6. Il tormentato Rick di Walton Goggins
Torniamo ancora alla terza stagione. Dopo aver parlato di Saxon e Laurie, è il momento di occuparsi di un personaggio molto più ombroso, la cui mancata evoluzione è proprio il fulcro della sua caratterizzazione. Rick è il fidanzato di Chelsea, giunto in Thailandia esclusivamente per vendicare la morte del suo presunto. Già, perché il finale della terza stagione di The White Lotus si rivela particolarmente inclemente per lui. Quell’uomo tanto detestato, che così a fondo ha condizionato la sua vita, era il suo vero padre. E tutto quel cieco odio gli ha portato via anche la cosa più preziosa che aveva ottenuto: l’amore di Chelsea.
Parlavamo di mancata evoluzione perché Rick è un personaggio che proprio non riesce ad andare avanti. È consumato dall’odio, pure se avrebbe diverse ragioni per metterselo alle spalle. Il suo rapporto con Chelsea è l’esempio perfetto della cecità dell’uomo, talmente ossessionato da ciò che ha perso da non riuscire ad apprezzare minimamente ciò che ha guadagnato. Lo squilibrio nelle attenzioni che i due si riservano è talmente evidente da non poter nascondere il disprezzo per un uomo che, semplicemente, sembra non meritare tutto quell’amore.
Rick è però anche un uomo consapevole del proprio odio e di quanto ne è dominato. Nel finale cerca aiuto, ma per lui è troppo tardi. La tragicità del suo destino viene proprio innescata da questo particolare. Dopo aver sempre rifiutato ogni mano tesa per assisterlo, quando l’ha allungata lui non ha trovato niente da afferrare. E così si è fatto consumare, trascinando però con se anche Chelsea. Un destino particolarmente amaro per un personaggio davvero interessante, anche lui impreziosito dall’ennesima prestazione di rilievo di questa serie, firmata stavolta da Walton Goggins.
5 – La sorprendente Lucia di Simona Tabasco nella seconda stagione di The White Lotus
Quinto posto per una delle grandi sorprese di The White Lotus. Della seconda stagione sicuramente, ma pure in generale. Con l’ambientazione italiana abbiamo potuto vedere all’opera anche attori nostrani nella serie tv di HBO e a colpirci in maniera particolare è stata Simona Tabasco nei panni di Lucia. La donna ha vestito i panni di una sex worker locale, attenta ovviamente al viavai del resort per posare gli occhi sui ricchi avventori. Lei e la sua amica Mia si fanno vedere spesso nel The White Lotus di Taormina, dovendo anche aggirare la guardia della direttrice Valentina, con cui propria Mia intesse un rapporto stretto.
Le mire di Lucia si posano invece sul giovane Albie, apparentemente raggirato dalla ragazza, ma a ben vedere nel rapporto che si crea tra loro due c’è molto di più. Lucia non è semplicemente in cerca di fortuna al resort, ma è un personaggio molto più complesso ed enigmatico. Proprio la sua interazione con Albie ci mostra dei lati più intimi della ragazza, celati a forza dietro la maschera della sicura e sfacciata sex-worker. Il finale ci lascia un po’ di amaro in bocca, ma è estremamente coerente con la caratterizzazione di un personaggio che cerca di volgere a proprio vantaggio le sorti della vita che le sono state avverse. E ci riesce, sacrificando un po’ di se stessa.
La presenza di Lucia, inoltre, è perfetta per caratterizzare al meglio la seconda stagione di The White Lotus (abbiamo parlato in un focus del suo ruolo e di quello di Mia, utilizzando come metafora una celebre canzone di Fabrizio De Andrè). Il background della Sicilia crea una cornice molto suggestiva e solida, migliore a ben vedere di quelle delle altre due stagioni. Merito anche della presenza di Lucia e Mia, due locali perfette in quel purgatorio di anime ricche.
