5) Che Cook, uno dei personaggi più eccentrici e divisivi della serie, interpretato da un giovanissimo Chris Pratt
Tra i personaggi più eccentrici introdotti nella quarta stagione di The O.C. c’è senza dubbio Che Cook, interpretato da Chris Pratt, ben prima del suo successo hollywoodiano. Caratterizzato da un’aura da guru new age, l’impegno ambientalista estremo e le derive spirituali che rasentano la parodia. Che rappresenta un’anomalia nel mondo della serie: un personaggio volutamente sopra le righe. Ha portato nella narrazione una vena comica e surreale, ma non è mai stato realmente accettato o integrato dai fan dello show. Il motivo principale? Era semplicemente troppo fuori contesto. Che viene introdotto come il coinquilino di Summer al college, un attivista radicale e stravagante che la trascina in occupazioni, proteste animaliste e stranezze. L’intento era evidente: mostrare la crisi d’identità di Summer dopo la morte di Marissa, il suo tentativo di allontanarsi dalla ragazza superficiale che era stata. In questo senso, Che avrebbe dovuto rappresentare uno specchio quasi caricaturale di quel mondo alternativo in cui Summer cerca rifugio.
Eppure, il suo effetto sulla trama è stato quello di una distorsione comica che spezzava l’equilibrio della serie. Il pubblico di The O.C. era abituato a un tono che, pur ironico e drammatico, cercava il realismo nelle relazioni e nei personaggi. Che, al contrario, era l’incarnazione dell’eccesso. Le sue azioni – come liberare scoiattoli, organizzare matrimoni spirituali con animali, o intraprendere viaggi onirici per scoprire la sua “vera missione” – risultavano così assurde da sembrare provenienti da un altro show. Anche la chimica con Summer era pressoché nulla. Il pubblico non poteva accettare che una figura tanto incoerente potesse influenzare in modo profondo un personaggio storico della serie. Al massimo, Che è servito a sottolineare quanto Summer fosse smarrita e quanto, in fondo, appartenesse ancora al mondo che cercava di rinnegare.
