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Le 11 migliori miniserie attualmente presenti su NOW

Quante volte ci siamo chiesti perché la nostra serie preferita non si sia fermata dopo la terza o quarta stagione, evitando di finire in un pozzo senza fondo, soltanto per spremere il più possibile la storia e i personaggi? Quanto abbiamo sofferto, di fronte allo schermo, sperando che la qualità tornasse quella della prima stagione o della seconda? Quanta è stata mal riposta la nostra fiducia verso sceneggiatori folli? Quanta pazienza abbiamo sprecato?

Se vi siete fatti almeno una di queste domande abbiamo la soluzione per voi: miniserie! E precisamente quelle su NOW. Sì, le miniserie sono la risposta alle vostre delusioni e NOW è in grado di fornirvene una quantità incredibile, tutti di altissimo livello e per tutti i gusti.

Per aiutarvi nella scelta vi lasciamo una lista di undici miniserie, attualmente presenti sulla piattaforma streaming, che vale davvero la pena di vedere. Probabilmente molte le conoscete già. Altre, invece, vi appariranno del tutto sconosciute. Per le prime un rewatch ci sta sempre bene. Per le secondo, la prima visione è un obbligo. In ogni caso: buon divertimento!

1) Chernobyl

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Chernobyl 640×360

Creata e scritta da Craig Mazin (Il cacciatore e la regina di ghiaccio e Una notte da leoni 2) e diretta da Johan Renck (Breaking Bad e The Walking Dead) Chernobyl è una miniserie prodotta dalla HBO per gli Stati Uniti e da Sky UK per la Gran Bretagna.
Con un cast corale guidato da Jared Harris, Stellan Skarsgård, Emily Watson e Paul Ritter, Chernobyl racconta la tragedia nucleare accaduta la notte del 26 aprile 1988 nella cittadina dell’allora Unione Sovietica.

Dato l’argomento molto delicato sopra il quale esistono diverse versioni (una del blocco occidentale e una del blocco orientale, almeno fino al 1989) il rischio di creare un incidente diplomatico era molto forte. Ma l’accuratezza avuta nel ricercare il materiale storico e scientifico ha fatto sì che in tutto il mondo la miniserie sia stato un successo strepitoso. Presente sul catalogo NOW la miniserie storica ha vinto, tra gli altri, tre Emmy e due Golden Globe venendo apprezzata sotto ogni punto di vista: regia, sceneggiatura e dialoghi, musica, fotografia e, naturalmente, per l’intensa interpretazione dei suoi attori che hanno saputo dare una dignità struggente a una delle più terribili tragedie del XX secolo e ai suoi eroi.

2) Band of Brothers

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Band of Brothers 640×360

La miniserie dedicata alla Compagnia Easy della 101a divisione paracadutisti è un capolavoro prodotto dalla HBO e andato in onda sul canale via cavo nel 2001.
Le dieci puntate raccontano le incredibili vicende di alcuni soldati realmente esistiti comandati dal tenente, poi capitano e infine maggiore Richard Winters, interpretato da Damian Lewis.
Dall’addestramento in Inghilterra, prima del D-Day, alla presa del Nido dell’Aquila, nelle montagne bavaresi, le storie della Compagnia Easy sono tra le più incredibili e affascinanti mai raccontate sul piccolo schermo. E NOW non poteva certo farsele mancare!

La miniserie, prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg, è tratta dall’omonimo libro dello storico Stephen E. Ambrose, pubblicato nel 1992 ed è a cura, tra gli altri, di Bruce C. McKenna ed Erik Jendresen.
La critica e il pubblico sono unanimi nel definirla tra le più belle storie mai raccontate in televisione. Ebbe la sfortuna di uscire pochi giorni prima l’attacco alle Twin Towers, nel 2001, e per questo la HBO bloccò la campagna pubblicitaria. Ma la miniserie venne premiata con 7 Emmy e un Golden Globe e venne definita la pietra angolare “capace di ampliare enormemente gli orizzonti della televisione di prestigio“.

