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Come inizia Un Posto al Sole?

Un Posto al Sole è la prima e la più longeva soap opera completamente prodotta in Italia. Le storie di passioni, intrighi, tradimenti, vendette e potere che vengono irradiate dal sole di Napoli continuano a guadagnarsi uno spazio fisso su Rai 3 da ormai ventiquattro stagioni.

Solito posto, solita ora. Per molte persone ormai Un Posto al Sole è un appuntamento fisso. Dal suo esordio nel 1996 ci ha raccontato intrighi e passioni. I numeri della telenovela sono strabilianti: al 24 settembre 2019 il conto è di 5337 episodi, tutti dalla durata di venticinque minuti. Per un totale di 2223 ore di programmazione circa (anche queste serie però non scherzano).

Ma a quasi 23 anni dalla messa in onda della prima puntata, trasmessa 21 ottobre 1996, mi sono chiesta: come inizia Un Posto al Sole?

Un posto al sole

Dal suo esordio ci ha raccontato intrighi e passioni. Ammetto, pure se non mi ricordo come e perché, che la seguo da un po’ anche io e, dato che avevo cinque anni quando è iniziata, mi è salita una curiosità mostruosa e ho deciso di scoprire da dove tutto e partito e quali personaggi tra coloro che ora possiamo definire storici erano presenti dall’inizio.

Ecco come inizia Un Posto al Sole.

La soap opera si apre con la storica sigla e alcuni scorci dei vicoli di Napoli. I colori accesi, i panni stesi fuori dai balconi e le strade colme di ragazzini spensierati. In una di queste abitazioni vivono Anna e sua madre, entrambe al servizio della famiglia Palladini. Anna vorrebbe iscriversi all’università e per contribuire alle spese di casa aiuta sua madre con la gestione della dimora della facoltosa famiglia Palladini, proprietaria del più importante cantiere navale di Napoli.

Il capo famiglia, Giacomo, è un uomo anziano e all’apparenza molto saggio che sembra essere molto affezionato ad Anna, mentre suo nipote Tancredi e la moglie Federica danno l’impressione di tenere esclusivamente alla vita agiata che conducono a palazzo Palladini. La giornata di lavoro della giovane Anna inizia con un’insolita richiesta di Giacomo: lui ha appuntamento con l’avvocato e le suggerisce di prendersi un paio d’ore libere, così la ragazza decide di raggiungere al bar la sua amica Silvia.

Un posto al sole

Ma palazzo Palladini non è solo il lussuoso attico in cui vivono Giacomo e la sua famiglia.

Capiamo subito, infatti, che tra gli appartamenti della residenza trovano ospitalità mille storie. Volti e personaggi che col tempo sono diventati il simbolo di Un Posto al Sole e che hanno preso parte al progetto sin dall’inizio. Uno tra tutti Raffaele Giordano, storico portiere del palazzo, che dalla prima puntata ha rappresentato la vena più ironica dello spettacolo.

Non sono riuscito a diventare un grande centravanti ma un ottimo portiere sì!

Con questa battuta conosciamo lui e la sua famiglia: la moglie Rita e il loro ragazzo Diego. Ma quando i Giordano si riuniscono in casa per il pranzo poco dopo l’inizio del primo episodio, succede qualcosa di inquietante: Rita sente abbaiare dietro la porta e dopo averla aperta scopre che non c’è nessun cane. La donna sembra sconvolta dall’accaduto. “È un brutto presagio” dice “una notizia di morte!“.

Suspance e mistero: la miscela perfetta di Un Posto al Sole già dalla sua prima puntata.

Mentre a casa Giordano l’aria diventava tesa, Anna al bar dalla sua amica Silvia incontra Alberto e Alessandro, i figli di Tancredi e Federica. Due ragazzi affascinanti e di buona famiglia che, si capisce subito, finiranno per litigarsi l’amore della giovane governante. Ma lei ha altro per la testa, infatti le due ore che le aveva concesso Giacomo sono diventate tre e durante la sua corsa trafelata verso palazzo Palladini, scopriamo che Giacomo è morto.

Un posto al sole

Un infarto che non gli ha lasciato scampo poco dopo il suo colloquio con l’avvocato.

Di cosa avranno discusso i due pochi minuti prima della misteriosa morte del capo della famiglia Palladini? Mentre Federica e suo figlio Alberto si sfregavano le mani pregustando la cospicua eredità, Alberto e Tancredi piangevano Giacomo con sincero dolore. Almeno in apparenza. La tensione al palazzo continuava a crescere e la povera Anna dopo aver perso il lavoro viene accusata da Alessandro di aver trascurato l’anziano zio.

Se tu fossi tornata in tempo a lavoro forse sarebbe ancora vivo!

Al funerale, con tutto palazzo Palladini riunito a piangere l’amato imprenditore, l’avvocato Perrone prende appuntamento con la famiglia per dare lettura del testamento.

Federica e Alberto avevano già cercato in casa lo scritto senza alcun risultato, e adesso era arrivato il momento della verità. A interrompere i sotterfugi della famiglia Palladini arriva un giovane giornalista di Milano, un certo Michele Saviano. Sta conducendo un’inchiesta sulle famiglie più influenti di Napoli e per farlo vorrebbe intervistare anche loro. Federica accoglie la notizia con piacere e prende un appuntamento con lui.

soap opera

Ma il sorriso sul suo volto è destinato a durare poco. Il giorno della lettura del testamento infatti la famiglia riunita attende che l’avvocato inizi la procedura. Ma le cose vanno per le lunghe.

Non posso iniziare, manca ancora uno dei beneficiari del testamento.

Pochi secondi dopo dalla porta dello studio entrano Anna e sua madre. Lei non lo sa ancora ma Giacomo era suo padre e aveva deciso di lasciare proprio a lei parte delle sue proprietà. Con questa conclusione tesa e sorprendente si chiudeva il primo episodio in assoluto di Un Posto al Sole. Il primo passo di un viaggio lungo due decadi e destinato a durare ancora a dispetto di numerose altre soap opera italiane come Centovetrine (scoprite come finisce) e Vivere, finite nel dimenticatoio ancora prima di essere chiuse.

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