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La spiegazione del finale di The Consultant

La serie thriller The Consultant ha portato in scena il lato oscuro ed estremizzato del lavoro in maniera grottesca e surreale, alimentando episodio dopo episodio la curiosità dei telespettatori disseminando la narrazione di eclatanti colpi di scena, sostenuti da un ritmo frenetico e dal susseguirsi di macabri misteri. Altrettanto numerosi sono però gli interrogativi lasciati irrisolti, in particolar modo riguardo la vera natura dell’inquietante consulente protagonista della vicenda. Proviamo dunque ad analizzarne i principali elementi simbolici nascosti, necessari per comprendere al meglio il reale significato dello show targato Amazon Prime.

Ad avviare la vicenda è la morte di Sang (Brian Yoon), CEO dell’azienda di gaming CompWare nonché principale mente dietro la creazione dei videogiochi. In questo difficile contesto di potenziale fallimento aziendale fa la sua comparsa il consulente Regus Patoff (Christoph Waltz), chiamato per tentare di salvare la CompWare dalla rovina risollevandone le precarie sorti. In perfetta antitesi all’essenzialità della trama si inserisce la totale imprevedibilità del suo protagonista con i suoi bizzarri comportamenti; per qualche ragione sconosciuta, Patoff è incapace di salire o scendere le scale, odora i suoi impiegati giudicandone l’igiene personale, costringe tutti a lavorare scalzi e umilia chiunque non reputi all’altezza di quello spietato mondo del lavoro, esasperato dall’abuso di potere che il sociopatico consulente esercita. Fin dai primi istanti di apertura della serie, il telespettatore non può quindi fare a meno di chiedersi: chi è (o cos’è) davvero Regus Patoff?

REG. U.S PAT. OFF.

The Consultant
REG. U.S. PAT. OFF. Coca Cola (640×360)

La metafora del mondo capitalista e della natura disumana di Patoff è racchiusa già nel nome che The Consultant dà al suo protagonista.

La sigla REG. U.S PAT. OFF. sta infatti per Registered U.S Patent Office, ovvero “registrato nell’ufficio brevetti degli Stati Uniti“, etichetta presente in qualunque marchio registrato americano. La natura non-umana di Patoff viene poi confermata dall’incontro tra il programmatore Craig (Nat Wolff) e un gioielliere locale, al quale anni prima era stato commissionato di costruire, osso dopo osso, un intero scheletro umano interamente in oro, ricevendo per questo lavoro degli assegni firmati proprio a nome di Regus Patoff. Il pesante (e poco flessibile) scheletro d’oro spiega quindi la difficoltà motoria del protagonista a salire o scendere le scale, lasciando tuttavia aperte altre questioni che troveranno probabilmente risposta in una seconda stagione della serie.

Se la natura reale del consulente resta in parte avvolta nell’ombra, lo stesso non si può dire di quella simbolica, di cui Patoff e la scala ne sono fulcro centrale.

Corporate ladder o scala aziendale

Scala aziendale
The Consultant (640×360)

Elemento centrale della serie (e visivamente della CompWare stessa) sono le scale che separano (gerarchicamente) i dipendenti programmatori del piano inferiore da quelli degli uffici del piano superiore, tra cui quello di Patoff. La forma stessa della scalinata larga alla base e più stretta nella parte superiore ricorda quella di una piramide o, ancor più precisamente, di una corporate ladder (o scala aziendale), metafora cioè della progressione della carriera da posizioni inferiori a livelli più elevati. The Consultant offre quindi una riflessione su quanto si possa essere disposti a spingersi oltre per raggiungere i vertici del potere più che sull’assurda natura di Regus Patoff, il quale simboleggia unicamente quel potere che cambia le persone. L’elemento metaforico della serie non è quindi in Patoff che non riuscendo a salire le scale si appoggia ai suoi dipendenti, ma al contrario è nel peso sulle spalle (delle aspettative, del senso di colpa, delle azioni compiute per Patoff e di conseguenza per il potere) trainato da questi per arrivare in alto. Non a caso Craig e Elaine (Brittany O’Grady) sono gli unici protagonisti che vediamo aiutare il bizzarro consulente, nonché i più ambiziosi dipendenti dell’intero ufficio. Patoff è dunque solo un simbolo, un’entità non a caso fatta d’oro: l’oro infatti non ha alcuna qualità oltre al valore che gli è stato attribuito, che ha spinto l’uomo perfino a combattere delle guerre per esso. Patoff rappresenta l’avidità, il potere, la manipolazione, la promessa di una vita migliore, la promessa dell’immortalità come quella offerta a Sang in cambio della sua consulenza e simboleggiata dalla statua posta proprio sulla parte più alta della scalinata: Sang esce dall’azienda da mortale per poi rientrarvi immortale.

L’oro è inoltre associato alle divinità e The Consultant è (anche) ricco di simbologia religiosa, a partire dal gioco sviluppato per volere di Patoff “Mr. Sang’s jungle odyssey”

The Consultant
Scena della serie The Consultant (640×360)

Nella sua versione Beta, Mr. Sang’s jugle odyssey presenta un glitch al livello 316, oltre al quale nessun giocatore riesce a proseguire. Il numero 316, apparentemente privo di significato, è stato da molti associato a Giovanni 3:16, il versetto più popolare della Bibbia, riportato spesso in contesti non religiosi negli Stati Uniti, nonché riassunto di una delle dottrine centrali del cristianesimo.

“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna”

Ritorna quindi il concetto di immortalità di cui Patoff si fa portavoce; per il protagonista, infatti, non conta tanto essere un buon consulente quanto lasciar credere a chi chiede i suoi servizi di essere il solo in grado di dargli quel potere (finanziario), simbolicamente associato all’immortalità. Il gioco stesso dedicato a Mr. Sang è il mezzo attraverso il quale il defunto CEO (e la sua stessa azienda) continua a vivere.

La simbologia religiosa è presente anche nell’assenza di calzature dei dipendenti della CompWare (Matteo 10:10) e nel nome del pilot della serie: il Creatore. Regus Patoff crea nuove persone nel momento in cui le cambia e le trasforma totalmente in sua presenza. Basti pensare alla progressione di Elaine nel corso della vicenda che, da fedele e devota assistente di Sang, si trasforma a sua volta in spietata manipolatrice con il suo ex fidanzato pur di arrivare a raggiungere i suoi fini e di completare quindi la sua ascesa sociale. Il divino personificato da Regus Patoff è quindi il Dio Denaro, l’unico che con il suo scheletro d’oro muove le sorti del mondo, nella promessa (o illusione) della bramata immortalità, qualità che non può appartenere all’uomo se non proprio nei videogiochi. Non siamo quindi affatto sorpresi di scoprire, una volta superato il livello 316, la ricompensa data dalla vittoria.

Scheletro d’oro ricompensa finale del gioco Mr. Sang’s jungle odyssey – The Consultant (640×360)

Se vuoi conoscere la vera natura di un uomo, devi dargli un grande potere.