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Lasciate in pace Millie Bobby Brown

Millie Bobby Brown. Incredibilmente talentuosa, espressiva e bellissima. Il volto di Eleven nella Serie Tv Stranger Things ha trovato il successo che era poco più che una bambina. E insieme al successo, negli anni d’oro dei social, ha trovato anche l’odio e il bullismo. Ecco perché noi di Hall of Series chiediamo a gran voce: Lasciate in pace Millie Bobby Brown.

Siamo tristemente abituati a una dicotomia inquietante quando si parla di piccole star di successo. Raggiungere gli onori della ribalta da giovani rischia di compromettere gravemente la vita adulta di questi giovani attori. Loro, che sul set si trasformano in grandi protagonisti, troppo spesso crescendo si perdono.

Il peso di non aver avuto un’infanzia come quella dei coetanei, quello dello star system e le pretese eccessive di alcuni fan, in alcuni casi portano queste giovani stelle a lasciarsi andare all’autodistruzione. La droga, l’acool, la depressione, il declino. Sembra una storia già vista. Erin Moran (“Sottiletta” in Happy Days), Macaulay Culkin (il piccolo Kevin di Home Alone), la stessa Drew Barrymore, dopo E.T ha vissuto anni selvaggi e sregolati, che può raccontare solo grazie alla sua forza di volontà. Facciamo sì che Millie Bobby Brown non sia la prossima vittima.

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È possibile e doveroso guardarla vedendo una giovane e talentuosa attrice, che avrà tanto da donarci nel corso della sua lunga carriera. È normale affezionarsi al suo personaggio in Stranger Things e fare il tifo per lei. È ragionevole anche volerle dedicare delle parole di apprezzamento e sostegno. Ma null’altro. È di poche settimane fa la notizia dell’ennesimo scempio ai danni di questa poco più che bambina. Millie si è sentita costretta a chiudere il suo account Twitter perchè la sua immagine era stata utilizzata per dei meme razzisti.

Sia chiaro: i meme fanno ridere tutti, ma fino a un certo punto. Invece nel novembre 2017 nei confronti della piccola attrice si è scatenata una guerra d’odio con tanto di hashtag #takedownmilliebobbybrown. Sul conto della giovane sono state scritte una lunga sequela di bugie e di cattiverie. Millie Bobby Brown sarebbe razzista e omofoba, avrebbe picchiato una coppia arcobaleno, strappato il velo a una donna musulmana e insultato i partecipanti del pride. Una campagna d’odio che posta in essere nei confronti di un adulto sarebbe stata ugualmente spregevole, ma “alla pari“.

millie bobby brown

Un adulto sa cosa siano invidia e falsità gratuite.

Un adulto può essere in grado di rispondere a tono e tirar fuori le unghie. A quattordici anni le cose non sono così semplici invece. È facile sentire di avere tutto il mondo contro e cominciare vivere il proprio talento come una condanna, più che come un dono. Millie Bobbie Brown va lasciata in pace. Deve esserle data la possibilità di vivere un’adolescenza normale, vista la sua professione. È necessario smettere di essere haters oggi, per non essere carnefici domani. La storia ci ha mostrato più volte quanto possa essere difficile mantenere il proprio equilibrio mentale quando si ottiene un grande successo in età pre-puberale. Lasciare in pace M.B.B è (potenzialmente) salvarle la vita.

Lasciarla crescere e recitare senza le pressioni dei fan e le offese degli haters (cosa che dovrebbe essere assolutamente ovvia ma – a quanto pare – non lo è) significa aiutarla a non perdersi. Sperare di non dover aggiungere anche lei alla lunga lista di giovani star finite nel baratro. Non è necessario commentare ogni abito con il quale la Brown si presenta agli eventi mondani. Non è necessario fare le pulci alle sue dichiarazioni (con tutte le star che ci sono). Inoltre non è necessario utilizzare proprio il suo volto per i meme.

Stranger Things

Del resto la celebrità è difficile da gestire anche per gli adulti.

I red carpet e le folle che gridano il tuo nome sono solo una parte del mestiere di recitare. Gestire la celebrità non è semplice neppure per i grandi, figuriamoci quanto possa essere fonte di confusione per i più giovani. Lasciamo che Millie Bobby Brown e tutte le giovani star, come i suoi colleghi in Stranger Things crescano coltivando la loro passione e  il loro talento. Lasciamo che il marcio dello star system lo conoscano solo da grandi, se proprio sarà necessario.

Altrimenti saremo colpevoli anche noi, indirettamente, di quelle tristi pagine di cronaca che siamo stanchi di leggere. Saremo complici di un triste destino che tante giovani star hanno dovuto affrontare (in tempi nei quali il cyberbullismo non esisteva nemmeno) e che un utilizzo distorto dei social media può facilitare.

millie bobby brown

Gli slogan “Beh, è un personaggio pubblico, questo è il risvolto della medaglia” oppure “Ma con tutti i soldi che guadagnerà, sai quanto potrà importarle di qualche critica o battuta su di lei?” hanno fatto il loro tempo e già danni a sufficienza.

Lasciate in pace Millie Bobby Brown, prima di portarla a un passo dal baratro.

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