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Siamo stati alla conferenza stampa di Monterossi, la nuova serie noir di Amazon Prime Video

Oggi siamo stati invitati da Amazon Prime Video alla conferenza stampa della nuova serie tv italiana Monterossi, un crime noir tratto dai romanzi di Alessandro Robecchi. Prodotta da Palomar, debutterà su Prime Video il 17 gennaio ed è composta da 6 episodi da circa 45 minuti l’uno. I sei episodi sono divisi in due archi narrativi: il Lato A – Questa non è una canzone d’amore e il Lato B – Di rabbia e di vento, che il regista Roan Johnson ha consigliato di vedere tutto d’un fiato.

Carlo Monterossi è un brillante autore televisivo, diviso tra la sua morale e la casa di produzione che non lo molla. Una sera, mentre sorseggia del whisky nel suo appartamento milanese, un uomo bussa alla sua porta e tenta di ucciderlo. Per una fortunata casualità, Monterossi scampa la morte, ma viene risucchiato in un vortice di ingiustizia e voglia di rivalsa, di curiosità e sensi di colpa che lo porterà a scavare sempre più a fondo per scoprire la verità. Ad affiancarlo, la sua banda di giovani aiutanti, Oscar e Nadia, mentre instaura anche un rapporto di fiducia con il sovraintendete Ghezzi.

A interpretare il protagonista, ironico e disincantato, è Fabrizio Bentivoglio. Nel cast troviamo anche Diego Ribon, Martina Sammarco, Carla Signoris, Luca Nucera e Donatella Finocchiaro.

“Un vincente involontario, innamorato dei perdenti”

Così Fabrizio Bentivoglio ha ricordato il suo personaggio, definizione che sente appartenergli molto. “Sembra apparente una contraddizione detta da un vincente involontario. Ti innamori di quello che non sei, di quello che vorresti sperimentare, ma che non riesci ad avere. Monterossi ha un’empatia per le persone meno fortunate”.

Una delle caratteristiche che rendono questa serie così intrigante è proprio il suo protagonista un po’ atipico. Nel corso degli episodi, viene addirittura definito “un errore di sceneggiatura”: Monterossi è sempre fuori posto, è la persona giusta, ma si trova sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, o nel posto giusto che lui però percepisce come sbagliato. Da quando scampa alla morte, Monterossi ha una specie di epifania e decide di mettersi in prima persona in gioco per aiutare quei perdenti per cui prova un’innata simpatia. E lo fa anche cercando di attaccare il sistema dall’interno, nonostante sia un sistema così solido che difficilmente crolla anche con un attacco kamikaze.

Uno degli aspetti che permettono alla serie di esprimere tutta la sua sagacia è proprio il suo rapporto con Nadia, sua protetta e collaboratrice negli studi televisivi, che si rivela insostituibile anche nel corso delle indagini. Nadia e Carlo sono due mondi a confronto, due generazioni estremamente distanti tra loro, ma che al contempo si incontrano sul terreno degli ideali condivisi. Tra i due c’è un rapporto di protezione e profonda fiducia reciproca, che si basa sulla più assoluta sincerità. Abbiamo anche chiesto come questa relazione sia stata avvertita dagli interpreti, Bentivoglio e Sammarco. “Per quanto riguarda Monterossi, non avendo lui figli ed essendo comunque predisposto all’attenzione verso i giovani, avesse un rapporto quasi figliale con Nadia e con Oscar, che sono due cuccioli da mettere sulla stessa strada”, ha affermato Bentivoglio.

monterossi

“Personalmente pensando a Nadia, mi piace pensare che abbia questo rapporto con Monterossi molto schietto, proprio perché queste sono le relazioni più profonde, sono le persone con cui hai veramente un legame forte, che nel momento della difficoltà. Per Nadia esternare un momento di difficoltà è arduo, ma la persona da cui sa che può andare è lui. E in qualche modo Nadia percepisce benissimo l’innamoramento di Monterossi per le persone più deboli. E questo le piace, perché lei ha un forte senso di giustizia soprattutto sociale. Lo prende in giro per la sua ricchezza, ma allo stesso tempo ama molto quel lato di Carlo. E Monterossi quelle cose se la fa dire solo da Nadia… a qualcun altro risponderebbe male.”

Martina Sammarco

Infatti il mondo di Monterossi si scontra con la cruda realtà televisiva che lo fagocita e a cui lui cerca in tutti i modi di ribellarsi. Nel corso degli episodi cerca così in tutti i modi di liberarsi dalle grinfie di Flora De Pisis e del suo team del talk show Crazy Love. Nato da un’idea del protagonista stesso, che voleva raccontare in tv storie di vita vera, il programma si è trasformato presto in un mezzo per strumentalizzare il dolore degli ospiti, grazie soprattutto alla bravura della sua presentatrice.

“È un personaggio accogliente, falsamente mieloso davanti alla telecamera, che poi si rivela essere una iena in redazione. E questa è un po’ la nostra televisione adesso. Che credo sia anche un po’ lo specchio del nostro atteggiamento alla vita. Siamo diventati molto cinici e la televisione ci rappresenta”, così l’ha descritta Carla Signoris, interprete di Flora.

monterossi

Gran merito va ovviamente anche ai romanzi di Robecchi, che si rietine pienamente soddisfatto. Come sempre, trasporre sullo schermo un’opera cartacea è un lavoro di traduzione che rischia di incappare in fraintendimenti, se non stravolgimenti. In questo caso, invece, l’autore è rimasto sorpreso dalla fedeltà ai suoi libri: la serie tv contiene esattamente il mood che aveva immaginato.

“In una buona storia si ride, si piange, come nella vita quotidiana. Questo è quello che conta: che una storia raccontata bene – come hanno fatto Roan e il cast – assomigli almeno un po’ alla vita vera, che non ne faccia una caricatura”.

Alessandro Robecchi

E d’altra parte, Roan Johnson ha sottolineato come Monterossi sia un mix difficile da trasporre in una serie senza la giuda di un romanzo che aiuti nella comprensione e nell’evoluzione dei personaggi in questo viaggio di paradossi emotivi: la commedia e la satira si uniscono al crime visto con un occhio introspettivo e profondo.

Monterossi vi aspetta su Amazon Prime Video da lunedì 17 gennaio: unitevi a lui nelle indagini alla ricerca della verità e della giustizia sociale.

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