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Internet è il posto migliore per parlare di Ambizione

Anche la Turchia, tramite una produzione originale Netflix, ha offerto al pubblico un ritratto inconfondibilmente attuale dei nostri giorni e del modo in cui l’informazione – e, soprattutto, la disinformazione – si diffondono nel nostro quotidiano. Attraverso la storia della giornalista televisiva Lale Kiran (interpretata dall’ipnotica Birce Akalay) e del suo team di lavoro, Ambizione tenta di portare sullo schermo il meccanismo esatto che il mondo sembra seguire; il modo in cui non contano più le notizie ma il dio denaro e il modo in cui ciò che è nuovo e giovane ha più valore di ciò che funziona ed è fedele alla realtà.

Distribuito dalla piattaforma di streaming il 3 giugno 2022, il thriller turco utilizza Lale Kiran come oggetto dell’invidia e dell’ira di una giovane aspirante giornalista, l’ambiziosa Asli (Irem Sak). Fin da piccola Asli ha trovato in Lale una donna da ammirare. Nella sua bellezza, nel suo talento e nelle sue doti giornalistiche ha sempre individuato tutto ciò a cui aspirare. Come l’uccello a cui viene paragonata nei primi minuti della serie, Asli ha osservato per anni in silenzio il leone (Lale), studiandone ogni mossa, prevedendone ogni comportamento. Ha seguito dall’esterno la sua vita. Spettatrice silenziosa ma arguta di ciò che inevitabilmente desiderava diventasse suo. E sul raggiungimento di questo obiettivo ha basato la propria vita: non diventare come Lale, bensì essere Lale.

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Il confine tra ammirazione e follia si assottiglia terribilmente in Ambizione e sfocia nell’assurda scalata al successo di Asli.

Negli otto episodi che compongono questa serie turca scritta da Meriç Acemi e prodotta da Ay Yapim e Kerem Çatay, Asli si fa strada con l’inganno e la slealtà che la contraddistinguono nella sede del programma televisivo che Lale conduce da anni, il cui titolo è Dall’altra parte. È negli studi del programma che l’intera produzione, composta da redattori, produttori e responsabili lavora in armonia da tempo, ed è sfruttando la posizione scoperta di stagista che la giovane manipolatrice utilizzerà ogni mezzo per arrivare fino al vetrice. Approfittando dei punti deboli di chiunque si ponga fra lei e il suo obiettivo, Asli sale un gradino alla volta, osservando in silenzio i comportamenti di tutti, rubando informazioni a destra e a manca e, soprattutto, aggrappandosi con i suoi artigli da arpia ai potenti mezzi dell’Internet.

Perché sì, lo scopo principale di Ambizione è mostrare come l’epoca moderna con il suo progresso tecnologico e con l’arrivo dell’era dei social, abbia dato spazio a un campo di battaglia in cui non esistono vincitori e vinti, perché la situazione si può ribaltare in brevissimo tempo a favore degli uni o degli altri. Bisogna solo essere più veloci a cogliere il vento del cambiamento.

Lale Kiran, giornalista professionale e dedita al suo lavoro più di chiunque altro, è anche una donna il cui unico obiettivo nella vita è diffondere la verità, a qualunque costo. Qualcuno, come Asli, potrebbe definirla una donna vecchio stampo, “Lale l’Antiquata“. Ma chi conosce davvero Lale ne ammira tutte le splendide qualità. Professionista integerrima, combattente, intelligente e amorevole con chi le vuole bene. Una vera leonessa.

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Eppure, all’inizio cade anche lei nell’agguato di Asli, lasciandosi ammaliare dalle sue finte premure.

Quando Lale ne comprende le reali intenzioni è troppo tardi, ormai il nuovo sta prendendo il sopravvento su ciò che è “passato di moda”. La velocità che contraddistingue l’era di Internet diventa rapidità di diffusione di fake news, si trasforma nella facilità con cui queste ultime fanno presa nella mente dei lettori e degli spettatori e instaurano in loro il seme del dubbio. La linea che separa verità e menzogna si fa mano a mano più sottile e il pubblico perde la propria fiducia nell’emittente che diffonde la notizia. Contro Lale viene usata la sua stessa arma, ma se lei si è sempre premurata di giocare lealmente, ai suoi avversari non importa affatto mantenere l’onore.

Internet è il posto migliore per parlare di Ambizione, perché Ambizione è una serie che dell’Internet si nutre dall’inizio alla fine. La facilità con cui i contenuti girano sul web e si insinuano nella rete, rimanendo impigliati lì e venendo utilizzati da chiunque per i propri scopi è disarmante. Il thriller turco di Netflix gioca dalla prima all’ultima puntata sull’enorme differenza che c’è tra chi ha talento, dedica tempo al proprio lavoro perché ama quello che fa e lo fa in nome di un sano principio, e chi invece, come Asli vuole raggiungere la cima senza scalare la montagna, facendosi trasportare in spalla da altri, per poi arrivare e dire a se stesso di essersi meritato la visione del panorama.

Attraverso uno stile che ricorda un po’ quello di Inventing Anna (qui la nostra recensione) e che dà al prodotto turco un piglio più internazionale, Ambizione riporta sul piccolo schermo il mondo dei giornalisti, immergendolo però nella nuova realtà del dibattito sul web. La cieca e folle ambizione di Asli ricorda un po’ quella di Anna Delvey/Sorokin nella serie statunitense. L’invidia per chi sembra aver avuto la strada spianata ogni giorno della propria vita è il motore delle sue azioni da un certo punto in poi. Il suo unico desiderio è fare a pezzi tutto ciò che Lale ha costruito con fatica negli anni. La certezza di non essere abbastanza, la paura di non essere ricordata e la consapevolezza di non avere le capacità che servono per essere una vera giornalista spingono Asli a uscire dal suo nido e a rubare agli altri il loro momento di gloria. Non ha mai dimostrato di avere le qualità necessarie a svolgere un lavoro così importante, ha solo fatto sì che le persone scoprissero quanto fosse meschina e macchinatrice. D’altronde, è nella natura degli avvoltoi attendere il momento giusto per banchettare con le sconfitte degli altri.

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Ma ciò che la giovane non sa è che, così come rapidamente è riuscita a stanare la leonessa, altrettanto rapidamente qualcun altro scaccerà lei dal trono su cui ha poggiato gli artigli. La velocità che per lei è stata un’arma letale, lo sarà anche per altri, in uno scontro che, a causa del web, non sarà mai né leale né onesto. È un gioco senza regole che le persone come Asli credono di poter plasmare ma su cui, in verità, non possiedono il minimo controllo.

Nel complesso, Ambizione ha tutto ciò che serve per essere una serie Netflix, sebbene non sia priva di risvolti banali, di scelte di sceneggiatura piuttosto semplicistiche. È un prodotto attuale, da guardare se si ha voglia di dare una possibilità a una serie tv turca (qui qualche giudizio sincero su questo tipo di produzione seriale). Eppure ha qualcosa di estremamente familiare perché, oltre a essere un innegabile ritratto della nostra contemporaneità, lo stampo internazionale che i creatori e gli ideatori hanno scelto di darle attira l’attenzione del pubblico. Non mancano azione, romance e thriller. In giuste dosi e con qualche imprecisione, ma Ambizione ha gli elementi narrativi necessari a pungere sul vivo gli spettatori.

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