4) Ascolta i Fiori Dimenticati
Giungiamo quasi alla fine con una delle miniserie da vedere su Amazon Prime Video che più ci hanno sorpreso annullando qualsiasi forma di distacco. Eravamo telespettatori, ma facevamo parte della storia come la protagonista. Una protagonista di cui abbiamo sentito il dolore, il rimorso, la frustrazione di una vita completamente dedicata al ricostruirsi dopo le macerie. E non è un modo di dire, un’elegante metafora per mettere in luce la sofferenza di Alice. É, al contrario, la brevissima sinossi di quanto avviene nella sua vita quando un incendio spazza via tutto: le cose più terribili mai avvenute e anche le ultime rimaste di belle.
Tratta dall’omonimo romanzo di Holly Ringland, Ascolta i Fiori Dimenticati racconta infatti la storia di Alice partendo dal suo nono anno d’età. Insieme alla mamma, Alice vive in una condizione complessa. La sua compagna di infanzia è infatti la paura a causa un padre disumano, violento e brutale. Questo inferno in terra ha però le ore contate: un incendio porta via con sé tutta la sua vita. Da adesso è sola, obbligata a ricostruirsi da zero insieme a tutto quel che le resta. Niente più padre, madre, casa. Solo il vuoto di una bambina di nove anni che deve ricominciare da zero, obbligata ancora una volta ad accogliere nella sua vita il dolore, un altro evento contro cui sentirsi impotente.
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Ed è così che Ascolta i Fiori Dimenticati entra nel vivo della narrazione raccontandoci la nuova vita di Alice. In mezzo ai fiori, la ragazza – oramai diciassettenne – vive il nuovo capitolo della sua vita insieme alla nonna, proprietaria di un’azienda agricola. Ma il passato riesce a tornare a galla anche dopo aver preso fuoco. Nella soffitta, Alice tornerà infatti indietro nel tempo scoprendo segreti che sono pronti a ri-vivere una seconda volta, ancora una volta sulle sue spalle. Da qui, l’inizio di una storia che farà paura per quanto sarà viva e vicina a chi la guarda.
Perché Ascolta i Fiori Dimenticati racconta qualcosa che resta, che respira e che non si debella mai. Lo fa attraverso una regia che non addolcisce la pillola, mostrandoci la verità dietro alla tragedia. I traumi dietro al passato. I segni, evidenti e non, di chi adesso ha in mano il secondo atto della sua vita, e scopre che non per forza è più semplice del primo.
