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The Catch, la triste storia della mia vita

Da poche settimane è partito The Catch, il nuovo prodotto targato Shondaland. Gli ingredienti per il successo ci sono tutti: trama interessante, protagonisti forti e ambientazioni studiate per accattivarsi l’occhio dello spettatore.
Il pilot andato in onda in America il 24 marzo è stato recensito da penne autorevoli che millantavano similitudini imbarazzanti con Scandal – altro prodotto della Rhimes – ma dopo i primi episodi è giusto fornire un’opinione più approfondita.

The Catch non è altro che un palliativo che Shonda ha somministrato alla sua stirpe di seguaci per far fronte all’orda di orfani da How to get away with murder.

Scontato, noioso, lento.
Non vediamo nulla di più, anche se potenzialmente sarebbe potuto essere un bel serial, magari non proprio bello ma sicuramente interessante.
Alice Vaughan, la protagonista interpretata da Mireille Enos, è un’investigatrice privata di successo che lavora per i super ricchi di Los Angeles con l’incarico ufficiale di preservare il patrimonio di questi da truffatori patentati in giro per il mondo.
Alice però verrà truffata da quello che rischiava di diventare suo marito; un tipo a caso noto anche come il più grande truffatore di tutti: Mister X.

Da qui, la protagonista e tutto il suo team di cervelloni informatici intraprenderà una caccia all’uomo per salvare soldi, azienda e reputazione. Interessante no? NO!
Ci viene presentata una donna in carriera di mezza età dalla chioma arancione boccoleggiante in pieno mood anni ’80 – che ritroviamo nella scelta demodè dei vestiti- che dopo una carriera di successi e sacrifici lavorativi si fa rincoglionire da un uomo qualunque che la deruba di tutto e la lascia da sola nel suo letto dopo un mediocre amplesso sessuale.

Potevo essere io.

Ma quale eroina, niente a che vedere con la Prof. Keating che prende a calci nel sedere il mondo a suon di cause vinte in tribunale e omicidi insabbiati.

Alice è una sfigata come me. Anzi una sfigata di mezza età come me tra 20 anni.

Ma vogliamo vedere veramente questo? Ma si, gettiamo in aria anni di emancipazione femminile in tv, anni di conquiste mediatiche per elevare la donna comune a wonder woman denoaltri e torniamo al triste piattume della femmina alfa che dopo aver sacrificato 30 anni per la carriera si fa ubriacare dal fascino di uno stronzo come mille altri.
E già, perchè Peter Krause che interpreta Mister X non ha nulla di particolare.
Con questo non voglio dire che sia brutto o storto ma che mannnnnaaaggia se la Rhimes voleva una storia alla Ocean’s eleven avrebbe potuto scegliere Brad Pitto data l’età della protagonista anche Clooney poteva andar bene– e allora si che tutto avrebbe avuto più senso.

Come a dire : “Ciao sono una professionista di successo ma pur di farmi Brad rischio la carriera!”

Per non parlare della banalità della narrazione e della scrittura; è tutto scontato, ogni volta che avvertivo il sentore che stesse per accadere qualcosa…accadeva.
E i personaggi secondari? Boh, chi li ha visti?!
A parte l’immancabile migliore amica afroamericana e l’hacker d’ufficio, non ricordo nessuno.
Ma la cosa che più di tutte mi fa saltare dalla sedia è la stupidità di Alice.
Ragazzi questa non si incazza mai! Tradita, derubata di tutto, truffata dall’amore della sua vita che fa? Sospira.
Magari ogni tanto sbotta e continuando la sua pseudo vendetta ci scappa pure l’insulto moderato che fa molto L.A bene, ma a fine giornata confida all’amica che il bastardo le manca.
Non che lui sia migliore di lei, eh.
Infatti Lupin dei poveri si è innamorato davvero della nostra investigatrice, e di tanto in tanto viene colpito dal rimorso e dalla struggente nostalgia di quello che poteva essere ma non è stato, mentre – chiaramente – si trastulla con la vera fidanzata nonché mente diabolica della truffa.
Maaaadddddai.
E’ anche vero che siamo solo al terzo episodio, quindi la mia idea su The Catch potrebbe cambiare nel corso della serie, e me lo auguro.
Però Shonda mia, perchè? Perchè ci fai questo? Se proprio non sapevi che fare nell’attesa della terza stagione di How to get away with murder potevi inventarti uno spin-off su Connor Wash e le sue gesta sessuali al college e risparmiarci così questa agonia chiamata The Catch.
Comunque, in Italia la serie sarà trasmessa su Fox Life a partire dal 2 maggio 2016, non è ancora detta l’ultima parola, la Rhimes non è solita deludere i suoi seguaci quindi mi aspetto la svolta.

Nel frattempo continueremo a seguirla: sono curiosa di vedere quale sarà la prossima mossa di Alice in Shondaland. I casi umani mi sono sempre piaciuti.