalmente ok. Una che valuta l’opzione aborto ma poi si rende conto di non volerlo fare perché su* figli* nascerebbe con un ottimo segno zodiacale. Ciò che questa scena mi lascia, oltre a una serie di dubbi, è un senso di profonda incomprensione per tutto ciò che è venuto dopo Sex and the City e che nessuno tra gli autori si è preso la briga di voler approfondire. Mi viene da pensare che non ce ne sarà più bisogno.

Se sei arrivato fino a qui, significa che forse ti è capitato di leggere anche altre recensioni di questa stagione della serie

Se è così, allora sai benissimo che gli episodi che ho apprezzato di più sono quelli che hanno dato spazio, all’interno di una serie parecchio patinata, alle caratteristiche più umane di trame e personaggi. Ed è per questo che, per quanto mi riguarda, Meglio del sesso è un episodio promosso. È una puntata più vera, in cui la vita sembra scorrere nuovamente e il futuro sembra finalmente più forte del passato. È un episodio che trasmette la voglia di andare avanti non solo per assecondare un moto che non si può fermare, ma perché ne vale davvero la pena, perché i nostri protagonisti vogliono davvero scoprire cosa c’è dopo. E in questo senso per una volta And Just Like That mi ha sorpreso.

Perché far morire La Donna di tifo o sotto un tifone, quando può vivere e scoprire cosa il futuro ha ancora in serbo per lei? Il romanzo di Carrie si fa perfetta rappresentazione dell’autrice e delle sue amiche (e anche di Anthony, che dimentico sempre), pronte a vedere cosa c’è oltre. E come successo a Carrie, è Duncan a dare alla Donna un nuovo finale. Quale sarà quello di Carrie? Io la butto lì: e se si trasferisse a Londra per stare con Duncan come aveva fatto (o provato a fare) a Parigi con Alexandr Petrovsky, avvicinandosi così anche a Samantha? Aiuto, non so se questa idea mi piacerebbe davvero. Fatto sta che, questa volta, non ci sarebbe nessun Mr. Big che corre a riprenderla.

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