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Ma The Lost Room l’ho vista solo io?

The Lost Room mi venne suggerita anni e anni fa. Nonostante nella mia vita abbia divorato più Serie Tv che biscotti (e credetemi, non era facile) ben poche mi sono rimaste nel cuore come questa. Dovete sapere che, tranne per alcune eccezioni, detesto riguardare le serie. Perchè farlo? La magia della prima visione non viene replicata. Eppure The Lost Room l’ho visto almeno una decina di volte con lo stesso trasporto.

Il motivo ve lo dirò a breve, ma andiamo con ordine.

the lost room

Questa miniserie televisiva in 6 episodi di genere sci-fi è uscita nel 2006. L’attore protagonista è Peter Krause (Six Feet Under), l’indefesso Joe Miller. La figlia è interpretata da una giovanissima Elle Fanning (Mary Shelley), sorella minore di Dakota Fanning. Nel cast figurano poi Julianna Margulies (The Good Wife, Dietland), Roger Bart (Desperate housewives), Dennis Carrelli (Django Unchained).

Il detective Joe Miller viene in possesso di una Chiave che apre tutte le porte del mondo, passando prima per una luminosa camera d’albergo degli anni ‘60 (The Lost Room, per l’appunto). Gli Oggetti originariamente contenuti al suo interno, compresa la Chiave, sono dotati di poteri speciali: alcuni letali e terribili (come la penna fulminante) altri difensivi o innocui (gli occhiali che bloccano la combustione), altri ancora sconosciuti (ovvero gli Oggetti Dormienti).

Gli Oggetti consentono di cambiare la realtà a livelli che il nostro cervello neanche percepisce

Per i vicoli e le stradine secondarie, nei banchi di pegni, nelle lavanderie e nel deserto, si combatte una battaglia silenziosa per il possesso degli Oggetti. Alcuni sono motivati ​​dal fervore religioso, altri dall’ossessione intellettuale, altri ancora dal trauma e dalla perdita. Ognuno dà agli Oggetti un preciso significato e a tutti cambia la vita possederli, in genere in peggio. Joe Miller viene coinvolto suo malgrado in questa losca vicenda, e quando sua figlia scompare all’interno della Camera si mette alla ricerca di informazioni, attirando pericolose curiosità.

The Lost Room

Hai mai la sensazione che c’è qualcosa che non va nell’universo? Qualcuno pensa che Dio sia morto e che tutti quegli oggetti siano i frammenti del suo corpo, altri dicono che un pezzo dell’universo si sia spezzato e che la fisica sia impazzita.

Tutti coloro che vengono a contatto con gli Oggetti pagano un prezzo, spesso la vita. Il motivo per il quale Joe non perde il senno (e sarebbe comprensibile) nè brama gli oggetti per sé è perché ha uno scopo ben preciso: salvare la figlia.

Perché The Lost Room mi ha preso tanto?

Ho trovato la trama davvero originale e intrigante. Curiosamente sono diventata anch’io ossessionata dagli artefatti, specie da quelli di cui sappiamo poco. Mi sono chiesta più volte quale sia il nesso tra Oggetto e potere, e quali le conseguenze delle varie combinazioni. Dell’origine degli stessi, ovvero l’Evento che ha preso luogo nella Camera dell’hotel, i personaggi non ci sanno dare una spiegazione soddisfacente. Personalmente l’ho trovata una scelta coerente alla trama, per quanto di comodo.

the lost room

L’Orologio cuoce le uova, nient’altro. le metti al centro e le fa sode. Non so chi lo abbia capito ma lo hanno fatto. A nessuno importava molto finché hanno scoperto che se metti l’orologio e il coltello insieme si ottiene una specie di telepatia.

Interessante in The Lost Room anche la peculiare dimensione religiosa che si va a creare attorno agli Oggetti. Funzionano essenzialmente come reliquie sacre, che danno uno scopo di vita sia ai Riunificatori che ai componenti della Legione. I primi ritengono che recuperando tutti gli Oggetti (per loro “parti di Dio”) sia possibile avvicinarsi al divino, e visto il fine giustificano anche troppo i mezzi. I secondi si occupano di recuperarli per evitare che vadano nelle mani di delinquenti. Nella parte finale della serie vediamo persino le figure del (falso) profeta e di Cristo. Chi non trova una fede o un progetto di fronte al paranormale non può fare a meno di impazzire.

Sono il profeta degli Oggetti.

Non vi dirò altro del finale, ma è chiaro che è stato lasciato aperto per un seguito. Purtroppo non c’è mai stato, ma in quest’epoca di ripescaggi confido almeno in un remake. Le domande sono molte, il materiale c’è ed è stato affrontato solo in piccola parte. Santo Netflix pensaci tu: The Lost Room merita tutta la tua – e nostra – attenzione.

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