3) John Adams

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Paul Giamatti 640×360

Uscita nel 2008, John Adams è una miniserie storica trasmessa per la prima volta sulla HBO (in Italia sono state trasmesse da Sky Atlantic e NOW nel 2021). Le sette puntate, per un totale di circa otto ore di visione, raccontano la storia del secondo presidente degli Stati Uniti. Gli eventi narrati iniziano nel 1770 quando Adams era un semplice avvocato non ancora coinvolto in quella che diventerà la Rivoluzione Americana che porterà all’Indipendenza dalla Gran Bretagna e alla promulgazione della Costituzione.

Paul Giamatti, Laura Linney, John Dosset e Stephen Dillane sono gli interpreti principali diretti da Tom Hooper, regista, tra le altre cose, di The Danish Girl e Il discorso del Re; la sceneggiatura, tratta dalla biografia dello storico David McCullough, uscita nel 2001, è scritta da Kirk Ellis, noto per Into the West e Anna Frank; le musiche sono del compositore Rob Lane, conosciuto per aver scritto la colonna sonora de Il maledetto United.
La miniserie, pur presentendo alcune licenze storiche anche piuttosto notevoli, è un interessantissimo affresco che racconta la nascita degli Stati Uniti attraverso i suoi protagonisti: Adams, Franklyn, Washington e Jefferson. Ognuno di questi quattro grandi personaggi storici ha un’idea di quello che dovrebbe essere il nuovo paese, un’idea che non combacia con quella degli altri tre. Tutti e quattro però hanno la medesima visione: quella di un paese che diventerà una potenza mondiale.
John Adams ha ricevuto l’elogio della critica e del pubblico ottenendo 13 Emmy su 24 nomination, 4 Golden Globe su 4 nomination, 1 Satellite Award su 2 candidature e un Writers Guild of America Awards, uno Screen Actors Guild Awards, un Producers Guild of America Awards, un Costume Designers Guild Awards e un Art Directors Guild Awards.

4) Watchmen

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Watchmen 640×360

Basata sui fumetti omonimi della DC Comics la miniserie è stata creata per HBO (e trasmessa in Italia da Sky e NOW) da Damon Lindelof, già co-creatore di Lost, che ne è stato anche produttore esecutivo e sceneggiatore. Il cast comprende, tra gli altri, Regina King, Don Johnson, Tim Blake Nelson, Andrew Howard, Louis Gossett Jr. e Jeremy Irons.
Le 9 puntate andate in onda nel 2019 si svolgono 34 anni dopo gli eventi narrati nei fumetti. Anziché optare per un reboot totale Lindelof ha voluto introdurre nuovi personaggi creando così una nuova linea storica ambientata a Tulsa, in Oklahoma, e sviluppando una storia dalle fosche tinte razziste.

Watchmen ha ricevuto ampi consensi da parte della critica e del pubblico per le interpretazioni degli attori, per la scrittura e la regia, per la fotografia e la colonna sonora ed è stata premiata con 11 Emmy. Nonostante il grande successo ottenuto la miniserie è rimasta tale fermandosi alla prima stagione. Sia la HBO che lo showrunner hanno fatto sapere che non ci sarà un seguito.

5) The Night Of

John Turturro e Riz Ahmed 640×360

Uscita nel 2016 The Night Of è un’altra miniserie targata HBO. Si tratta di un inquietante crime ambientato a New York che vede protagonisti Nasir “Naz” Khan, interpretato da Riz Ahmed, e John Stone, interpretato da John Turturro. Il primo è accusato di omicidio e il secondo il suo avvocato d’ufficio. Tra i due c’è la giusta diffidenza anche perché il primo, nonostante siano passati parecchi anni dall’11 settembre, è ancora visto come un probabile terrorista per via della sua origine pakistana.
Nessuna sa se Nasir sia effettivamente colpevole. Nemmeno lui. E questa incertezza che regna per tutte le otto puntate è il sentimento che obbliga lo spettatore a divorare la miniserie nel giro di brevissimo tempo.

