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22 considerazioni semiserie sulla nona puntata di And Just Like That

Attenzione, l’articolo contiene spoiler sulla nona puntata di And Just Like That

Se nelle puntate precedenti abbiamo pensato che gli sceneggiatori qualche volta perdessero colpi, la nona puntata di And Just Like That ci dimostra che in realtà il problema è più consistente. Nessuno si ricorda di fare un accenno a Cleveland, nessuno si ricorda che chi vomita al primo appuntamento è segnato per l’eternità, nessuno si ricorda che forse, dopo un’operazione all’anca, è meglio indossare un paio di sneakers. Ma cosa ben più rilevante, nessuno si ricorda che le protagoniste della serie noi le conosciamo dai tempi di Sex and the City e ci piacerebbe poterle riconoscere, non vedere completamente stravolte le caratteristiche peculiari di ciascun personaggio (superstite).

La puntata ruota attorno a un evento di beneficenza (che nessuno supervisiona, ma a cui tutti partecipano liberamente), durante il quale procedono (non è vero) le vicende personali dei protagonisti.

Puntata forse un po’ fiacca dal punto di vista della trama, ma ricca di ottimi spunti di riflessione:

1 Le donne sanno che chi le ha viste nelle peggiori condizioni in assoluto è il corriere. Le mise da casa sono appunto da casa. Tuttavia Lisette, la vicina di Carrie, prima di suonarle poteva almeno mettersi qualcosa che somigliasse a dei pantaloni.

2 Che poi, guardandola bene, non viene in mente anche a voi la canzoncina di Flashdance? “She’s a Maniac, Maniac….”

3 Carrie regala alla vicina rumorosa dei biscotti (senza alcun buon motivo apparente). Le regole di buon vicinato impongono a Lisette di ricambiare la cortesia regalandole un anello.

4 In realtà l’anello viene regalato nella speranza di incrementare le vendite o la povera Lisette sarà costretta a ricominciare a lavorare come modella. Boh.

5 Forse gli sceneggiatori si sono scordati di scrivere una storyline per Carrie.

6 A proposito di amnesie, sperano veramente che ci dimenticheremo di Samantha guardando Seema flirtare con il proprietario di un locale?

7 Ma parliamo ancora di amnesia, veramente gli autori pensavano non lo riconoscessimo? Lui che in And Just Like That è il proprietario senza nome di un locale, lui che in Sex and the City è Tony, spocchioso commesso di Prada, lui che in Emily in Paris è Antoine, amante di Sylvie, lui che al mercato mio padre comprò?

8 Fra le cose di cui gli autori si sono dimenticati c’è sicuramente la reazione al divorzio dei genitori da parte di Brady. Sarebbe stato un aspetto interessante da approfondire, ma forse hanno fatto bene. La regolarità del ciclo di Lily è molto più avvincente.

9 Lily si conferma il personaggio più simpatico della serie, non occorre neanche elencarne gli innumerevoli motivi. Ma volendo, uno potrebbe essere l’incredibile tempismo nel fare un lentissimo cambio assorbente, solo a ore pasti e con un bisogno di assistenza costante.

10 Qualcuno riesce a capire perché Carrie può usare il bagno per pulirsi le scarpe, ma Lily deve andare nei bagni chimici?

11 Charlotte esordisce dicendo che pensa di essere in menopausa, ma non accusa tutti quegli orribili sintomi come le vampate o l’instabilità. Perché nessuno ha colto l’occasione per dirle la verità?

12 Il personaggio di Miranda è definitivamente compromesso, si vede anche da come bussa alla porta di Che.

13 Una chiama, l’altra si nega, una lascia un messaggio in segreteria, l’altra non risponde, prima Miranda è troppo disponibile, poi lo è troppo poco, scenate sulle scale, silenzi strategici. Che trama all’avanguardia.

14 Miranda si tiene i biscotti che aveva portato per Che. Ma quei brownies che riteneva troppo costosi per Steve e che quindi si è fatta comprare da Carrie, dove sono finiti?

15 La scena in cui Steve cerca un po’ di conforto in Carrie fa spezzare il cuore, ecco perché lei la interrompe per darsi una pulitina alla suola delle scarpe. #JusticeForSteve

16 Inutile chiedersi se le scarpe di Carrie fossero adatte al tinteggio pareti, vale invece la pena chiedersi perché Ltw, nuova amica di Charlotte, avesse pettini spazzole e specchietti in ogni tasca del suo adorabile completino.

17 No, non è vero, non vale la pena chiederselo, è arrivata in limousine.

18 Che poi qualcuno sa spiegare perché Steve debba portare gli apparecchi acustici, ma capisca perfettamente Carrie che bisbiglia e farfuglia qualche spiegazione stiracchiata, guardandosi la punta delle scarpe?

19 La fede nuziale di Big è ovviamente big. Veramente pensava di poter indossare un anello di almeno cinque taglie più grande e non perderlo? Ma che qualcuno la aiuti.

20 Ma davvero se si vede qualcuno andare e uscire di continuo dal bagno il primo pensiero che viene in mente è una dipendenza da cocaina?

21 Ma veramente se mi preparo, prendo un taxi, faccio la strada, arrivo davanti al ristorante e alla fine mi viene anche tirato il pacco, comunque sono contento?

22 Capita anche a voi di guardare And Just Like That e di non aver ancora capito quale sia la trama?

And Just Like That comincia sempre di più ad assomigliare a un accanimento terapeutico piuttosto che a una Serie Tv. Però ammettiamolo: uno spin-off di casa York-Goldenblatt ce lo guarderemmo di sicuro.

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