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5 personaggi di The OC che il pubblico non è mai riuscito ad accettare fino in fondo

the o.c

4) Veronica Townsend, uno dei personaggi più odiati in assoluto di The O.C.

Veronica e Lindsay Townsend
credits: Warner Bros. Television

Nel ricco universo di della serie, popolato da genitori spesso problematici ma comunque dotati di un briciolo di empatia, Veronica Townsend rappresenta un’eccezione spiazzante. È l’emblema della madre tossica, anaffettiva, fredda e iper-controllante. Interpretata con impeccabile freddezza da Paula Trickey, Veronica appare per la prima volta nella terza stagione e riveste un ruolo marginale ma potentissimo nel determinare la personalità e il percorso della figlia Taylor. Eppure, pur avendo un impatto fondamentale nella costruzione di una delle protagoniste della serie, Veronica non è mai riuscita a entrare davvero nel radar del pubblico. Veronica non è scritta per essere complessa, ambigua o redimibile: è una madre-padrone, che tratta la figlia come un’estensione del proprio ego. Taylor diventa una bambina da modellare secondo i canoni del successo, del perfezionismo e dell’ambizione sociale. Il suo affetto è condizionato, la sua comunicazione è passivo-aggressiva, e la sua presenza serve essenzialmente a spiegare perché Taylor sia così come la conosciamo.

Questa funzione limitata è una delle ragioni per cui il pubblico non si è mai interessato troppo a lei. In una serie che ha saputo dare spessore anche ai genitori, rendendoli figure tridimensionali capaci di sbagliare ma anche di evolvere, Veronica resta monolitica. Non cambia, non mostra cedimenti, non rivela mai un lato tenero o un dubbio interiore. Anche nei suoi pochi momenti “comici”, come le frecciatine velenose o le scenate pubbliche, resta un personaggio costruito su un unico registro: quello della perfezione gelida. Questo la rende funzionale ma anche priva di umanità, e quindi incapace di generare empatia. Il pubblico di The O.C. tende a rispondere con affetto ai personaggi che, pur sbagliando, mostrano fragilità. Julie Cooper è stata redenta da una disperazione autentica; Jimmy Cooper da un’ingenuità affettuosa. Veronica, invece, è impermeabile al cambiamento e alla fragilità, e per questo non concede allo spettatore alcun appiglio emotivo.

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