La serie ottenne un grandissimo successo di pubblico e critica vincendo cinque Emmy tra cui quello di miglior attore protagonista assegnato a Riz Ahmed. In realtà si tratta di un rifacimento della prima stagione di Criminal Justice, una serie inglese creata per la BBC. La realizzazione americana è curata da Richard Price (candidato all’Oscar per ll colore dei soldi) e Steven Zaillian (vincitore di un Oscar per la sceneggiatura di Schindler’s List) che ne ha anche curato la regia.

6) Omicidio a Easttown

Kate Winslet 640×360

In un sobborgo di Philadelphia la detective Marianne Sheehan indaga sull’omicidio di una giovane madre cercando allo stesso tempo di evitare che la sua stessa vita caschi a rotoli.
Creata e scritta da Brad Ingelsby e diretta da Craig Zobel, Omicidio a Easttown è una miniserie composta da sette puntate uscita nel 2021 che ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico venendo nominata sedici volte agli Emmy e vincendo quattro premi tra cui quello di miglior attrice protagonista assegnato alla meravigliosa Kate Winslet (che per lo stesso ruolo ha vinto anche un Golden Globe). Accanto a lei uno straordinario Evan Peters vincitore, come attore non protagonista, di un Emmy e un Satellite.

NOW si fregia di avere questa miniserie che è piaciuta davvero molto tanto che i server della HBO, in occasione della trasmissione dell’ultima puntata, hanno avuto un down clamoroso non riuscendo a reggere l’enorme acceso di telespettatori.

7) The Pacific

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The Pacific 640×360

Dopo la Normandia di Band of Brothers l’altro grande fronte leggendario della Seconda Guerra Mondiale, per gli americani, è il Pacifico rappresentato proprio dalla miniserie The Pacific.
The Pacific, infatti, riprende nove anni dopo Band of Brothers lo stesso schema narrativo adattandolo alle battaglie nell’oceano che separa Stati Uniti e Giappone. Anche in questo caso, infatti, vengono raccontate le gesta di alcuni soldati della Prima Divisione dei Marines tra le battaglie di Guadalcanal, Peleliu, Okinawa e Iwo Jima.

Basata sul libro The Pacific: Hell was an Ocean Away di Hugh Ambrose, figlio di Stephen autore di Band of Brothers, la miniserie è sceneggiata da Bruce C. McKenna (Band of Brothers e Six) e Robert Schenkkan (La battaglia di Hacksaw Ridge) e i dieci episodi sono diretti da Timothy Van Patten (Boardwalk Empire e I Soprano) e Jeremy Podeswa (Game f Thrones e The Handmaid’s Tale). La musica, invece, è composta dal grandissimo Hans Zimmer (Il Gladiatore e Interstellar tra le altre cose).
The Pacific è stata paragonata alla sorella maggiore, ovviamente. E seppure abbia ottenuto un consenso unanime apparentemente sembra un gradino sotto Band of Brothers. In realtà, sono Tom Hanks e Steven Spielberg stessi a dirlo, entrambi produttori esecutivi, The Pacific non vuole soltanto concentrarsi sulle battaglie ma allargare il dramma anche alla vita dei soldati protagonisti per uno sguardo e un respiro più ampio.

8) I May Destroy You

Michaela Coel 640×360

Uscita nel 2020 e presente su NOW I May Destroy You è considerata come la miniserie più geniale dell’anno tanto da ottenere, tra gli altri, quattro BAFTA (miglior miniserie, miglior regia, migliore sceneggiatura e miglior attrice protagonista), due Emmy, e un Peabody.
La miniserie, ambientata a Londra e con un cast prevalentemente afroinglese, racconta la storia di Arabella, star di Twitter e scrittrice londinesi figlia di immigrati ghanesi, divenuta celebre come icona della generazione Y dopo la pubblicazione della sua opera prima, Cronache di una millenial stufa. Dopo una notte passata a fare bagordi Arabella, interpretata da Michaela Coel (che della serie è anche creatrice e sceneggiatrice), non si ricorda più niente di quanto successo. Insieme agli amici di sempre cercherà di ricostruire gli eventi della notte passata.

Nei dodici episodi vengono affrontati diversi temi piuttosto crudi come, per esempio, la violenza sessuale subita dalla protagonista. Secondo la critica e gli spettatori la bellezza e l’originalità di I May Destroy You sono proprio nella capacità catartica di superare la durezza degli argomenti trattati attraverso un umorismo nero e una delicatezza fuori dal comune.

9) We Own This City

Jon Bernthal 640×360

Uscita nell’aprile del 2022, e di diritto su NOW, la miniserie creata da David Simon in coppia con il suo più grande amico e collega George Pelecanos (i due hanno all’attivo The Wire, Treme e The Deuce) e diretta da Reinaldo M. Green, è considerata come il naturale proseguimento di quell’eccelso capolavoro intitolato The Wire (anch’esso in catalogo su NOW).
I sei episodi trasmessi dalla HBO raccontano l’ascesa e la caduta della Gun Trace Task Force del dipartimento di polizia di Baltimora. I suoi agenti, corrotti fino al midollo, sono sotto indagine da parte degli Affari Interni e del Federal Bureau of Investigation. Gli eventi seguono una narrazione non lineare intervallata da frequenti flashback.

A capo di questa speciale unità c’è il sergente Wayne Jenkins, interpretato da Jon Bernthal, il quale copre le malefatte dei suoi sottoposti fino all’ultimo, anche quando ormai tutto il marcio è venuto a galla. Proprio l’interpretazione dell’ex Shane di The Walking Dead è stata vista dalla critica come una delle più grandi del nuovo secolo.
We Own This City è zeppa di attori che hanno recitato già in The Wire. Di questa, raccontando effettivamente una storia vera, ha una visione molto più pessimistica della situazione della corruzione e della violenza razzista della polizia della città del Maryland, una tra le più violente di tutti gli Stati Uniti.

10) Sharp Objects

Amy Adams 640×360

Camille Preaker, interpretata da Amy Adams, giornalista che si occupa di cronaca nera, è appena uscita da una clinica disintossicante perché alcolista. Viene incaricata dal suo giornale di recarsi nella sua città natale per indagare sulla scomparsa di due ragazzine. Il suo ritorno a casa la obbligherà a ritrovare la madre e la sorellastra con le quali non ha un buon rapporto. Le dinamiche non solo famigliari ma anche cittadine la obbligano a rivivere i traumi del passato con il rischio di minare la sua già fragile psiche.

Creata da Marti Noxon (Buffy) dal romanzo omonimo di Gillian Flynn, e diretta dal compianto Jean-Marc Vallée, Sharp Objects (2018), composta da otto episodi, ha ottenuto il plauso della critica e del pubblico che ne hanno elogiato la regia e la sceneggiatura. Le due attrici protagoniste, Amy Adams e Patricia Clarkson, rispettivamente figlia e madre, sono state capaci di regalare al pubblico due interpretazioni incredibili, piene di angosciante tensione, costruita battuta dopo battuta. Da non perdere su NOW!

11) Patrick Melrose

Benedict Cumberbatch 640×360

Concludiamo questa scoperta del catalogo NOW con Benedict Cumberbatch, Jennifer Jason Leigh e Hugo Weaving i quali sono i tre protagonisti di questa miniserie composta da cinque puntate. Gli episodi sono tratti dalla pentalogia semi autobiografica di Edward St Aubyn, scrittore e giornalista inglese, intitolata I Melrose.
Showtime ha affidato l’adattamento televisivo a David Nicholls mentre per la regia è stato scelto Edward Berger.
La miniserie racconta attraverso cinque decenni la storia di una ricca famiglia, i Melrose, attraverso i ricordi del giovane Patrick: gli abusi subiti da parte del padre che lo hanno portato a una serie di dipendenze e l’assenza totale della madre, incapace di educarlo e di imporsi sul padre.

La miniserie ha ricevuto il plauso della critica che ha elogiato soprattutto l’interpretazione di Benedict Cumberbatch, bravissimo a entrare nei panni di un personaggio corroso dalle dipendenze e dalla sofferenza interiore e ormai cristallizzatasi.